NELLA
STESSA COLLEZIONE
(I link ai singoli libri saranno attivi progressivamente nel tempo, tornate a visitarci!)
MASCHERE
di ELENA SPOERL VÖGTLI COME
RIORDINARE LA VOSTRA BIBLIOTECA di CHIARA MILANI
COME
COLTIVARE LA VOSTRA ANIMA di LAURA MOSCHINO PARAZEN
di LUIGI PICCHI
COME
LE NUVOLE di MICHELE CALDARELLI LUNAIRE
di EMILIANO ALBANI SOLIDI INSOLITI di MARCELLO SESTITO
SULLE
TRACCE DELLO SPLENDORE di EZIO ALBRILE
QUANDO
TI INARCHI di FRANCO STELZER G-ASTRONOMIA - UN OMAGGIO A PELLEGRINO ARTUSI di LUIGI VIAZZO
CAOS
TRIPERUNO di
MARIA LUISA BARBERA
IRIDE
QUADERNO DI BORDO di MARIA PILAR PASTOR IL BOTEH di DANIELA LUNGHI PARADISI VEGETALI di LUCIA TONGIORGI TOMASI TRADURRE NON TRADIRE di JEAN CHARLES VEGLIANTE IL MIO VIOLINO di DIONIGI ANGELI LETITIA ANN SAGE HOARE - LETTERA IPOTETICA AD UN'AMICA di MARCO MAJRANI LA VITA EROTICA - LESSICO MINIMO di FABIO GABRIELLI CASANOVA & CAGLIOSTRO - UN CARTEGGIO RITROVATO? di ROSABIANCA MASCETTI L’ARCO
E LA LIRA di VINCENZO GUARRACINO LIBRI IN LAVORAZIONE TAPPETO VOLANTE di
MARIA LUISA BARBERA TEMPO & TEMPO - CONSIDERAZIONI EXTRAORDINARIE di MICHELE CALDARELLI PHISYOGNOMICA di MICHELE CALDARELLI W
TOPOLINO di ROSABIANCA MASCETTI |
COLLEZIONE 8X8 “8
x 8”... L'idea del progetto Con un divertissement topologico e linguistico ho posto in atto il desiderio di giocare con il logo della Galleria «Il Salotto» fondata nel 1965 a Como da Giuseppina Penzani e Alfonso Caldarelli. Ho voluto reinterpretarne la storia e rilanciarne il destino, dando continuità allo spirito della galleria, di salotto culturale, ma non solo, rileggendone la struttura come fosse un quadrato magico rinascimentale. Tracciandone l’intelligenza, traendo ispirazione da Cornelio Agrippa e dalla elaborazione dei suoi numerosi quadrati magici, ne è emerso un nuovo senso, chimico, focalizzando la sequenza: il sal-otto : in una sorta di auspicio rigeneratore. Ne è nata l’idea della collezione di libri d’artista “8 x 8”, di questa misura in centimetri, appunto, prefiggendomi lo scopo di lavorare sull’8 come elemento chiave e andando a utilizzare testi in forma di racconti filosofici, viaggi immaginari e manuali di sopravvivenza intellettuale. Con Rosabianca Mascetti (la mia signora), da me coinvolta a colloquio, dapprima in modo confuso, come Alice con Cavaliere Bianco nel romanzo di Lewis Carroll, poi in modo più preciso e motivato, siamo allora partiti per l’avventura. Al punto in cui sto scrivendo i titoli in lavorazione sono già più di dodici e la collezione sta già navigando fuori dalle Colonne d’Ercole degli otto artisti per otto autori, pensati inizialmente per un progetto più modesto che come prima idea si proponeva di sceglierli fra i numerosi autori che già avevamo pubblicato nella collezione “Minima Poetica”, una equivalente raccolta di libriccini d’arte e poesia, in formato da taschino del gilet, che si è temporaneamente completata arrivati al 60° titolo. Presi dall’entusiasmo, ci siamo prefissi allora di raggiungere gli... 8 x 8 = 64 volumetti e chissà che non si vada oltre. Ad ogni scrittore si chiede un testo inedito, libero nei contenuti ma nello spirito della collezione, dandogli la possibilità di scegliersi chi possa illustrare ogni volumetto con un’opera originale, oppure fornendo opportunità di fare nuova conoscenza con un artista da noi proposto. Perché 8? L’8 che conosciamo anche come segno dell’infinito ∞ rappresenta l’eterno movimento, la spirale dei cieli, una doppia sigmoide anzi una lemniscata che coincide col corso annuale del Sole e significativamente ricorda il Caduceo, il bastone della sapienza donato a Mercurio dal dio Apollo, il Sole, appunto. Di qui il mercurio, materia/spirito in perenne trasformazione dell’Alchimia, quell’Acqua permanens che conserva e genera un moto ondivago e si pone come immagine di equilibrio di forze opposte. L’8 è il numero delle facce dell’ottaedro, il solido che, per la prima volta documentato storicamente nel «Timeo» di Platone, è associato all’elemento acqua. L’8, raddoppiando il quattro, si pone fra quadrato (terrestre/contingente) e cerchio (divino/eterno) attuando un simbolo di rigenerazione. Non a caso la forma ottagonale è quella del fonte battesimale e dello stesso battistero che lo contiene. L’8 costituisce la somma delle quattro direzioni cardinali con le intermedie nella Torre dei Venti di Atene e ancora oggi sta sul piano della bussola di ogni marinaio. Funge da simbolo dell’equilibrio cosmico e riassume ancora una volta, rendendoli coerenti, il senso del movimento e dell’eternità immobile. Perché 64? 64 sono le caselle del tavoliere del gioco degli scacchi (32 bianche e 32 nere in alternanza e contrapposizione come i pezzi del gioco stesso) e significativo è il possibile percorso del Cavallo che in 64 mosse sghembe può, in sequenza, percorrerle tutte posizionandosi ogni volta, e solo una volta, su una diversa casella. Questo pezzo è colui che, come lo definisce Alice nel suo viaggio attraverso lo specchio, “cala a zig zag fra i miei pezzi”. Il “Viaggio del cavallo” è uno dei più famosi problemi matematici su scacchiera e, il Cavallo, è il più irrequieto degli scacchi, quello che maggiormente simboleggia l’antitesi della imprevedibilità e consequenzialità dell’agire umano. 64 sono le caselle del gioco dell’oca, tracciato mimetico del destino dell’uomo. Pensato quando una vita di 64 anni era considerata ragguardevole per lunghezza, suggerisce di conseguenza, la casella col medesimo numero come traguardo rispettabile, metafora di giusto compimento di un destino travagliato. Il gioco ha valenza di percorso labirintico riflettendo in modo ludico e laico la natura dei labirinti devozionali; percorsi unicursurali, questi, tortuosi ma privi di deviazioni e vicoli ciechi che non ammettono errore. Nella fattispecie sottintendono, in forma di pellegrinaggio simbolico, la guida sicura della Grazia Divina lungo un percorso solo apparentemente oscuro. Tale è la vita che, come lo svolgimento del gioco, pur in un continuo andirivieni, conduce al termine naturale del destino.
Giocando su questi argomenti, ampiamente e con libertà di espressione, i contenuti dei testi e le opere abbinate agli stessi fungeranno da testimoni di questo speciale “far sal-otto” al quale sono stati invitati vecchi e nuovi amici. Gli
“8 x 8”
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