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ERNESTO KEMPTER
grafica espressionista
dal 1913 al 1930

Fondazione Epper Ascona

testi di
Giuseppe Cattori
Paolo Blendinger
Ed. Roberto Severgnini
1991
66 pp.15x21 cm
43 ill. b/n
lingua: italiano

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ernesto Kempter (Olten 1891-Muzzano 1958), uno degli esponenti dell’espressionismo svizzero - con Ignaz Epper, Johann Robert Schuerch, Fritz Pauli - è artista poco conosciuto al grande pubblico per le caratteristiche delle sue opere, di non facile accesso, e anche per la difficile reperibilità delle stesse. L’attività grafica di Kempter non si è sviluppata in modo continuativo ma piuttosto in periodi concentrati di lavoro, a volte brevi ma intensi, contrassegnati da produzioni mirate, come tante tappe di un lavoro di riflessione e di sintesi. Dalle prime opere, come allievo alla Accademia Colarossi di Parigi, caratterizzate da masse compatte dai contorni sinuosi, che ritagliano figure da uno sfondo scuro senza particolare interesse per il dettaglio, Kempter passerà via via ad un segno nervoso, tagliente, angoloso, di radice espressionista tedesca che, a partire dagli anni trenta, saprà poi convogliare in una matrice realistica affine alla Nuova Oggettività. Tra il 1913 e i prima anni del secondo dopoguerra, Kempter realizzerà intorno alle 250 tirature di grafica nelle più diverse tecniche, dalla silografia, all’incisione, dalla litografia a tecniche sperimentali e occasionali, come l’incisione su lastre di materia plastica per la creazione di monotipie. L’attività incisoria sarà da lui sempre privilegiata tanto da fargli costituire un esclusivo atelier per la stampa, a Muzzano presso Lugano, che diventerà nel tempo punto d’incontro di molti artisti come Alexander Soldenhoff, Heinrich Müller, Curt Manz, Gordon Mallet Mac Couch. I temi preferiti da Kempter furono la vita familiare, la vita contadina, i paesaggi le periferie urbane a cui sapeva dare un forte contenuto sociale e profonda intensità psicologica; atmosfere che riflettevano il suo stato d’animo, così inquieto e pessimista. I suoi personaggi, per lo più figure popolari, vengono ritratti preferibilmente rivolti verso chi li guarda come se volessero rimarcare e imporre, con la loro espressività, la loro testimonianza di una vita di sofferenza e di disperazione. Ernesto Kempter è stato, assieme a Marianne von Werefkin, ideatore e promotore della costituzione del Museo Cantonale di Ascona, cittadina dove Kempter ha vissuto per un certo periodo dal 1919 al 1923. Il progetto del museo prenderà il via nel 1922 con la donazione di opere di 59 artisti, che risiedevano nel borgo, tra cui, oltre alle opere di Kempter e della Werefkin, anche di Paul Klee, Cuno Amiet, Arthur Segal e Alexey Jawlensky, opere che hanno poste le basi di una raccolta pubblica che si è andata sempre più ampliando nel tempo.

La pubblicazione "Ernesto Kempter: grafica espressionista dal 1913 al 1930" è stata edita in occasione del centenario della nascita dell’artista e della omonima mostra organizzata presso il Museo Epper di Ascona nell’ottobre-novembre 1991. (R.M.)


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