Archivio Attivo Arte Contemporanea
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Galleria d'Arte Il Salotto via Carloni 5/c 22100 Como
Minima Poetica
collezione di microlibri di arte e poesia

dall'11 giugno al 9 luglio 2011
Biblioteca civica G. Tartarotti
Corso A. Bettini, 43 - Rovereto – TN
mostra a cura di
Michele Caldarelli, Mauro Cappelletti e Rosabianca Mascetti
in collaborazione con la Galleria d’Arte Il Salotto di Como

Inaugurazione: sabato 11 giugno 2011 ore 18.00
presso il Laboratorio Didattico Arte Grafica
orari di apertura da lunedì a venerdì ore 9.00 - 18.00

 

Le origini della Biblioteca civica G. Tartarotti

La fondazione della Biblioteca risale alla metà del Settecento quando con il lascito di Girolamo Tartarotti fu costituito nel 1764 il primo fondo di una "libreria di uso pubblico" secondo un progetto culturale voluto congiuntamente dall'Amministrazione cittadina e dall'Accademia degli Agiati. In seguito si fusero con la Libreria pubblica la Biblioteca dell'Accademia e quella del Clero roveretano.

Altri lasciti contribuirono nel corso del Settecento (Graser, Saibante) e dell'Ottocento (Bossi Fedrigotti, Lorenzi, Stoffella, Zeni) a incrementare il patrimonio, mentre la sede passava nel 1852 da vicolo S. Giuseppe al Palazzo dell'Istruzione (Palazzo Piamarta) in corso Bettini, ospite sempre il Ginnasio. Dal 1921 la sede fu il Palazzo dell'Annona. Il 29 novembre 2002 è stata inaugurata la nuova biblioteca all'interno del Polo culturale, progettatto dall'arch. Botta, che ospita anche il MART.

Un nuovo impulso fu dato dalla necessità di riordino e ricostruzione dopo i danni della prima guerra mondiale. Grazie all'attività di Rossaro affluirono donazioni per oltre 50.000 volumi (Halbherr, Orsi, Salvotti, Sighele, Tacchi, Zenatti). Negli anni successivi furono depositati nella Biblioteca sia l'Archivio storico del Comune di Rovereto sia quelli di ex comuni e di altre istituzioni. Ma già nel passato, parallelamente all'aumentare delle raccolte di opere a stampa, la Biblioteca si era arricchita dei manoscritti di Tartarotti, Vannetti e dei loro corrispondenti, dell'archivio Lodron e dell'archivio Moll.

La scelta degli anni Settanta

Se il patrimonio fino agli anni Sessanta, del secolo scorso, si era aggiornato solo per donazioni e lasciti, si cominciò allora ad avvertire la necessità di riorganizzare la Biblioteca su criteri nuovi, adeguati alla mutata realtà sociale, e in particolare di organizzare una biblioteca pubblica, a scaffale aperto, all'interno di una biblioteca di conservazione. Nel 1970 fu aperta la prima sala di pubblica lettura al piano terra del Palazzo dell'Annona e due anni dopo fu inaugurata la seconda sala, posta al primo piano. All'inizio degli anni Settanta si venne così a dare alla Biblioteca di Rovereto l'attuale organizzazione che vede convivere sia la biblioteca di conservazione che quella di pubblica lettura. Questa realtà poté dare e ricevere energie dalla costituzione del Sistema bibliotecario trentino e fu  supportata dall'introduzione dell'automazione e dal Catalogo Bibliografico Trentino.

A trent'anni dall'apertura della seconda sala si assiste alla realizzazione dell'ampliamento della sede nell'ambito del progetto elaborato per il Polo culturale e museale, passaggio che impone anche un rinnovamento del servizio bibliotecario, con apertura alle minoranze linguistiche e alla multimedialità. L'intento è quello di rispondere con nuove strategie alle nuove esigenze e alle nuove prospettive, con investimenti nella sede, nell'acquisizione di patrimonio, nell'orario e nella strumentazione tecnologica, nel personale e nei processi comunicativi che legano la Biblioteca alla città.

Il Laboratorio Didattico Arte Grafica

Al piano interrato di palazzo Annona, trova posto un splendida sala, che ospita attività didattiche e allo stesso tempo si presta come luogo di esposizione.
Inizialmente era stata progettata per accogliere un percorso museale dedicato al libro, alla sua storia, alla sua evoluzione nel corso dei secoli e alla sua valorizzazione.
Successivamente, a seguito di donazioni da parte di privati, si sono aggiunti vari macchinari da stampa originali dei secoli XIX e XX.
In questo modo è stato ricostruito l’ambiente di lavoro di una antica tipografia: dalla composizione a mano con i caratteri mobili all’uso di tecnologie sempre più evolute.
Gli oggetti, i torchi, le taglierine esposti provengono da varie aziende (le roveretane Arti Grafiche Manfrini, Tipografia Mercurio, Legatoria Lucio Gasperini, Legatoria F4 e Grafiche Stile e poi Grafica Sanvitese di S. Vito di Cadore (BL); Tipografia Emanuelli di Arco; Tipografia Enrico Marasca di Ala; Tipografia Paolo Nichelatti di Trento) e da privati (Maurizio Giongo). Un torchio, posseduto in passato da Ines Fedrizzi, invece appartiene al MART.
Grazie alla disponibilità ed al lavoro di un gruppo di ex tipografi (1), sono stati restaurati e rimessi in funzione.
La Biblioteca, grazie alla disponibilità dei sopra ricordati artigiani, offre anche un'attività didattica indirizzata ai bambini delle scuole materne ed elementari: “Nella Bottega di Gutenberg” e “Per tipi di carattere” sono i titoli scelti per indicare i due percorsi didattici attivati. I piccoli apprendisti possono, accompagnati dal personale della biblioteca e dagli esperti artigiani, provare l'emozione di stampare con un torchio ottocentesco, utilizzando inchiostri e caratteri mobili, come al tempo di Gutenberg. Ai più grandicelli vengono poi mostrati i magazzini storici, dove si custodiscono i tesori della biblioteca. Imparano così il valore dei libri anche come oggetti, risultanti da un lavoro lento e complesso che oggi solo pochissimi conoscono. Queste attività sono effettuate in collaborazione col MART. Altri percorsi vengono effettuati in collaborazione con il Museo civico di Rovereto ("Se fossi un amanuense" e "Parole di cera parole di piombo").

A completamento del percorso vi sono alcuni pannelli espositivi che illustrano e riassumono l’evoluzione del processo di produzione del libro dall’antichità al medioevo e quindi dalla “rivoluzione” di Gutenberg alla stampa digitale (2).

Questo laboratorio ospita anche mostre temporanee dedicate a singoli aspetti dell’arte tipografica e iniziative connesse alla stampa e promozione del libro. Nel novembre 2010 in occasione del cinquantenario dalla morte di Depero, sono stati realizzati uno spettacolo musicale e una stampa a tiratura limitata di una poesia del noto artista futurista. Tra le varie macchine la biblioteca conserva anche quella, proveniente dalla Tipografia Mercurio, con la quale è stato stampato il libro imbullonato di Depero.

L’integrazione del “Laboratorio Didattico Arte Grafica” con le altre sezioni in cui è attualmente organizzata la Biblioteca permette di cogliere l’intero processo di produzione del libro, articolato in tre fasi: la sua creazione, documentata nelle carte dei singoli autori conservate nella Sezione manoscritti e archivi personali; la sua realizzazione in tipografia (laboratorio didattico di arte grafica) e commercializzazione (archivio delle Arti grafiche Manfrini) e, infine, la sua fruizione, conservazione e valorizzazione (biblioteca storica e moderna).

(1) tra gli altri: Renzo Monte, Dario Droghini, Franco Brugnaro, tipografi di vecchia data, insieme con con i “neofiti” Ferruccio Senter, Remo Micheletti e gli operatori didattici del MART Katia Paggetti, Attilio Piller Roner e Rodolfo Nicolussi Moz
(2) Testi di : Giancarlo Petrella, MariaElena Cavicchioli, Lorenzo Periotto, Duccio Dogheria, Salvatore De Salvo

Chi volesse saperne di più puo visitare il sito della Biblioteca civica G. Tartarotti - Rovereto (TN)

 

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