Richard
Long
Adamello Walk
Eigh days Spring 2000
a cura di:
Gabriella Belli
Giovanna Nicoletti
Skira Editore
Ginevra - Milano 2000
102 pp. 24x16,5 cm.
ill. b/n
lingua:ital/ingl.
ISBN 88-8118-828-7
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Con il titolo "Contemporanea"
il Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto ha avviato
un progetto di vari eventi atti a dare un panorama rappresentativo
e significativo delle molteplicità dei linguaggi più
attuali dell'esperienza artistica. In questo contesto si è
inserita la mostra di Richard Long "Adamello Walk: eight days
Spring 2000", a cura di Gabriella Belli e Giovanna Nicoletti
e presentata al MART (2 settembre-5 novembre 2000) in collaborazione
con Arte Sella.
Richard Long (Bristol 1945) è scultore, fotografo e artista
concettuale. Gran parte del suo lavoro consiste nella elaborazione
e produzione di mappe e fotografie realizzate durante lunghe camminate
svolte per lo più in remoti luoghi della terra, territori inesplorati
e privi di presenze umane. Nei suoi viaggi Long non si limita ad osservare
e documentare come facevano i viaggiatori dei Grand Tour del periodo
romantico, ma interviene lasciando segni evidenti del suo passaggio
che poi fotografa. Sono segni effimeri, nel pieno rispetto della natura,
creati con amore e con cautela per non stravolgere l'equilibrio armonioso
del paesaggio. Egli lascia tumuli di pietra, altari alla memoria di
passate vestigia, disegna linee che si disperdono all'infinito come
recupero di antichi riti, impasta terra e acqua con cui traccia poi
cerchi magici come reperti di un archetipo collettivo. Sono tracce
effimere ma visibili che a volte resistono nel tempo e a volte si
disperdono con un soffio di vento, ma all'artista non importa perché
il suo scopo è quello di trasformare il paesaggio in qualche
cosa di rappresentativo, non
semplice sfondo o magnifica cornice delle sue opere. Il suo fine non
è quello di viaggiare nello spazio
fisico, ma in quello mentale, nel tempo e nel proprio essere. (R.M.)
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