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Galleria d'Arte Il Salotto via Carloni 5/c - Como - archivio storico documentativo

Jean Triffez
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Di Jean Triffez si è tenuta una mostra personale alla galleria Il Salotto nel 1968.
La mostra attuale, a 40 anni di distanza, ne ripropone documentazione con

Le Terre del Cielo
dal 21 marzo al 30 aprile 2009

La Galleria d'arte Il Salotto, via Carloni 5c - Como, dal 21 marzo al 30 aprile 2009 presenta un omaggio all'artista belga Jean Triffez dal titolo "Le Terre del Cielo" che comprende una serie di tele realizzate durante gli anni 1968 e 1969. Ai visitatori che varcavano la porta del suo studio Jean Triffez consigliava di "Fare attenzione..." perché vi era molto buio, anticipando la sorpresa di trovarsi davanti ad opere giocate sulla dialettica di luce e non luce, da campiture nere - diventate poi il modulo del suo cifrario comunicativo - che si accendono di immagini intense, lucenti, visioni di qualche cosa che sta al di sopra di noi. Jean Triffez si è sempre proclamato uomo del Sud per quel suo bisogno di calore, di sole e luce e le sue tele ne sono testimonianza. Nato in Belgio nel 1931 dopo gli studi di filosofia e lettere si trasferisce a Parigi dove studia pittura disciplina che perfeziona poi alla scuola del Prado di Madrid. Grande viaggiatore ha vissuto in Spagna, Marocco, Tibet, Messico, in Italia tra Como e Roma, per poi stabilirsi definitavamente a Parigi. In questo suo continuo nomadismo ha saputo cogliere l'essenza delle varie culture trasformandosi in un artista raffinato ed eleganti, appassionato sognatore, dal temperamento sensitivo e sensuale che con mano esperta gestisce una pittura impulsiva a cavallo tra il naturalismo e il miraggio poetico. Il suo spirito poetico lo ha portato a forzare le barriere del razionale, ad aprire la mente alla scoperta di forme presentite che poi fa convergere sulla tela in un centro luminoso che squarcia campiture nere e apre la via a oggetti fluttuanti, incrostazioni, segmenti, torsioni, vibrazioni in bianco, verde, blu, rosso, giallo. In questa alchimia del cielo si compie il passaggio tra corpo e spirito, tra luce e ombra, si transita nella regione del crepuscolo, l'uomo-microcosmo si mette in contatto con il macrocosmo. Così come la notte è premessa di nuovo giorno, l'inverno premessa di primavera Jean Triffez tratta il nero della tela come premessa di vita rinnovata, come terra fertile, come universo istintivo e primitivo che dobbiamo canalizzare verso obiettivi più elevati perché è il "Cosmo che fabbrica la materia che la Terra utilizza".

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