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Jean Odermatt
Sentiero di sogno

a cura di:
Alberto Bianda
Paolo Jannuzzi
Jean Odermatt
Luca Patocchi
testi a cura di:
Jean Odermatt
Galleria Gottardo
CH - Lugano 2001
Gabriele Capelli Editore
CH -Mendrisio 2002
255 pp 12x16 cm.
ill a colori
ISBN 88-87469-11-3
lingua: italiano

Il massiccio del San Gottardo, posto al centro delle Alpi Svizzere, rappresenta da sempre il tetto d'Europa, la cittadella, dove confluiscono masse d'aria, culture, lingue e popolazioni diverse; è nel contempo punto d'incontro e di separazione, valico mistico e irto di pericoli sulla via delle genti, e sorgente d'Europa, con i suoi quattro fiumi che da qui scendono verso i quattro punti cardinali. Un luogo di vitale funzione, di importanza economica e militare, dal paesaggio naturale unico nel suo genere.
Il San Gottardo da sempre sviluppa un'attrazione magnetica sull'artista svizzero Jean Odermatt, (nato a Lucerna nel 1948) tanto che da quasi vent'anni ne ha fatto il soggetto di una ricerca assai personale nella quale ha riversato tutte le strategie e tecniche artistiche che fanno parte del suo bagaglio culturale: dalla fotografia, alla performance, alla land art, all'happening, il teatro sperimentale. Un lavoro basato sul concetto di un'arte che deve essere attiva, coinvolgente e che è stato raccolto in una mostra fotografica dal titolo "Sentieri di sogno".
L'esposizione, inusuale e forse di non facile lettura ma di grande fascino ed impatto visivo, è stata realizzata dalla Galleria Gottardo di Lugano (24 settembre 2002 - 4 gennaio 2003) con la collaborazione di Luca Patocchi, Alberto Bianda, Grazia Verzasconi, Paolo Jannuzzi. Suddiviso in sezioni distinte, il progetto è composto da una infinita sequenza di scatti fotografici chiosati da brani tratti dai diari, che Odermatt stesso ha pazientemente composto nel tempo, e arricchiti di riferimenti letterari, di memorie di vita vissuta, appunti di viaggio. Ne consegue una grande banca dati di immagini di indiscussa qualità e con le quali Odermatt, nell'era della tecnologia e della comunicazione di massa, in cui non si richiede più una presenza comune sul posto, si interroga sul rapporto dell'uomo con la natura, con lo spazio vissuto come campo d'azione, luogo di un evento.
Un altro elemento portante della ricerca è il tema della memoria, del ricordo, il problema dell'archiviazione. della trasmissione orale in un'epoca in cui l'accelerazione della globalizzazione produce di riflesso la scomparsa di molte lingue e rende difficile la ricostruzione di tradizioni, leggende e storie della memoria collettiva. (R.M.)


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