Marc
Chagall
a cura di:
Rudy Chiappini
testi di:
Rudy Chiappini
Nicoletta Misler
Ziva Amishai-Maisels
Gianfranco Bruno
Sylvie Forestier
Arturo Carlo Quintavalle
Jean-Michel Foray
Viviane Tarenne
Flaminio Gualdoni
Françoise Rossini-Paquet
Elisabeth Pacoud-Rème
Barbara Paltenghi
Skira Editore
Ginevra-Milano 2001
280 pp.25 x28 cm.
220 ill. b/n e coll.
lingua: italiano
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Il catalogo accompagna
la grande retrospettiva dedicata a Marc Chagall (Vitebsk, Bielorussia
1887/Saint-Paul-de-Vence, Francia 1985) che il Museo d'Arte Moderna
di Lugano ha presentato dall'8 marzo al 1 luglio 2001. Un avvenimento
unico perché proponeva una selezione corposa di opere pittoriche,
(80 dipinti su tela dal 1908 al 1980 oltre ad acquerelli, guazzi e
disegni) più alcune sculture assai poco note, che rappresentavano,
nella sua completezza. il lungo percorso artistico del grande maestro
russo.
Nel panorama dell'arte contemporanea mondiale Chagall rimane unico,
non omologabile a particolari correnti artistiche per quel suo modo
di tradurre sulla tela immagini di vita vissuta in concetti universali
di amore, bellezza, armonia e sofferenza umana. La sua figurazione
è ricca e complessa, ma nel contempo unitaria e coerente, basata su
un insieme equilibrato di forme semplici e colori contrastanti, che
prendono spunto dal quotidiano, dalla famiglia, dal suo popolo, usi,
costumi, leggende, religioni e credenze della madre patria.
Le opere di Chagall sono sogni ad occhi aperti, visioni simultanee
di forme e figure che nascono dall'inconscio e nel contempo sono anche
favole, rebus, allegorie ricche di riferimenti storici e simbolici.
Le sue mucche volano perché in un detto yddish stanno ad indicare
che una cosa non è vera, è una favola, come i venditori ambulanti
che, sono gente dell'aria; con loro volano anche i fidanzati, gli
sposi, i musicanti....in una eterna danza folkloristica nuziale perché
il movimento del corpo, secondo il Chassidismo, è movimento dell'anima.
Allo stesso modo l'ebreo errante rappresenta il viaggio, l'eterno
andare, l'uccello azzurro la spiritualità, la capra il focolare, la
protezione, il gallo la speranza, il pesce una discendenza numerosa,
il candelabro la religione, la pendola il tempo sospeso.
Immagini ricche di spiritualità, di un mondo dove Dio è presente in
ogni cosa, dove il passato abbraccia anche il presente, ricomposte
in un universo alchemico di rosso, blu, giallo e verde, anch'essi
simbolo dell'amore, della spiritualità, dell'illuminazione, del mondo
terreno. Fondamentalmente Chagall era un grande visionario che sapeva
coniugare tradizione e modernità, quotidiano ed eterno, realtà e sogno,
microcosmo e macrocosmo, passato e presente, miseria e speranza perché
, come amava dire, "Tutto il nostro mondo interiore è realtà, forse
anche più reale del mondo apparente: chiamare fantasia ciò che appare
illogico significa non capire la natura".(Rosabianca Mascetti)
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