KATARZYNA KOZYRA Publishers: a cura di : |
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Il progetto "The Men's Bathhouse", presentato dall'artista Katarzyna Kozyra nel padiglione polacco della 48esima Biennale di Venezia, è la rielaborazione della videoinstallazione "Bagno pubblico" presentata alla Galeria Zacheta di Varsavia nel 1997. In quel caso la Kozyra aveva ripreso con una cinepresa nascosta in un bagno pubblico di Budapest alcune donne, ignare di venire filmate, durante le azioni più intime del lavarsi, asciugarsi, del riposo. I fotogrammi, ricchi di richiami a Ingres, Rembrandt o Degas, mostravano il corpo femminile vecchio e avvizzito, così diverso dalle immagini che comunemente ci vengono proposte. L'artista stessa compariva in molti fotogrammi confermando allo spettatore la sua presenza come spettatrice, ma anche di una delle donne spiate. In questo modo la Kozyra interpretava ruoli diversi imponendosi nei confronti dello spettatore come "un qualcun altro" e "come qualcosa di diverso" nei confronti di se stessa. Nel caso di "The Men's Bathhouse"l'artista è riuscita a portare la sua cinepresa all'interno di un pagno pubblico per soli uomini, grazie a un sapiente trucco che l'ha "trasformata" in uomo. Rappresentata nel bagno pubblico per donne, la diversità della donna è riferibile a qualsiasi contesto culturale, mentre nel bagno per uomini diventa una diversità che ripercorre l'asse del mito culturale uomo-donna. Adottando gli attributi maschili, Katarzyna Kozyra smaschera il loro simbolismo dimostrando che essi sono una carta d'identità in grado di assicurare l'accesso in un altro mondo. Però in questo modo essa - già diversa per se stessa - travestita da "Altro" vive la scioccante esperienza della diversità di un genere completamente nuovo, di "un uomo diverso". La sessualità si rivela così come un fenomeno che oltrepassa la bipartizione dei sessi: "il virile" e "il femminile" diventano valori di una cultura il cui simbolo è il bagno pubblico. (testo tratto dalla presentazione di Hanna Wroblewska). Per ulteriori informazioni |