Ciano Liziero










Le opere di Ciano Liziero, testimoniano l'approdo ad una maturità linguistica in cui il colore e il segno si fanno interpreti di due distinti momenti percettivi che si unificano sul piano della tela, a volte per merito della durata stessa del fare artistico, indicando una sicura modalità di approccio col mondo. Il colore luminoso e fresco, gettato sulla tela con felicità e immediatezza, registra e ci propone ancora la bellezza e la liceità dello stupore del "guardare". Il segno, costituito ora dalla impaginazione della pittura ora da una sorta di veduta di spalle con l'apparire di tracce di balconi o di solari meridiane, rivela tutto il fascino, tipico del fare contemporaneo, del "guardarsi guardare". Il felice abbandono allo stupore di essere al mondo si fa gioco rapido, estroso e disinvolto di colore dato con pennello ora disteso ora stenografico. Mentre la lucida consapevolezza del profondo valore dell'attimo emerge con l'evocazione segnica di una forma legata alla durata dell'esistenza a dire che, in fondo, l'occhio che guarda è abitato da infiniti esseri e luoghi. E' così che, nel suo, possiamo riconoscere un modo di essere nel mondo di tutti noi.

Mario Martinelli










TORNA ALL'INDICE