Archivio Attivo Arte Contemporanea
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Antonio Calderara
Composizione - 1966
acquerello su carta - cm. 12 x 18

 

Antonio Calderara (Abbiategrasso MI 1903 - Ameno di Vacciago NO 1978). Esponente del Neoconcretismo inoggettuale italiano, fin dagli anni Cinquanta lavora ad una figurazione di carattere metafisico (realizzando quadri di piccola dimensione) per dedicarsi poi ad una astrazione pittorica tutta basata sulla luce e sulla trasparenza, secondo timbri cromatici svolti per stratificazioni e passaggi graduali, che conferiscono alla tela una carica intensa di luminosità, quasi a trasformare il quadro stesso, come osservava Giuseppe Gatt, in una "sorgente luminosa".
La ricerca di Calderara si sviluppa sulla forma del quadrato, in una sorta di "astrattismo figurativo", come se egli, ogni volta, realizzasse il "ritratto" del quadrato: ogni volta, peraltro, il quadrato si fa nuovo mezzo di emissione di colore-luce, quasi schermo simbolico nel quale si concentra la rigorosa concezione etico-formale dell'artista, attraverso la quale egli rielabora e rimedita, continuamente, il concretismo luministico di Joseph Albers. Così, il suo "quadrato" elaborato su tutte le gamme del giallo-luce, si faceva simbolo di una sua immagine del mondo, quel mondo che l'arte, nella sua forza poietica, poteva esser capace, secondo la sua poetica utopia (quella che, in realtà, ha animato tutte le avanguardie 'positive'), di rigenerare e rifondare.

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