Cesare Cattaneo architetto
Le prefigurazioni plastiche
1935-1942
a cura di:
Damiano Cattaneo
Ornella Selvafolta
Mario Di Salvo
120 pp. 21x 24 cm
ill b/nn e col.
New Press
Como 1989
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Figura di spicco nei fervidi
anni del razionalismo comasco, Cesare Cattaneo (1912-1943) ha lasciato
di sé una breve e bruciante testimonianza, che i curatori di
questo volume ripercorrono cercando di ricostruirne il retroterra
e le implicazioni. Cattaneo si distinse subito per il segno in certo
modo filosofico e del suo approccio all'architettura, coerente con
il "disagio spirituale" che Pagano aveva segnalato nel 1940
e che Giaime Pintor avrebbe elevato a condizione di impegno civile
e politico nel 1943, proprio in coincidenza con la morte, a soli trentun
anni, dell'architetto di Como.
Vista con l'ottica di oggi, l'opera di Cattaneo appare così
emblematica non tanto di una tendenza, quanto di una valutazione globale
dell'architettura, che si fece carico allora di una passione civile
tradotta in alcune realizzazioni rimaste famose. Quelle cattaneane
non sono molte, dato l'esiguo tempo del suo lavoro; ma la casa d'affitto
a Cernobbio, l'asilo di Asnago e la fontana a Como (disegnata con
Mario Radice) basterebbero da soli a definire la personalità
del progettista e la sua collocazione nella cultura architettonica
europea.
Nel volume, Ornella Selvafolta e Mario Di Salvo analizzano i vari
aspetti della figura e dell'opera di Cesare Cattaneo, mettendo in
evidenza la multiformità dei suoi interessi (dalla religione
alla storia, alla letteratura) e l'originalissima cifra del suo stile.
( Testo di Maurizio Vitta apparso su L'Arca nr.37 aprile 1990)
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