Galleria
del
Premio Suzzara
Catalogo delle opere
1948-2003
a cura di:
Antonello Negri
testi di:
Anna Bonini
Walter Delcomune
Alberto Palvarini
Antonello Negri
schede delle opere:
Mariella Milan
Antonello Negri
Paolo Campiglio
fotografie di:
Marco panizza
Trnzo Paolini
Progetto Sirbec
edito da:
Associazione Galleria
del Premio Suzzara
Comune di Suzzara 2004
493 pp.22x29 cm.
ill. b/n e coll.
lingua: italiano
www..premiosuzzara.it
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Il 21 dicembre 2002
veniva inaugurato a Suzzara il Museo "Galleria del Premio Suzzara".
Si è potuto così concretizzare un progetto a lungo atteso
riunendo, in un'unica sede, la preziosa collezzione che dal 1948 ad
oggi si è andata, anno dopo anno, formando. Il Premio prese
avvio da un'idea del sindaco di allora, Tebe Mignoni, che intendeva
dare lustro al paese con una manifestaione che avesse risonanza a
livello nazionale. A tal fine interpellò l'amico Dino Villani
che, con la preziosa collaborazione
di Cesare Zavattini, studiò una mostra-scambio sul tema del
"Lavoro e lavoratori nell'arte" richiedendo agli artisti,
non tanto di illustrare i mestieri, ma di descrivere il rapporto tra
lavoro e società.
I tempi dell'immediato dopoguerra
non potevano certo favorire l'acquisto di opere d'arte e così si pensò
alla costituzione di un comitato sostenitore formato da contadini,
imprenditori, operai che avrebbero messo a disposizione i prodotti
del loro lavoro in cambio dell'acquisto di opere d'arte, scelte da
una giuria composta da esperti ma anche da gente comune. Dino Villani
suggerì lo slogan "Un vitello per un quadro non abbassa
il quadro, innalza il vitello". Un'iniziativa originale e vincente,
nel clima culturale e politico degli anni della ricostruzione, che
Cesare Zavattini sognava come quelli in cui "ogni uomo avrà un quadro
o una statua nella casa, perché sarà scomparsa la paura che divide
dall'arte i poveri, i contadini, gli umili..." In questo modo si veniva
ad attirare l'attenzione sulla cittadina di Suzzara con una mostra
diversa dal solito che sapesse avvicinare il pubblico all'arte, quest'ultima
non vista più come qualcosa di "riservato agli addetti". Grazie a
questa intuizione e allo scambio simbolico tra i prodotti dell'arte
e quelli del lavoro (un vitello, un puledro, un maialetto, una forma
di formaggio grana, un fusto di vino, un sacco di farina ecc.) il
Premio Suzzara ha costituito nel tempo una prestigiosa collezzione,
raccolta oggi nel Museo "Galleria del Premio Suzzara" con
un corpus di oltre 750 pezzi tra dipinti, sculture, disegni e incisioni;
opere di artisti di grande prestigio come Birolli, Cantatore, Turcato,
Greco, Fabbri, Pizzinato, Trombadori, Ligabue, De Grada, Bergonzoni,
Mucchi, Sassu, Guttuso, Zancanaro, Francese, Sughi, Sironi, Zigaina,
Murer, Rosai, Paolini .
I tempi sono cambiati, i linguaggi artistici sono completamente diversi,
gli autori selezionati a livello internazionale, ma lo spirito del
Premio è rimasto sempre lo stesso, come pure la formula dello "scambio
simbolico" che ogni anno, alla cerimonia di inaugurazione della mostra,
viene tenuto "a battesimo" da un puledro o un vitello, un maialetto,
testimoni d'onore del legame tra mondo dell'arte e mondo del lavoro.
Oltre a questo catalogo si è provveduto anche alla realizzazzione
di un sito web e un cd-rom per la visita virtuale dell'intera collezione.
(R. M.)
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