Antonio Villani VENTO DI PONENTE introduzione di: |
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"Asincrono
al mio tempo", si definisce il poeta in limine alla sua opera:
come Sisifo, "dannato a ingenti travagli" come un
titano incatenato, ma non rassegnato, alla rupe del dovere, alla fatica
di un vivere sempre in credito. (...) Antonio Villani vive nella coscienza
di un disagio, che è tipico di ogni anima sensibile: vive la
consapevolezza di una sproporzione e al tempo stesso la determinazione
a giocarsi le sue risorse (di presenza, di esistenza, di persistenza)
nel
theatrum dell'esperienza quotidiana di sè,
quali che ne siano effetti ed acquisti. "Non ho scelto il
secolo mio / lo vivo tuttavia". Ecco, è in questo
tuttavia che si sente la misura dell'uomo e del poeta: nel
tono perentorio eppure dimesso con cui rivendica ciò che gli
è proprio, nella fierezza cerimoniosa e insieme discreta dell'opposizione. Antonio Villani è nato a Specchia, in provincia di Lecce, nella cosiddetta "Grecia salentina" nel 1935, "trapiantato per avventura in Lombardia" fin dal 1958 e laureatosi in filosofia, ha insegnato in una scuola superiore di Como, dove vive. Suoi testi sono apparsi in diverse antologie. |