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Massimo Bartoletti
Laura Damiani Cabrini

I Carlone di Rovio

Collana Artisti dei laghi
Itinerari europei n.3
Fidia edizioni d'arte
CH - 6901 Lugano 1997

300 pp.14x23 cm
ill. b/n e col.
ISBN 88.7269.078.1

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Terzo volume della collana Artisti dei laghi. Itinerari europei, realizzata in collaborazione con il Consiglio d'Europa, la Regione Lombardia e lo Stato del Cantone Ticino, che affronta il tema dell'emigrazione delle maestranze d'arte artistico-artigianale. Si tratta di vere e proprie guide che illustrano il complesso e vasto fenomeno dell'emigrazione artistica attraverso la ricostruzione dei percorsi di lavoro in tutta Europa di gruppi di artisti ritenuti particolarmente significativi. Nella stessa collana sono stati pubblicati anche "I Colomba di Arogno" 1994, ristampato nel 1998, "I Carloni di Scaria" 1997, "I Tencalla di Bissone" 1998. La famiglia Carlone, il nome nel dialetto milanese "carlon" indica la pannocchia di mais, visualizzata nello stemma di famiglia, ha origine da Rovio nel Canton Ticino, ma se ne conosce anche un ramo originario di Scaria in Val d'Intelvi. I Carlone di Rovio verso la fine del XV secolo concentrarono la loro attività artistica in Liguria e in Versilia. Qui essi imposero la loro professionalità, grazie a una solida e multidisciplinare organizzazione di cantiere, e a una oculata strategia matrimoniale, che permise loro di stringere vincoli di parentela con la nobiltà genovese e con artisti locali che potevano vantare un vasto bagaglio di esperienze professionali. Tra i principali esponenti della famiglia Carlone di Rovio si ricordano Giovanni, scultore di arabeschi e di fogliami, che trasmise ai figli Giuseppe e Taddeo la mestria nella lavorazione del marmo e l'abilità nelle contrattazioni commerciali. Di Taddeo a Genova si possono ammirare la Chiesa di San Pietro in Banchi, oltre a fontane, portali di palazzi e chiese. I suoi figli Giovanni e Giovanni Battista, si distinsero principalmente nella pittura, ampiamente sperimentata nelle chiese degli ordini monastici e nelle dimore patrizie della nobiltà genovese. Dal ceppo familiare di Rovio, solo Giovanni Carlone, figlio di Tommaso, seguì l'esempio del ramo di Scaria trasferendosi al nord delle Alpi, dove era conosciuto con il nome di Johann, e dove trovò affermazione professionale nei cantieri dei monasteri aperti nella vasta diocesi di Passavia all'indomani della guerra dei Trent'anni. (R.M.)


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