Archivio Attivo Arte Contemporanea
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Galleria d'arte "Il Salotto"
via Carloni 7 - 22100 Como Italia
Tempo d'Artista
mostra di orologi a tiratura limitata


Luca Maria Patella

Pensiero sul tempo

Il di bàttito del tempo o sul tempo, sprofonda nel Tempo della Storia:
... Così, un grande latino ci ricorda: Fugit irrimediabile tempus.
... Ma Dante replica, rivolto a un suo maestro: m'insegnavate come l'uom s'eterna.
... Horatius, a sua volta, afferma, consapevole della sua grande opera: exègi monumèntum aere perènnius: ho edificato un monumento più duraturo del bronzo.
... E una mosca spiritosa - moderna o postmoderna che sia (e al corrente dei tempi dello Spazio & dello smog) - ... ci ha "applicato" due puntini (una dieresi), ... e il finale della frase suona così: aëre perènnius: più duraturo dell'Aria!

Nota biografica

Luca Maria Patella è uno dei rappresentanti di rilievo delle Arti Visive italiane degli ultimi trent'anni. Svolge una ricerca, che si attua mediante numerosi media espressivi sperimentali (dalla pittura all'installazione, dalla fotografia, il film, il video, il suono, al libro o al computer e le reti telematiche), senza mai perdere il contatto con una profonda matrice estetica e poetica. La sua formazione è stata, sia artistica (con suo padre Luigi, e con Stanley William Hayter, a Parigi), che scientifica (Chimica Strutturale, con Eugen Riesz, a Montevideo; Psicologia Analitica, con Ernst Bernhard, a Roma). Patella promuove quindi, con originalità - in teoria e in pratica - un complesso confronto Arte-Scienza (o pensiero, cultura ed esistenza), quello che denomina: "Arte & Non arte", e che - in stretta connessione con la pratica artistica - implica teorizzazioni psicoanalitiche, filosofiche, linguistiche (quali, ad esempio, le sue analisi relative a Diderot, Duchamp, o Dante). Fra tali campi - e nell'ottica di un'epistemologia adeguata ai tempi - egli ritiene che vi sia: non esclusione reciproca, ma anzi, "necessità" di rapporti e ricerche creative. Per quanto concerne la fotografia e il film e, più in generale, l'àmbito dei media, Patella è stato uno dei primi ad affrontare, strutturalmente e sperimentalmente, questo campo, anche in date anteriori al 1964. Tali produzioni e invenzioni di Patella (egli ha ideato originali sistemi di ripresa e proiezione, quali la "proiezione sferica non anamorfica", o le "dissolvenze variabili"; nonché Ambienti Sonori interattivi, come i "Muri Parlanti" e gli "Alberi Parlanti", 1970): erano intese in senso "pre-concettuale" (attinente - questo è fondamentale - alla complessità, e non alla mera tautologia), oltre che "comportamentale", e - per altro verso - "citazionista", in un complesso rapporto con la Storia. Patella ha anche tenuto corsi di foto-cinematografia e grafica di ricerca. La sua produzione fotografica assomma a numerosissime sperimentazioni ed opere: dalle diapositive colore e le grandi tele fotografiche virate, dei primi anni '60 ( ad esempio: le "Immagini strutturali Senza Peso", o le "Terre Animate" proto-landartistiche, dell'Estate 1967); ai "Comportamenti" (termine che introduce ne1 1966) e gli "Ambienti Proiettivi Animati" (sostanzialmente: multimediali, e interattivi); alle "Immagin azioni globali" di Montefolle; sino ad esperienze virtuali e digitali. Italo Zannier ha scritto: "egli è un fotografo con la cui opera la storia della fotografia deve fare i conti (...) fotografare il pensiero umano; come nelle immagini di Luca Patella". Nell'àmbito del libro Patella ha redatto oltre 50 pubblicazioni monografiche, assai variate: dal saggio multidisciplinare, al catalogo creativo, al testo letterario e poetico (quasi sempre da lui curati, anche sul piano grafico-comunicativo ). Fra le grandi installazioni (oggettive, video, e mentali, accompagnate da Libri teorici) degli anni '80-'90: "Mysterium Coniunctionis" (1982-'84), complesso mitologico-cosmico, di 17 opere di grande formato: che è stato esposto in 9 Musei di capitali europee. "DEN & DUCH dis-enameled" (1982-'86), (ca. 300 opere e operazioni, riguardanti Diderot e Duchamp): MUHKA Museum, Antwerpen. "Vasa Physiognomica", (1982-'99..): Roma, Milano, Antwerpen. "L'arrivee du Train à la Gare" (1997), Roma, Milano. Il suo curriculum di mostre personali e antologiche, e di partecipazione a rassegne nazionali ed estere è assai nutrito. Ha esposto, fra l'altro, a: Roma, Milano, Torino, Napoli, New York, Philadelphia, Washington, Montreal, Tokyo, Kyoto, Sào Paulo, Parigi, Lione, Marsiglia, Reims, Londra, Liverpool, Colonia, Mannheim, Dortmund, Hurnlebaeck, Amsterdam, L'Aja, Bruxelles, Antwerpen, Ginevra, Berna, Vienna, Atene, Madrid, Mosca, Buenos Aires, Sidney, New Delhi; ed ha partecipato a sei edizioni della "Biennale Internazionale d'Arte" di Venezia (1966-1993). Sue opere si trovano nelle Collezioni di Musei, quali: Stedelijk Museum, Amsterdam; Modern Art Museum, New York; Fondazione G.Matta-Clarck, Antwerpen; Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Istituto Nazionale per la Grafica e Museo-Laboratorio dell'Università La Sapienza, Roma; Museo dell'Università CSAC, Parma; Archivio Della Grazia di Nuova Scrittura, Milano, e MART, Trento; Bibliothèque Nationale, Paris; Polaroid Corporation, Boston; MUHKA-Museum, Antwerpen. Nel 2000 ha inaugurato in Place de Ninove, a Bruxelles: una "Magrittefontaine" (Fontaine Physiognomique), esattamente tornita - nel vuoto - sul profilo di Rene Magritte, in "pierre bleue" e commissionata a Patella dal "Comité des Arts de la Ville de Bruxelles". Tra le mostre del 2001 ricordiamo "Il 900 Arte e Storia in Italia" Mercati Traianei Roma e "Belvedere, Arte italiana 1945-2001" Contemporary Art Museum di Varsavia.



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