Archivio Attivo Arte Contemporanea http://www.caldarelli.it

 

GILBERT & GEORGE

The Fundamental Pictures


introduzione di
Robert Rosemblum
Ed. Alexander Roussos
London 1996
50 pp.30x21 cm
44 ill. b/n e col
CD Rom allegato
ISBNN 0-9530559-0-6

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Si parla tanto di provocazione, in arte, musica, cinema, letteratura, nel costume perché attraverso la provocazione si afferma la propria esistenza; se poi la si infarcisce con quel tanto che basta di disgustoso, essa assume un giusto chic culturale che la rende accettabile. Ci stiamo abituando a vedere in televisione personaggi famosi e non che si amano, si odiano, confidano i loro più segreti sentimenti e, con una accurata o improvvisata regia, mettono in piazza i propri sentimenti. Sulla rete Web i navigatori più insonni e curiosi hanno potuto assistere (nel luglio 1998) alla prima notte d'amore di due giovani che rinunciarono alla propria privacy per mostrarsi al mondo. Difficile dire se sia per mania di grandezza, narcisismo o servitù ad un moderno rito imposto dalla convivenza in questo "villaggio globale" che sta perdendo tutti i valori umani della vita di comunità. L'ansia dell'uomo di questo fine millennio sembra sospingerlo o alla ricerca di nuovi mondi o ad un richiudersi su se stesso. e così se da un lato scopriamo il nuovo protopianeta TMRIC nel nostro sistema solare e attendiamo che il Voyager 1 consegni i nostri messaggi al di là del mondo conosciuto, dall'altra ci lasciamo attrarre da quello che il Jedy di Guerre Stellari definiva il "lato oscuro". Tra gli interpreti in arte di questo malessere dei tempi vi sono Gilbert & George che fin dall'inizio del loro sodalizio hanno lasciato le tradizionali forme di rappresentazione artistica per essere essi stessi "scultura vivente". Nel ciclo di lavori "The Fundamental Pictures" analizzano forme e colori presenti negli ingrandimenti al microscopio dei loro liquidi corporali. A queste gigantografie, che sembrano vetrate medioevali o antiche carte da parati, si affiancano le figure degli artisti a grandezza naturale, sia elegantemente vestiti che completamente nudi (eccetto occhiali e orologio), visti di fronte e di retro. Gilbert & George si mettono a nudo, si espongono, a volte interpretano le tre scimmiette sagge che non vedono, non sentono, non parlano, perché sono le immagini del loro sangue, urine, feci, saliva, lacrime, sperma che devono parlare. Senza le funzioni corporali non potremmo vivere così come è dal loro equilibrio che dipende il nostro stare al mondo, e allora perché non coinvolgere questi materiali nella nostra vita, non mostrare l'attività incessante che si autocrea in una goccia di sangue, di sputo..... Vita e morte, un binomio sempre in precario equilibrio, che spinge l'uomo ad un desiderio di affermazione nel tempo, un desiderio di eternità. Un concetto che era già stato considerato da Gilbert & George nel 1969 con "A Message from the Sculptors" quando spedirono in giro per il mondo campioni della loro vita (un capello, un frammento della prima colazione, di vestiti ecc.): narcisismo, un invito al collezionismo di cattivo gusto, desiderio di stupire o interpretazione del propiziatorio albero di maggio, che dispensa frutti e assicura un copioso raccolto.... o desiderio di distruzione? Azioni che comunque provocano, che si spingono al limite, come i "Fundamental Pictures" o "Testamental Pictures"?, ma che nella loro disarmante crudezza sono dettate dal desiderio di normalità, di ricerca della consapevolezza di se stessi, di un ponte tra anima e vita mortale nel tentativo di esorcizzare la inevitabile decomposizione della materia.
All'indirizzo http://www.gibertandgeorge.co.uk è possibile visionare lavori, video-clip, trovare informazioni e ordinare il loro salvaschermo in favore della lotta contro la AIDS mentre un CD completo dei loro lavori è in fase di preparazione.
(
Rosabianca Mascetti luglio 1998)


Chi fosse interessato a contattarci può inviare materiale al nostro indirizzo geografico virtuale.
Archivio Attivo Arte Contemporanea piazza Vittorio Emanuele 8 - 22030 Caglio (Como) Italia
oppure scrivere via e-mail a roma@caldarelli.it

TORNA ALL'INDICE