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Speciale XLVIII Biennale di Venezia

 

Cai Guo-Qiang
"Venice's Rent Collection Courtyard"

CHINA AT THE 48TH
VENICE BIENNALE
a cura di:
Annie Wong Leung Kit-Wahr
Artiglierie Venezia

testi di:
Annie Wong Leung Kit-Wahr
Octavio Zaya
Published by
Annie Wong Art Foundation
Hong Kong 1999

lingua inglese
16 pp 13x19 cm.
ill. b/n

L'artista cinese Cai Guo-Qiang (è nato a Quanzhou nel 1957, vive e lavora a New York) ha interpretato con la sua installazione "Rent Collection Courtyard" la storia e la tradizione culturale della Cina alla 48a Biennale di Venezia. Su richiesta della Annie Wong Art Foundation ha preparato per Venezia una replica dell'opera "Corte per la riscossione della mezzadria", un gruppo di più di cento sculture in terracotta molto note in tutta la Cina. L'opera originale, esposta nella città di Sichuan, fu commissionata dal governo cinese durante la Rivoluzione Culturale per dimostrare quanto i tempi difficili, che il paese stava attraversando negli anni sessanta, non fossero degni di nota se confrontati con la terribile realtà feudale. In seguito vi vennero aggiunte scene con lavoratori, soldati e studenti, che rispecchiavano la politica congiunturale del partito comunista cinese. Per la realizzazione dell'opera esposta a Venezia sono state utilizzate circa dodici tonnellate di argilla e vi hanno lavorato, oltre allo stesso Cai e i suoi collaboratori, nove scultori artigiani provenienti dalla Cina, tra cui uno di coloro che realizzarono l'originale di Sichuan. Questa replica di "Rent Collection Courtyard" volutamente incompiuta, da un lato ricorda le celebri figure di terracotta che vennero ritrovate nel 1974 nella tomba dell'imperatore Qiu Shihuangdi (259-210 a.C.), dall'altro - diversamente dalle copie che il governo di Mao inviò in Vietnam del Nord, Albania e Corea del Nord - si discosta dal carattere esclusivamente propagandistico che aveva l'opera originale e, in generale, tutta la produzione artistica cinese di trent'anni fa. Con questo lavoro Cai non solo enfatizza il radicale cambiamento avvenuto nell'arte cinese in così poco tempo, ma anche quanto lo sradicamento fisico e temporale di un'opera modifichi necessariamente il suo significato e poiché la condizione stessa della cultura è la trasformazione, enfatizza il cambiamento. Per questo l'opera di Venezia è restata volutamente incompiuta. (tratto dal testo di presentazione di Octavio Zaya).


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