ed. Galleria Ada Zunino
Milano 2000
35 pp. 12x17 cm.

"Questa serie di minilibri di poesia, inaugurata da Rachele Bianchi, vuole portare a conoscenza versi di artisti già noti in altro campo. Rachele Bianchi, affermata scultrice, narra con parole le vicende emozionali del suo personaggio che d'abitudine usa plasmare nel bronzo. L'artista è versatile e spesso un solo linguaggio espressivo non basta a contenerne la vena. Questa è un'occasione per andare oltre e avanti". Ada Zunino, gennaio 2000

" Parole scolpite, queste poesie di Rachele Bianchi, che scandiscono il gusto del racconto vissuto per il tramite del frammento, tipico della poesia del Novecento, e portato verso la narrazione distesa, pur segnata dalla tensione e dal fervore che si profila attraverso l'alta ispirazione e il decoro formale. Ricca di vitali germi e di significativi esiti, questa poesia si incarna nelle destinazioni ultime delle cose e delle creature, e vive di una coscienza che alimenta una singolare autobiografia immaginaria. Vi appare il penoso tragico squilibrio tra la lusinga dei ricordi e lo sgomento dei presagi, e il modulo espressivo è misura di una più intensa e trepida sensibilità di fronte alla tragedia dei molti, riflessa e come decantata nel dolore della poetessa. In questa atmosfera a volte solenne e a volte confidenziale, scenografica e intima, Rachele Bianchi poggia il suo paesaggio di vissuto, storico e sentimentale, così che i suoi versi mai stagnanti ma fertili e concretamente espressivi, declinano la fantasia a forzare le apparenze oggettive in una direzione che trascende il gioco dei sensi e delle figure nei riflessi misteriosi dell'anima. All'allucinata plasticità della visione, segue per suo merito una memoria sospesa nella luce, il respiro di un verso eternamente trasfigurato". Carlo Franza

Le poesie di Rachele Bianchi, pubblicate in questo primo volume di "Versi d'Artista", sono sono state scritte fra il 1960 e il 1980 e sono tutte inedite.