La Biennale di Venezia
48a edizione
A cura di
Harald Szeemann e
Cecilia Liveriero Lavelli
Ed. Marsilio
Venezia 1999
290 pp. 24 x 29 cm.
versione italiana e inglese
320 ill. b/n e col.

Catalogo generale della 48a edizione della Biennale Internazionale d'Arte di Venezia (13 giugno-7 novembre 1999) con la partecipazione di 59 paesi stranieri e 102 artisti in mostra. Questa edizione rappresenta un nuovo appuntamento con la tradizione unica e centenaria della Biennale d'Arte, ma propone anche alcune novità nella scelta degli spazi espositivi, degli artisti oltre che nell'impostazione generale. Lo spazio espositivo vede coinvolti non solo la tradizionale area dei Giardini di Castello ma anche il territorio dell'Arsenale, con le Corderie e altri nuovi spazi, come le Artiglierie, le Tese e i cantieri navali coperti delle Gaggiandre , edifici storici attribuiti al celebre architetto Jacopo Sansovino (1486-1570). Per quanto riguarda la mostra internazionale sono state abolite le suddivisioni, esistenti negli anni precedenti fra artisti affermati e artisti più giovani, creando un confronto globale che ha luogo in tutti gli spazi espositivi. Da qui il titolo dAPERTutto, APERTOoverALL, APERTOparTOUT, APERTOüberALL che sottolinea come la Biennale del 1999 voglia essere l'occasione per affermare la forza del presente," un evento intenso, una Eventstructure, fatto di gesti grandiosi ma anche di situazioni private e quiete che metterà il visitatore a confronto con ciò che gli è familiare e con ciò che gli è estraneo, di fronte ad artisti che incarnano un presente vissuto più intensamente, come se fosse una dimensione futura, come se fosse un futuro che viene proiettato sull'oggi: dAPERtutto si nutre di questo spirito nuovo per una Biennale giovane nonostante i suoi 104 anni di età" (Harald Szeemann) Il primo volume contiene documentazione, testi, immagini delle opere esposte, biografie e bibliografie di tutti gli artisti partecipanti in ordine di età, cioè partendo dal più anziano al più giovane. Il secondo volume documenta le partecipazioni nazionali ai Giardini di Castello, all'Arsenale e nelle sedi espositive sparse sul territorio della città di Venezia. "Mai una mostra internazionale ha registrato un così alto numero di artisti extraeuropei, soprattutto asiatici, per provocare il confronto con una storia "altra" rispetto a quella europea e nordamericana. L'esposizione va dai giovani artisti italiani che sopperiscono alla mancanza di infrastrutture con iniziative di comunicazione multimediale, al giovane asiatico che traduce plasticamente lo shock dell'impatto con i mass media occidentali; dagli omaggi ad artisti da poco scomparsi, fino alle periferie del mondo che subiscono il fascino e l'orrore della globalizzazione. Una Biennale di grandi cambiamenti". (Harald Szeemann)