GOI
I'm so fast, Babe!
I'm a skateboarder
a cura
di:
Rosanna Ghiessi
Stefano Gualdi
collana
The Fine Arts Unternehmern
books by
Christian Marinotti Edizioni
Milano 2001
96 pp. 24x27 cm
ill b/n e col.
lingua: ital/ted.
ISBN 88-8273-012-3
www.marinotti.com
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"Goi: I'm so fast, Babe! I'm
a skateborder", a cura di Rosanna Chiessi e Stefano Gualdi, fa parte
della collana Books by Christian Marinotti nata nel 2001 dalla
collaborazione dell'editore milanese con la svizzera Fine Arts Unternehmen
AG. Quest'ultima è una giovane società con sede a Zug che intende
promuovere l'interscambio culturale e le conoscenze nel campo delle
arti visive, mediante l'organizzazione di eventi e mostre. I suoi
obiettivi sono indirizzati a facilitare la comunicazione tra operatori
dell'arte: artisti, collezionisti, gallerie, musei, critici. La consulenza
nella gestione di grandi collezionisti d'arte e la ricerca di giovani
talenti completano il campo d'azione di questa società.
"Goi" è anche il catalogo che documenta l'omonima rassegna con la
quale si è inaugurata nell'aprile 2001 la Pari & Dispari, prima galleria
italiana, diretta da Rosanna Chiessi e Stefano Gualdi, ad aprire una
propria sede a Berlino.
Goi, ovvero Peter Goitowski, nato a Büsum nel 1965, dai primi anni
90 è tra gli animatori della scena underground berlinese organizzando
e realizzando, da solo o in collaborazione con altri artisti, avvenimenti
e spazi espositivi alternativi. Goi è scultore, pittore, fotografo,
designer, performer, skateboarder, videoartista, creatore di eventi;
il suo universo artistico è un complesso mondo in evoluzione che coinvolge,
oltre a se stesso, anche tutto ciò che gli sta attorno: oggetti, cose
e... persone (parenti, amici, conoscenti) che Goi trasforma in sculture,
in personalità artificiali, in dipinti viventi, interpreti del suo
modo di vedere e concepire la vita. Vita privata e vita artistica
si fondono completamente in Goi tanto da dar corpo ad una super-società,
una società 'altra' dove può trovare spazio un Goi-Museo, un Goi-Studio,
una Goi-Casa (anche nella versione casamobile per viaggiare) arredati
o meglio riempiti, imbrattati in modo folle e libero. In questo Goi-Mondo
vivono personaggi come il "Zitronenmann" (letteralmente uomo-limone)
un omino in calzamaglia giallo limone (appunto) cosparsa di bottoni
neri, testimonial della Goi-Linea di Goi-Opere pronte da spedire in
tutto il mondo, ovviamente, in Goi-Casse. Poi c'è lo "Schrumpf-Goi",
il Puffo-Goi che in realtà assomiglia più ad un piccolo mostro uscito
da una tela di Hieronymus Bosch, "B.H" (Bernd Hass) che rappresenta
il pittore freak, psicotico e incompreso, "Pop-eye" (o "The Egg-man")
interpretato, sempre dallo stesso Goi, che trasforma la sua nuca rasata
in un viso sorridente con occhi e labbra posticce. Il mondo di Goi
è come un gigatesco palcoscenico dove la realtà è trasformata in un
grande dipinto spaziale, un po' futurista, un po' pop, un po' optical,
coloratissimo, psichedelico, sempre in divenire e sempre in movimento,
o meglio in velocità, come su uno skateboard".
(R.M.C.)
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