Archivio Attivo Arte Contemporanea
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COSMOGONIE
il grande mistero dell’universo esplorato da
Paolo Barlusconi
progetto culturale interdisciplinare a cura di Michele Caldarelli

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COSMOGONIE
dal 29 novembre 2007 al 26 gennaio 2008 è ospite a Trento

in contemporanea con "Caproni Ca100"
esposizione di velivoli storici e mostra multimediale
a cura di Gregory Alegi e Edoardo Zanon, progettazione e 3D design Studioddm - Milano
organizzata da Luca Gabrielli
con la collaborazione di Alessandro Aichner e realizzata dal Museo Tridentino di Scienze Naturali
in collaborazione con Museo Storico dell'Aeronautica Militare.

 

INTRODUZIONE ALLA MOSTRA

L’ARGOMENTO del progetto è il COSMO. Un cosmo inteso come MULTIVERSO visto, letto e interpretato mettendo a confronto le più diverse teorie che via via vengono raccontate e spiegate in occasione di incontri, manifestazioni e convegni a carattere interdisciplinare. L’intenzione programmatica del progetto, qui al Museo Caproni alla sua quarta tappa espositiva, è quella di sviluppare un clima di sinergia possibile fra le arti e le scienze che non trascuri alcuna disciplina e ne favorisca ispirazione reciproca proponendo interventi di fisici, astronomi, matematici, architetti, poeti, filosofi, astrofisici, botanici...

IL SENSO del termine cosmogonia contiene il concetto di generazione e, relativamente a ciò, si vuole mettere in luce quanto siano interessanti sia le considerazioni di carattere scientifico sia le interpretazioni di carattere mitologico o fantastico. Gli spunti di confronto nascono pertanto dalle varie visioni del cosmo che la storia dell’uomo ha prodotto nei secoli. Quindi, buchi neri e stringhe cosmiche si pongono sullo stesso piano di stimolo creativo delle visioni del mondo delle civiltà mesopotamiche o precolombiane.

LE OPERE esposte sono realizzate da Paolo Barlusconi con i materiali più disparati di uso quotidiano e di produzione industriale, utilizzati come elementi, segni alfabetici o grammaticali per articolare un racconto. Ogni opera viene creata, più che plasmando la materia secondo i principi della pittura o della scultura, provocando, agli occhi dell’osservatore, una sorta di passaggio di stato degli oggetti utilizzati, ponendo in comunicazione due universi paralleli attraverso una sorta di paradosso. Concentrando l’attenzione sulla forma semplice, propria degli oggetti, resa irriconoscibile ad un primo esame, trasformandola in qualcosa di enigmatico e completamente nuovo. L’estro creativo però non è lasciato al caso... ogni opera  viene anzi elaborata tenendo presenti regole e funzioni geometrico-matematiche di proporzionamento (la Sezione Aurea, ad esempio) in base alle quali tutto viene strutturato secondo rapporti di equilibrio la cui ragion d'essere è scandita dai numeri. Operando così una rivisitazione degli oggetti a livello formale, a prescindere dalla loro funzionalità, ogni elemento diventa il mattone, il modulo con il quale viene creata l'opera; si potrebbe parlare di una metamateria, cioè di una materia che va oltre la propria funzione originaria, oppure, anche di una trasfigurazione dell'oggetto di uso comune.

PROGRAMMA DELL'EVENTO

La mostra interattiva Caproni Ca 100. Un appuntamento esclusivo per apprezzare da vicino lo straordinario ingegno del pioniere dell'aviazione di origine trentina, l'ingegnere Gianni Caproni. Un'esposizione decisamente innovativa che affianca ad un prezioso reperto aeronautico fresco di restauro una nuovissima modalità interattiva di "esplorare in profondità" le tecniche costruttive utilizzate nell'ingegneria aeronautica degli anni 30 grazie alla computer grafica. In mostra tre esemplari dell'aereo Caproni Ca 100, due nella versione terrestre e uno in quella idro, ai quali viene dedicato uno speciale allestimento che vede gli aerei inseriti in una pittoresca ambientazione degli anni '30 fatta di oggetti e strumentazioni originali utilizzati dallo stesso Gianni Caproni e dai suoi progettisti. Fulcro principale dell'esposizione è la versione terrestre dell'aereo Caproni Ca 100, per gli esperti confidenzialmente chiamato "Caproncino", il prezioso velivolo appartenente alle collezioni del Museo Storico dell'Aeronautica Militare Italiana di Vigna di Valle, che per la prima volta viene presentato al pubblico dopo una lunga e minuziosa opera di restauro svoltasi a partire dal 2003 presso il Centro di Formazione Professionale "G. Veronesi" di Rovereto, sotto la costante supervisione storico-scientifica del Museo Caproni. La mostra valorizza l'attività di restauro del Ca 100, consentendo una inusuale visione di questo reperto storico grazie alla particolare modalità multimediale di fruizione della mostra. Innovative e originali installazioni permettono infatti di vedere i velivoli a partire dai più minuti dettagli dei disegni costruttivi, fino alle prospettive delle parti interne. Questi apparati multimediali di nuovissima concezione che corredano gli aeroplani in mostra rendono possibile l'immediata comprensione delle modalità di costruzione e del meccanismo di funzionamento. I modelli 3D interattivi sono alla portata di ogni visitatore che potrà manovrare, smontare e ricostruire l'aeroplano e le sue parti e metterle a confronto con i disegni originali di Caproni e gli stessi visibili in HD (High Definition). Accanto al Caproni originale restaurato, la mostra presenta in anteprima una sua replica volante -realizzata dall'appassionato mecenate trentino Mario Marangoni assieme a Vittorio Marangoni e Giancarlo Zanardo - che nel corso della mostra i visitatori potranno osservare anche in movimento nelle prime fasi di prova e collaudo. La mostra, curata da Edoardo Zanon con la consulenza storica di Gregory Alegi e realizzata dal Museo Tridentino di Scienze Naturali in collaborazione con il Museo Storico dell'Aeronautica Militare, sottolinea l'importanza della divulgazione e della conservazione della memoria di un importante velivolo Caproni, realizzato in poco meno di un migliaio di esemplari, dei quali quelli esposti sono indubbiamente i più rappresentativi fra i pochissimi che si conservano al mondo. Terminata la mostra il Ca 100 restaurato tornerà al Museo Storico dell'Aeronautica Militare. Il Ca 100, "Caproncino", velivolo che ha fatto la storia del volo turistico italiano, è uno fra i più affermati e longevi aerei-scuola italiani. Nato nel 1928 come aereo di facile pilotaggio e modesti consumi, è rimasto in uso presso le scuole di volo fino al 1968. Prodotto in Italia, Bulgaria e Perù nelle versioni standard e "modificate", di questo aereo rimangono a tutt'oggi cinque esemplari originali, oltre alle due copie volanti ricostruite. La versione idrovolante, storica macchina appartenente alle collezioni del Museo Caproni, in questa circostanza viene significativamente affiancata al modello terrestre, esaltando la duttilità d'impiego e maneggevolezza di quella che era considerata la "utilitaria" del cielo.

per ulteriori informazioni sul museo
Museo G. Caproni. Aeronautica, scienza e innovazione
Trento, via Lidorno 3 - Info: tel. 0461 / 944 888 comunica@mtsn.tn.it - www.mtsn.tn.it

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