FUTURAMA
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Nell'anno che apre il nuovo secolo e il terzo millennio, il Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato ha presentato (dall'8 luglio al 3 settembre 2000) "Futurama: Frequenze e segali dalle ultime generazioni" una mostra dedicata ai giovani artisti italiani. La rassegna mostra - come motiva Raffaele Gavarro in catalogo - "gli esiti recenti più interessanti di quanto era cominciato nella seconda metà degli anni ottanta, al fianco del lavoro degli artisti emersi lungo il corso dei novanta. Una scelta sostenuta dall'idea che l'arte italiana di questi quindici anni ha nel complesso registrato un graduale processo evolutivo, mantenendo una continuità nel rapporto mutevole con i linguaggi, come nella particolare, quanto problematica, attribuzione di valore alla soggettività. ....Dal punto di vista dei linguaggi, accanto alla libertà d'utilizzo, che è una costante più volte segnalata, dentro e fuori i nostri confini nazionali nel corso di questi anni, si deve riconoscere oggi una loro minore provvisorietà, sia dal punto di vista tecnico che per le ragioni che di volta in volta li impongono in maniera occasionale, quanto permanente...... Ma in particolare si deve riflettere almeno su due novità, che sono in apparente contraddizione: da una parte le innovazioni determinate dall'utilizzo delle nuove tecnologie, affianco ad una ripresa, e soprattutto, ad un riconoscimento dell'attualità espressiva della pittura". Per cui se da un lato l'artista può lavorare e sperimentare con maggior scioltezza media come video, fotografia, enviroment installativo, performance, scultura e pittura, dall'altra il loro stesso utilizzo ha prodotto una evoluzione della stessa "qualità pittorica". Un'arte tecnologica, di qualità e di contenuti che prende spunto dalla difficoltà dell'uomo a percepire il tempo, dato che lo spazio ormai per lui non è più un mistero. "Il tempo ha cessato di esistere, lo spazio è svanito. Ormai viviamo in un Villaggio Globale dove tutto accade all'istante" anticipava Marshall McLuhan nel 1967 ed ora che tutto ciò è realtà l'arte attuale sa "parlare del presente al presente, mantenendo da una parte continuità con il passato e dall'altra lasciandosi potenzialmente immaginare nel futuro". Più di 50 artisti selezionati per "Futurama" hanno dimostrato come l'arte attuale italiana sappia trarre forza dalla tradizione, sia originale nel saper dare forma alle idee, e molto attenta ai mutamenti in atto.(R.M.C.) |