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Ascona-Monte Verità
Auf der Suche nach dem Paradies
Alla ricerca del Paradiso

di Robert Landmann
Huber Verlag 2000
Frauenfeld/Stuttgart/Wien
304 pp.14x22 cm
ill. b/n
lingua:tedesco
ISBN 3-7193-1219-4


 

 

 

 

 

 

 

Il libro narra la movimentata storia del piccolo borgo di Ascona sul Lago Maggiore (Svizzera) e della colonia di Monte Verità, che da quasi cento anni è legata alla vita, agli scandali e alle vicende dei suoi famosi ospiti. La fama di Ascona è data dalla dolcezza del clima unita alla bellezza del suo paesaggio ma soprattutto dal fatto di essere stato un luogo, unico nel suo genere, di incontro per personaggi del mondo politico e culturale del XX secolo: come Gustav Stresemann, Aristide Briand, Erich Mühsam, Emil Ludwig, Else Lasker-Schüler, Franziska Reventlow, Stefan George, Hugo Ball, Emmy Ball-Hennings, Erich Maria Remarque, Leonard Frank, Mary Wigman, Rudolf von Laban, Charlotte Bara, Isadora Duncan, Konrad Adenauer, Michail Bakunin, Marianne von Werefkin, Alexej von Jawlenski, Ignaz e Mischa Epper, Arthur Segal, Carl Weidenmeyer, Carl Jung, Hermann Hesse, Billy Wilder….
Una storia vera questa, scritta nello stile del romanzo ma basata su documenti, diari, carteggi rielaborati da Robert Landmann, pseudonimo di Werner Ackermann (Anversa 1892). Landmann fu autore di romanzi, pièce teatrali e radiofoniche, come giornalista esercitò a Ginevra, Ascona, Berlino, Saint Tropez, Istanbul e Anversa. Nel 1923 ereditò con l'amico Hugo Wilkens e suo cognato William Werner il complesso di Monte Verità, edificato da Henri Oedenkoven e Ida Hofmann, cedendolo poi nel 1925 al Barone Eduard von der Heydt. Landmann morì a Johannesburg in Sudafrica dove si era ritirato a vita privata.
Ascona non è certo un luogo comune e tantomeno lo è la collina soprastante, denominata Monte Verità, un luogo che non detiene forse il segreto della verità, ma un luogo dove si va alla ricerca della verità. La sua storia inizia semplicemente nel 1899 dall'incontro tra Henri Oedenkoven, figlio di un ricco industriale di Anversa, e Ida Hofmann, insegnante di musica in un istituto russo di Cetinje in Montenegro. Lui, affetto da una malattia che i medici definiscono incurabile, cerca cure alternative, si interessa di vegetarianismo, in particolare di frugivorismo, cioè il nutrirsi di soli frutti, e grazie all'aiuto di un medico omeopata di Leipzig guarisce. Questa esperienza lo porta a maturare un nuovo stile di vita, condiviso anche da Ida, insofferente dei limiti imposti da una rigida educazione ricevuta e delle frivolezze della vita di società. I due coinvolgono nel loro progetto alcuni amici e si mettono alla ricerca di un luogo ideale dove creare una nuova comunità: lo individuano in Ascona, con il suo paesaggio incontaminato, il clima gradevole, e per quella sua collocazione geograficamente ideale come punto di incontro tra le culture del nord e del sud. C'era qualcosa di diverso in quei luoghi, qualcosa di magico, come se dalla terra stessa si potesse trarre energia positiva. Il Monte Monescia, in particolare, forniva ampie terrazze coltivabili, aperte sulle valle del Maggia, e una vecchia costruzione, un tempo una vecchia locanda, da cui si godeva una magnifica vista sul lago. Henri e i suoi amici investirono i loro capitali nell'acquisto di alcuni ettari della collina dove si insediarono conducendo una vita naturale, non primitiva, sganciata da condizionamenti sociali, liberi di amarsi al di fuori del matrimonio, di indossare semplici tuniche, lasciarsi crescere i capelli, camminare scalzi o al massimo con dei sandali, seguire un regime di alimentazione vegetariana, bandire gli alcolici. La finalità era quella di liberarsi dalle tribolazioni e dalle difficoltà della vita. Ben presto il monte si popolò di qualche chalet in legno, di coltivazioni e animali e quella strana coalizione di persone non mancò certo di richiamare l'attenzione della gente e dei curiosi. In verità la vita in comunità non era poi così idilliaca e le cose non filarono sempre lisce, ma sta di fatto che per l'epoca fu certamente un esperimento unico nel suo genere. Il libro è ricco di aneddoti, testimonianze e storie curiose di come dovessero affrontare i problemi pratici della vita di tutti i giorni cercando di non ricorrere sempre all'uso del denaro ma puntando molto sulle proprie capacità, fisiche e mentali, stimolate al massimo grado grazie ad una vita condotta in modo sano e naturale. Utopia o realtà? Resta il fatto che Monte Verità è ed è stato un luogo unico nel suo genere dove trovarono rifugio, soprattutto tra le due guerre, una colonia internazionale di poeti, artisti, filosofi, teosofi, espatriati politici.
Attualmente Monte Verità è di proprietà del Canton Ticino che ne ha fatto un museo e un centro congressi. E' nota meta di turismo culturale anche grazie all'interesse suscitato dalle mostre itineranti organizzate nel 1978 da Harald Szeemann a Zurigo, Berlino, Monaco e Vienna e dalla ripresa nel 1989 degli Incontri interdisciplinari di ERANOS, il primo si tenne nel 1933 a cura di Olga Froebe Kapteyn sul tema "Joga e meditazione in Oriente e Occidente". Altri temi trattati furono "Gestalt e culto della Grande Madre" (1938), "Trinità, Simbolismo cristiano e Gnosi" (1940), "Il Principio ermetico in Mitologia, Gnosi e Alchimia" (1942),"Lo Spirito" (1945), "L'uomo" (1947), "L'uomo e il mondo mitico" (1949), "L'uomo e il Rito" (1950), "L'uomo e l'Energia vitale" (1951)……(R.M.)


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