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Centenario di Lucio Fontana

Fondazione Lucio Fontana
a cura di Enrico Crispolti

Edizioni Charta
Milano 1999
322 pp. 24x29 cm.
681 ill di cui 202 a col.

La Fondazione Lucio Fontana, (Lucio Fontana 1899 Rosario di Santa Fé-Argentina/1968 Varese) costituita nel 1982 grazie alla tenacia di Teresita Rasini Fontana e di un gruppo di amici ed estimatori dell'artista, ha inteso celebrarne nel 1999 il centenario della nascita coinvolgendo la città di Milano, dove Fontana ha condotto la sua ricerca artistica, con un grande progetto espositivo che ha proposto in cinque grandi mostre (dal 23 aprile al 30 giugno 1999) una esplorazione di tutta la sua attività: "Lucio Fontana Idee e Capolavori" al Padiglione d'Arte Contemporanea; "Lucio Fontana, la Triennale, la Luce" Triennale di Milano; "Lucio Fontana oltre la materia" Museo Diocesano; "Laboratorio Fontana" Accademia di Belle Arti di Brera; "Lucio Fontana alla Scala" Teatro alla Scala - Museo Teatrale alla Scala. Enrico Crispolti in un brano della presentazione del volume ben sintetizza il lavoro di Fontana : "La sua un'immaginazione che si è sempre misurata con lo spazio vitale, e poi specificamente con lo spazio cosmico; che ha messo in questione ogni cristallizzazione di linguaggio, e ha poi immaginato nuove medialità comunicative, a cominciare dalla fisicità spaziale della luce (dalle accidentalità delle incidenze luminose al neon). Durante oltre quarant'anni intensamente creativi e apertamente avventurati, vissuti sotto un segno di valutazione decisamente "positiva" della vita, in una naturale fiducia nelle possibilità innovative del fare e in un'inesaurita curiosità del conoscere, la sua creatività si è mossa su primarie costanti di progettualità immaginativa. Coniugando spontaneamente dimensione mentale e manualità fattuale (fra disegno, segno e materia da questo dinamizzzata) in una molteplicità assai larga di esperienze sia sul piano del linguaggio, sia su quello della diversità di ambiti operativi praticati (fra scultura, pittura, interventi nell'architettura e configurazione di "ambienti spaziali"). Il volume ripercorre tutte le fasi operative di Fontana attraverso i testi critici di Enrico Crispolti, Antonello Negri, Elio Franzini, Luciano Caramel, Anty Pansera, Giorgio Zanchetti, Paolo Biscottini, Cecilia De Carli, Tommaso Trini, Guido Ballo, Vittoria Crespi Morbio e dello stesso Lucio Fontana che così definiva il "fare dell'arte": "Fare dell'arte è una delle manifestazione dell'intelligenza dell'uomo; difficile stabilirne i limiti, le ragioni, le necessità. Non ci può essere una pittura o scultura Spaziale, ma solo un concetto spaziale dell'arte. L'elemento nello spazio in tutte le sue dimensioni è la sola evoluzione dell'architettura spaziale. vi è un'arte che non può essere per tutti, e questo vale anche per le altre manifestazioni creatrici dell'uomo, l'umanità le subisce, e solo a questo dobbiamo le nostre civiltà. L'unica libertà è l'intelligenza".(Da" Lucio Fontana", Galleria del Naviglio, 18 aprile 1953) (R.M.C.)


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