PAUL GAUGUIN
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A Paul Gauguin (1848-1903), nel 150esimo anniversario della nascita, la Fondazione Pierre Gianadda di Martigny ha dedicato nel 1998 (dal 10 giugno al 22 novembre 1998)) una grande mostra curata da Ronald Pickvance. Più di 120 opere erano state raccolte, dalle collezioni pubbliche e private di tutto il mondo, per celebrare trent'anni di percorso artistico di Gauguin, dai suoi esordi nel 1873 come "pittore della domenica", alla morte avvenuta nelle Isole Marchesi nel 1903. Il catalogo tocca tutti gli aspetti dell'espressione artistica di Gauguin che amava dipingere su tela ma anche sperimentare tutti i supporti possibili, dai ventagli alle sculture in legno, alla ceramica, alla litografica, acquaforte, incisione e una vasta gamma di variazioni di monotipi. Tutte le opere in mostra sono state riprodotte in catalogo e documentate con una accurata schedatura, corredata da testi critici ed esplicativi di ampio respiro. Un occasione per visionare, non solo le opere che hanno reso famoso il grande maestro, ma anche quelle meno note che svelano gli aspetti più segreti e familiari dell'artista. Da sottolineare la serie degli autoritratti che meritano di essere analizzati con cura perché rimandano a un tema caro anche a Van Gogh, grande amico di Gauguin, e permettono di avvicinarsi "all'uomo Gauguin". Perché molto di lui è stato scritto, tanto da farne un mito, un personaggio avvolto dal mistero, complici i suoi quadri del periodo tahitiano, le sue donne sensuali dei Mari del Sud, dagli occhi dolci e le forme voluttuose, le spiagge di sabbia rosa, la magia della vegetazione lussureggiante e un sottile simbolismo fatto di forti emozioni, di desideri inespressi, di sogni a lungo costuditi. (R.M.) |