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Galleria d'Arte Il Salotto via Carloni 5/c 22100 Como
COLLEZIONE 8X8
racconti, saggi filosofici, viaggi immaginari
e manuali di sopravvivenza intellettuale

Luigi Picchi
PARAZEN
Riflessioni sullo Zen come terapia alle paranoie dell’efficientismo

con un’opera di Emilio Alberti


8 x 8 cm. - 2020
lingua: italiano
50 esemplari numerati


Un commento:

Mi si permetta di aggiungere, molto umilmente, che lo Zen mi affascina più di ogni altro modo di concepire e di vivere la vita.                (Henry Miller)

Avremmo tutti bisogno di un lungo soggiorno in un monastero zen: farebbe bene alla nostra salute mentale e psicofisica. Sì, un bel corso di meditazione con tecniche di rilassamento per raggiungere il satori cioè l’illuminazione mediante lo svuotamento e l’annullamento del pensiero definitorio, quel pensiero ossessivo che tutto vuole controllare e condizionare.
Lo Zen, spazio mentale al di là della mente, dimensione parmenidea dove l’Essere è un fiore che sboccia e il Divenire semplicemente il suo profumo, aiuterebbe non solo a purificarsi dallo stress e dalla tensione del lavoro, ma soprattutto a liberarsi da quegli eccessi di razionalismo e di controllo “scientifico” che nuovi metodi moderni pretendono di introdurre nella valutazione delle prestazioni e più in generale di un lavoratore o di un consumatore.
Sì, un po’ di Zen non farebbe male; non per diventare cavalieri jedi, ma semplicemente per abituarsi ad un altro punto di vista, utile a sdrammatizzare, a guardarsi con distacco e con ironica autocritica e per “sgonfiare” un po’ quell’ansia da prestazione, quel Super-Io giudicante che logora la psiche nevrotizzandola.

Rosabianca Mascetti

Luigi Picchi nasce a Como nel 1969. Laureato in Lettere Moderne, insegna al Liceo Scientifico “Paolo Giovio” della sua città. Oltre a collaborare ad alcune riviste letterarie, ha pubblicato due sillogi poetiche: Tempo Minore (Ed. Città di Vita, Firenze 1996) e Antiqua Lux (Moretti & Vitali, Bergamo 2018). Ha curato tre antologie di Letteratura latina: Amore coniugale nell’antica Roma (2005), Ierofanie Naturali. Sacro e natura nell’antica Roma (2008) eIl Libro delle api (2013) per le Ed. Medusa, Milano, pubblicando poi una monografia su Plinio il Vecchio per Nodo Libri, Como 2018.

Emilio Alberti è nato nel 1952. Esordisce come artista ad Art Basel nel 1976. La sua ricerca attraversa gli ambiti di pittura, scultura, installazione. Nel 1991 l’incontro con Pierre Restany dà luogo ad un ciclo di mostre e partecipazioni a rassegne di livello internazionale. Il suo lavoro pone in rapporto dialettico pittura, scultura e ambiente. Nel 2005 elabora una propria tecnica pittorica con stucchi e lamine di alluminio. La contaminazione è fondamentale nel suo percorso artistico: collabora spesso con poeti e musicisti. Acqua, tempo, labirinti sono i soggetti principali delle sue opere.


 
 

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