Hermann Hesse Acquarelli a cura di: |
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Verso la fine della prima guerra mondiale, all'età di quarant'anni, caduto in una profonda crisi interiore, Hermann Hesse (1877-1962) iniziò a disegnare su suggerimento del suo medico curante che gli aveva consigliato di annotare, e se possibile, interpretari i suoi sogni, ma "anche dipingere poteva essere utile". Nacquerò così, al principio un po' di malavoglia, piccoli schizzi di paesaggi, a tenui tratti di matita, e alcuni autoritratti, disegnati durante un lungo periodo piovoso, che ben presto lasciarono il posto ad acquarelli espressionisti, chiari e colorati, molto liberi rispetto alla natura ma studiati scrupolosamente nella forma. Per Hesse dipingere divenne un esercizio di contemplazione attiva che gli permetteva di sopportare la vita anche nei periodi più amari. Quando poi nel 1919 si stabilì definitivamente a Montagnola, nel Canton Ticino, in un isolamento dettato dalla necessità di anteporre a tutto, famiglia compresa, il suo lavoro letterrio, la sua produzione pittorica divenne copiosa. Il volumetto riporta una selezione di 16 tavole a colori, tratte da una cartella di acquerelli del 1922, corredate da testi, poesie, lettere, testimonianze, osservazioni e rimandi sul tema del fare pittura. Una lettura un po' diversa che ci presenta il un Hermann Hesse più intimo, sincero, alla scoperta di una gioia tutta nuova, quella di dipingere, e che si riteneva "fortunato di poter giocare con i colori e cantare le lodi della natura". (R.M.C.) |