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Speciale XLVIII Biennale di Venezia

 

TODOR & TERRA

PAVILLON OF THE FEDERAL REPUBLIC OF YUGOSLAVIA
THE 48TH VENICE BIENNALE

vol. 1 TODOR & TERRA
a cura di:
Radislav Trkulja
Vesna Milic
Published by:
Museum of Contemporary Art
Belgrade 1999

lingua: ingl/ital
40 pp. 22 x 27 cm.
ill. b/n e col
.
YU ISBN 86-7101-160-7

vol. 2 TODOR
a cura di:
Radislav Trkulja
testi di:
Zeliko Simic
Todor Stevanovic
Published by:
Museum of Contemporary Art
Belgrade 1999

lingua: ingl/ital
60 pp. 22 x 27 cm.
ill. b/n e col
.
YU ISBN 86-7101-160-8



 

 

 

 






La Repubblica di Jugoslavia è stata rappresentata alla 48a Biennale di Venezia, secondo la selezione fatta dal commissario Radislav Trkulja, dal pittore Todor Stevanovic(Zaluzannj 1937) e da cinque scultori del Simposio internazionale di scultura TERRA: Marijana Gvozdenovic (Belgrado 1961), Borislava Nedeljkovic Prodanovic (Novi Sad 1948), Mladen Marinkov (Novi Sad 1947), Slobodan Kojic (Kikinda 1944) e Milorad Damnjanovic (Belgrado 1930). Il Sole e la Terra sono parte dell'universo e della vita e come tali sono stati scelti come concetto base del progetto " T & T" - Todor & Terra - presentato dagli artisti della Repubblica di Jugoslavia. Nelle tele dipinte Todor Stevanovic riversa una mitologia planetaria, dai molti riferimenti all'arte bizantina, dove la luce è tutto: il Sole Bianco come la luce bianca, come colore universale, come la nascita della vita, come l'inizio; il Sole Nero, moribondo come mancanza di luce, come spegnimento della vita, come la fine. Il Sole Bianco e Nero sulle tele di canapa di Todor rappresentano l'inizio e la fine, l'unità di contrasto nel ciclo naturale di nascita e morte. Terra è anche il titolo del simposio internazionale di scultura che dal 1982 si tiene annualmente a Kikinda . Qui una vecchia fabbrica di mattoni, condannata ad essere abbattuta, è stata trasformata in un enorme studio laboratorio dove gli artisti possono realizzare, dalla straordinaria argilla pannonica e con giganteschi forni, sculture di grandi proporzioni. L'artista e la terra sanno dialogare in modo spontaneo e naturale perchè la terra viene sentita come suolo, dal quale tutto nasce e al quale tutto torna , nel ciclo continuo di nascita e morte, ma anche come materiale naturale , come massa informe dalla quale tramite l'acqua, il fuoco e la forza delle idee, nascono opere come quelle presentate in Biennale: "Elena" di Marijana Gvozdenovic, "Madre" di Borislava Nedeljkovic-Prodanovic, "Albero" di Mladen Marinkov, "Torre" di Slobodan Kojic e "Corazziere" di Milorad Damnjanovic. (R.M.C.)



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