Un commento: La rosa, la regina dei giardini di Oriente e Occidente per bellezza e profumo è il centro di questo libro che nel titolo richiama alla memoria la declinazione latina dei tempi di scuola, il faticoso Rosa, rosę.... del passato che in età più matura si trasforma in dolce rźverie. "Nel ricordo si sovrappongono ansie e fervori di una stagione fuggevole come il colore che tinge il primo mattino... dall'alto, oltre qualsiasi illusoria coltre plumbea delle nubi, ogni alba č sempre rosa..." E' con questa immagine negli occhi, fisicamente pervasiva e coinvolgente quanto astratta e liberatoria, che Michele Caldarelli ha dato corpo ad una mostra "Profumo di rosa" e a questo libro, appositamente realizzato per l'occasione.
La rosa è forse il fiore più usato nelle arti figurative per i molteplici significati simbolici, anche dissonanti, ad essa riferiti. Nel volume la storica dell'arte Lucia Tomasi Tongiorgi ricostruisce la storia della rosa, dall'antichità all'epoca moderna, attraverso l'affascinante e lungo percorso dell'illustrazione botanica, facendoci idealmente rivivere la magnificenza dei giardini di rose di Costantinopoli o quelli della Malmaison, voluti da Giuseppina Beauharnais, con le sue 250 varietà diverse di rose. Dallo studio dei preziosi florilegi antichi "memorie e meraviglie dei secoli" affidati da appassionati committenti alla tecnica pittorica dei migliori artisti della loro epoca, è stato possibile ricostruire, anche sotto il profilo scientifico, la storia di questo fiore, le sue potenzialità curative e le molteplici varietà, dalla più umile ma elegante Rosa pimpinella alla possente Rosa gallica.
Ma la rosa è anche il fiore più celebrato dai poeti e Luigi Picchi ha incentrato la sua ricerca sui "carmi delle rose" componimenti della tarda latinità, alcuni anonimi, altri di chiara e illustre paternità (da Floro, Lussorio a Draconzio). Per questo libro ha ritradotto una decina di liriche, presentate con testo originale a fronte, corredandole di un ampio commento storico-critico che rivela come nella rosa, e nella sua simbologia, si sia identifica un'intera epoca, quella della decadenza romana, periodo contraddittorio e complesso, percorso da drammi individuali e collettivi ma pur ricco di espressioni culturali e artistiche moderne e anticipatrici.
Ispirandosi alle rose del suo giardino, Nani Tedeschi ha poi realizzato 100 disegni, tutti diversi, in parte riprodotti nel libro per accompagnare le liriche e i testi critici. Sono rose tutte differenti.... ancora in boccio, appena, schiuse o opulente nella massima fioritura; rose irrorate di rugiada, illuminate dalla luna, aperte al sole in tutta la loro magnificenza; singole come discreto omaggio d'amore o in sontuosi mazzi, e a volte con incursioni nel mondo dell'arte facendo capolino da un vaso di Morandi, o sostenute tra le forti dita della mano di Adamo creata da Michelangelo. Sono rose uniche, come "l'unica di tutto l'universo" era la rosa amata dal piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry, la sola della sua specie nell'universo ad indicare che siamo tutti simili, ma mai uguali.