Archivio Attivo Arte Contemporanea http://www.caldarelli.it

 

Enrico Baj
dal 1947 al 1997
Dame, coccarde e distintivi

testi di:
Roberto Sanesi
Enrico Baj
Christian Marinotti Edizioni
Milano 1999
55 pp. 24x30 cm
ill b/n e col.
lingua: italiano
ISBN 88-8273-008-5

www.marinotti.com

L'artista Enrico Baj (Milano 1924) è stato uno dei protagonisti delle avanguardie degli anni Cinquanta, nonché tra i fondatori del Movimento Nucleare che fu, tra le tendenze artistiche di quel periodo, grandemente innovativo, sia dal punto di vista formale sia da quello ideologico, aperto a instaurare contatti con artisti e intellettuali europei. Accanto infatti a Lucio Fontana, Piero Manzoni, Sergio Dangelo, Joe Colombo, Lucio Del Pezzo, Baj ebbe stretti rapporti e scambi con Max Ernst, Marcel Duchamp, Yves Klein, Mesens, Asger Jorn e altri artisti del gruppo CoBrA, con il Nouveau Réalisme, il Surrealismo e la Patafisica. Sempre negli anni Cinquanta Baj è firmatario del "Manifesto della Pittura Nucleare" (1952), di "Contro lo Stile" (1957), in opposizione alla sistematica ripetitività del formalismo stilistico, e fondatore con Jorn del "Mouvement International pour une Bauhaus Imaginiste" (1954), contro la forzata razionalizzazione e geometrizzazione dell'arte e contro il dominio della linea e dell'angolo retto. La sua opera si articola per periodi, sempre improntati all'ironia dissacratoria, al rinnovamento dell'espressività: filoni ludici e giocosi come gli specchi, i mobili, i meccani, le dame, i d'après, ma anche all'impegno civile contro ogni tipo di aggressività con i suoi generali e le parate militari, di critica dell'uso della tecnologia con opere come "Apocalisse", i "Manichini", il "Manifesto del Futurismo Statico" (1985), contro la cultura del prodotto industriale con "Metamorfosi e Metafore" (1988), critica sulla società opulenta con maschere tribali , feltri, totem degli anni '90. E poi i rapporti con letterati italiani e stranieri, le numerose pubblicazioni e le incursioni nel mondo del teatro con le famose marionette realizzate per lo spettacolo "Ubu Roi" di Alfred Jarry (1984) fanno di Baj un artista completo, poliedrico, sempre spinto dalla vivacità di pensiero, di ricerca e di curiosità di scoprire.
"Dame, coccarde e distintivi", come titola questo catalogo, sono divenuti nel tempo motivi di riconoscimento, a livello internazionale, dell'opera di Enrico Baj, di cui questa pubblicazione prende in esame una selezione che va dal 1947 al 1997. Quasi un ideale percorso che abbraccia la lunga carriera di Baj, proposta anche in una mostra presentata alla Galleria Lawrence Rubin di Milano nel febbraio-marzo 1999. Lo stesso Baj, nella presentazione in catalogo, definisce quesa mostra una "proiezione di ricordi di un tempo felice, carico di desiderio". Desideri, non ricordi, e ciò fa pensare a come Baj intenda l'arte come una necessità di continuare a produrre, a ricercare e rielaborare nuove forme espressive. Partendo da alcune rare figure a tempera del '47, si esaminano, anche attraverso il saggio di Roberto Sanesi, assai ricco di citazioni, opere quali "Forma cranica" (1952), "Ritratto di Asger Jorn" e "Dama della Giamaica" (1955), in cui le forme craniche assumono l'aspetto di fantasmi, radiografie pallide, lunari dall'effetto patetico, di sofferenza ma anche di sorpresa. La violinista di "Allegro, Adagio in re maggiore" (1959) interpreta la critica comico-sentimentale di Baj al kitsch generato in arte dalla cultura del prodotto industriale, mentre alcuni piccoli e grandi "personaggi" in legno, assemblati con oggetti d'uso (rocchetti, pomi, maniglie ecc.), sono l'esempio di quel gioco di contaminazione e appropriazione attuato da Baj per produrre oggetti compiuti ma nel contempo ambigui. Da ultimo le sue famose Dame e i Generali, così teatrali, sontuosi, nostalgici, dotati di roboanti titoli aristocratici e militari, opulenti di combinazioni e accostamenti di tessuti preziosi, pesanti passamanerie e elaborate tappezzerie, interpreti del degrado della contemporaneità, di una società dove la forma prevale sulla sostanza. (R.M.C.)

 


Il Copyright © relativo ai testi e alle immagini appartiene ai relativi autori per informazioni scrivete a miccal@caldarelli.it
Entire contents are under copyright ©. All rights reserved. For information write us through E-mail miccal@caldarelli.it

TORNA ALL'INDICE