Archivio Attivo Arte Contemporanea
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La Chiocciola Cosmica

mostra personale di
Emilio Alberti
progetto culturale a cura di Michele Caldarelli

PALAZZO DUCALE - MUSEO DEL PO  
                             

Revere di Borgo Mantovano (Mantova)  

Piazza Castello 12
dal 22 luglio al 3 settembre 2023
inaugurazione sabato 22 luglio ore 17.30 

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Con questa mostra di opere di Emilio Alberti prosegue una tematica della sua produzione avviata nel 2020 nell'ambito della rassegna "Grand Tour" presentata nel 2020 a Villa Mainona in Tremezzina (Co). Il caso volle allora che il nostro autore, con riferimento alla festa solstiziale di San Giovanni (proprio in quella zona del Lago di Como, caratterizzata dal rilascio sulla superficie del lago di una moltitudine di gusci di chiocciola fiammeggianti) andasse a recuperare e rielaborare il tema simbolico della chiocciola penetrandone per immagini la valenza di rappresentazione cosmica. La chiocciola, con l'andamento a spirale del suo guscio, ricorda difatti sia il percorso solare lungo l'arco dell'anno, sia la forma della nostra galassia che ai nostri occhi si mostra in cielo come Via Lattea, interpretata secondo antiche credenze come Cammino delle Anime e che nel suo aspetto "lattiginoso" ricorda la traccia luminescente della chiocciola in cammino.

Una moltitudine di valenze immaginifiche, queste, che lo hanno spinto alla produzione di numerose opere anche in forma digitale, oltre che pittoriche, che gli hanno permesso con agilità creativa di focalizzare ed ampliare il tema della "Chiocciola Cosmica" partendo da prime idee, in forma di bozzetti, per arrivare poi ad opere compiute anche di ampie dimensioni. È stato quasi naturale pensare a questo punto ad una sua nuova mostra specifica che potesse presentarle al pubblico e questa ne è la concretizzazione ora ospitata dal Palazzo Ducale di Revere grazie alla cordiale ospitalità e all’entusiasmo della direzione del museo. Fil rouge quasi costante in questa nuova produzione di Emilio Alberti, ma non solo, è da considerarsi la spirale logaritmica che in natura sottende armonicamente lo sviluppo di tutte le forme viventi, dalla fillotassi delle piante alla forma elicoidale delle chiocciole e più in su la forma delle galassie. Emilio Alberti lo sa bene e ne fa tesoro nella sua arte, riproponendola in tutte le varianti possibili, ora evidenti, ora più velatamente conformate ad essa. Ma anche un altro senso simbolico va considerato... Una reminiscenza dei grilli gotici, studiati dallo storico dell'arte lituano Jurgis Baltrušaitis, e presenti nei codici miniati in forma di chiocciole dal cui interno balzano fuori delle lepri, funge qui trasversalmente da riattualizzazione della locuzione latina “Festìna lente”, suggerendo l'affrettarsi mediante lentezza come perla di saggezza per l’uomo contemporaneo, sempre preso da mille impegni mentre la sua vita si consuma in miriadi di istanti. Tra l'altro vorrei precisare come non sia stato questo l’unico spunto di riferimento simbolico delle opere di Emilio Alberti: a nord-ovest del Duomo di Como, sul lato sinistro della cosiddetta Porta della Rana, alla base di una elegante infiorescenza che ospita a mezza altezza la famosa rana che da il nome alla porta stessa, troviamo una chiocciola sorretta da tartarughe, una rappresentazione fantasiosa che parrebbe voler mostrare il rigenerarsi della natura che si affretta a seguire i ritmi stagionali, dopo la ponderata attesa invernale, interrompendo il letargo della chiocciola.

Il “Festìna lente” ci porta ora anche a Revere che oltre all’arte e alla storia, antica e moderna, fa della convivialità gastronomia un proprio punto di forza e vorrei perciò, concludere questa mia presentazione con leggerezza con un un paio di spigolature sulla “elici-cucina” della Como antica: Plinio il Vecchio, nella sua "Naturalis Historia", raccomandava come ottime le chiocciole tratte dalle Alpi Marittime, dalla Torre di Patria e dall'Isola Astipalea, oppure le Solitanae, le Siciliane, quelle di Maiorica e di Minorica. Il nipote Plinio il Giovane, parsimonioso e apprezzandone il valore, si lamentava con l'amico Setticio Claro di avergliene fatte sprecare ben tre per aver declinato un suo invito a pranzo.


Michele Caldarelli - luglio 2023


la mostra sarà visitabile dal 2 luglio al 3 settembre - sabato e domenica - dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19 o su appuntamento 3356702863

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