Riprese
Personenaturacittà
a cura di:
Roberto Mutti
Fondazione Credito
Valtellinese Sondrio 2002
111 pp . 23x38 cm
ill b/n e col.
lingua: italiano
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Con il titolo di "Rprese:
PersoneNaturaCittà" Roberto Mutti ha raccolto, in un progetto
comune, i fotografi Sergio Caminata, Enzo e Raffaello Bassotto, Tancredi
Mangano, Filippo Maggia, Stefania Beretta e Luigi Erba, iniziando
una sorta di mappatura di nuovi talenti legati dall'originalità,
qualità e creatività delle loro proposte.(L'omonima
mostra è stata presentata alla Fondazione del Credito Valtellinese-Palazzo
Sertoli e al Museo di Palazzo Sassi De' Lavizzari, Sondrio, febbraio-aprile
2002).
Il titolo "Riprese" allude all'atto stesso del fotografare
mentre il sottotiolo "PersoneNaturaCittà" indica
i tre argomenti trattati in stretta relazione tra di loro. Pertanto,
i lavori realizzati dal fotografo di moda Sergio Caminata nel mondo
della popolazione africana degli Himbo si correlano, anche se con
le dovute differenze culturali e storiche, con i ritratti dei fratelli
Enzo e Raffaello Bassotto fatto a persone anziane che, attraverso
gli aforismi che chiosano le immagini stesse, sintetizzano un bilancio
della loro vita.
La tematica della natura viene affrontata, da angoli di visuale diversi,
da Filippo Maggia e Tancredi Mangano accomunati però dall'indagine
sulla funzione del tempo nell'elaborazione dell'immagine e da un'impronta
di tipo concettuale, realizzata attraverso la sperimentazione della
tecnica del viraggio, delle esposizioni prolungate o degli interventi
casuali.
Da ultimo il tema degli spazi urbani che Stefania Beretta affronta
contrapponendo immagini di esterni a interni di varie città
del mondo, in un sorta di racconto metaforico, mentre Luigi Erba,
con la sovrapposizione di immagini e sequenze, analizza il rapporto
spazio-tempo in un confronto-incontro tra la dimensione onirica e
quella reale.
Una rassegna che ha proposto una più ampia riflessione sul
linguaggio fotografico, sulla sua capacità di indagare la realtà
e di riflettere la complessità del mondo. (R.M.)
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