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Penelope M. Mackworth-Praed
tensostruttura in filo d'acciaio
diametro cm 40
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Penelope Margaret Mackworth-Praed si è sempre lasciata affascinare
da sistemi di numeri e sequenze senza mai considerarli principi compositivi,
ma trattandoli in primo luogo come mezzi atti ad afferrare una realtà
complessa. La sensazione di poter riporre in un vecchio mobile un
intero universo intimo prende corpo nell'installazione che si espande
nello spazio e si compone di contenitori, nei quali ora sono conservati
modelli del mondo nella sua interezza. I presupposti naturalistici
di questa creazione fanno pensare al primo romanticismo tedesco o
all'architettura sacra, specialmente a quella delle cattedrali gotiche,
dove i calcoli statici sfociano in una visione del cosmo. Per la sua
affinità alla musica, nella sua regolarità matematico-analogica,
l'artista si conferma vicina a suo marito, il compositore Paul Glass.
Fu il gusto dell'esplorazione scientifica, mutuata attraverso il grande
esempio del padre, un entomologo, a indirizzare sulla via dell'arte
Penelope Margaret Mackworth-Praed, che non ama distinguere tra questa
e la scienza, riconoscendo in entrambe modi diversi di esperire e
scoprire il mondo. All'inizio l'artista non necessariamente vedeva
i suoi lavori come sculture. A partire da una base geometrica a scacchiera
esse sono cresciute nello spazio come formazioni cristalline minerali,
naturali anche nella loro colorazione. Intelletto e manualità
intervengono parimenti in queste creazioni; esse nascono da una voglia
elementare di lavoro manuale, dal bisogno di fare, dall'esigenza di
giungere a un prodotto tangibile che cerca risposta e si offre alla
comunicazione. I presupposti di questo procedimento rimangono concettuali,
il prodotto continua a far parte di un sistema, così come il
pensiero originario che lo ha generato.
Il tentativo sistematico di tradurre l'universo in immagini è
però consapevole dei suoi limiti. Il modello calcolabile -
e qui l'apparente semplicità si fa complessità - non
è più riferibile a una realtà divenuta impenetrabile,
a un mondo sciolto da ogni teologia o ideologia normativa. Si giunge
a dubitare della possibilità che l'opera venga percepita. Nei
contenitori rivestiti di specchi, la scultura di acciaio accuratamente
calcolata viene ingrandita all'infinito, a definire degli spazi puramente
virtuali, che mutano a seconda del punto di vista dell'osservatore
o dell'incidenza della luce. Ma con l'impiego dei raggi UV una visione
apparentemente completa in sé si scinde in due immagini distinte.
E all'improvviso lo sguardo che si posava sul microcosmo dell'ovvio
si perde nel macrocosmo nero della notte.
Martin Kraft
Nota biografica
Penelope Margaret Mackworth-Praed è nata a
Londra (GB)nel 1949 ed è cresciuta nella campagna sudorientale
inglese dopo il trasloco della famiglia.
Formazione presso Wimbledon, Falmouth e Epsom Colleges of Art and
Design. Diplomata nel 1976.
1969-1972: Prime costruzioni utilizzando una base numerica, caratteristica
di tutti i suoi lavori.
1972-1974: Soggiorni prolungati in Medio Oriente e in Asia del Sud
per lo studio e la conferma delle comuni basi numeriche alla radice
dell'arte e dell'architettura di molte culture differenti.
1977: Matrimonio con il compositore Paul Glass e trasferimento permanente
in Svizzera.
Dal 1982: docente universitaria di scultura a tempo parziale al Franklin
College Switzerland, Lugano-Sorengo.
Dal 1985: membro attivo della Società Pittori,
Scultori e Architetti Svizzeri (SPSAS)
Principali esposizioni:
1968-76: partecipazione a numerose mostre collettive
in Inghilterra
1983: Spazio Arte Mendrisio (CH)
1984: Galleria La Loggia, Carona (CH); Gallerie Am Platz, Eglisau
(CH)
1985: "Spirale Wunder" Museum für Gestaltung Gewerbemuseum Basel
(CH); Galleria Progresso, Bosco luganese (CH); Galleria La Loggia,
Carona (CH); "Ticino, Terra d'artisti" (SPSAS), Castelemont Prilly,
Lausanne (CH)
1986: Franklin College, Sorengo (CH) (assieme a Brian Stanford)
1987: Spazio Arte Mendrisio (CH); "Festa di Primavera" Magadino (CH);
Galleria La Loggia, Carona (CH); "Unitas" (SPSAS), Palazzo Civico,
Bellinzona (CH)
1988: Galleria La Loggia, Carona (CH)
1990-91: Städtische Galerie, Schwarzes Kloster, Freiburg u. Breisgau
(D)
1992: "Miniartextil" Chiostrino di Sant'Eufemia Como (I); "International
exhibition of art in woven materials" Galleria SPSAS, Palazzo Morettini,
Locarno (CH)
1993: "Miniartextil" Villa Olmo, Como (I); Galleria SPSAS, Palazzo
Morettini, Locarno (CH)
1994: La Casa, Vaglio (CH); "Miniartextil", Villa Olmo, Como (I)
1995: "Festa Arbostora", installazione luce "Dichotomy", Carona
(CH); "Miniartextil", Villa Olmo, Como (I); "Ben Noto"(SPSAS) Ospedale
Regionale Lugano, Lugano (CH)
1997: "Un Sentiero per l'Arte" (installazione permanente) Valle Verzasca
(CH)
1998 "Primexpo", installazione "Dichotomy", Stand SPSAS Lugano
(CH)
1999 Ateliers Eades/Klessinger "300 Jahre, 6 x 50 x 50". la Croix
aux Mines Alsace/Lorraine (F); "Miniartextil: Fili di luce" , grande
installazione, Chiesa di San Francesco, Como (I)
2000 Televisione della Svizzera Italiana (TSI), installazione scenografica
nello studio televisivo della produzione di "Amici Miei" Marzo 2000;
"Transformations + 10", installazione e performance, La Rada Gallery,
Locarno (CH); "20 Artisti Per 20 Anni", Galleria La Loggia Carona
(CH); "Acqua, Fuoco, Cielo, e Terra" Torchio di Sonvico (CH); "Miniartextil:
Sul Filo del Millennio", Chiesa di San Francesco, Como (I); "Zona
Franca: Tessiner Kunst heute", Kulturzentrum Schloss Bonndorf, Landkreis
Waldshut (D); "Between Play and Creativity" cravatte d'artista, Virtual
Exhibition, l'opera "Silk Tie" acquisita dalla collezione del Landkreis
Waldshut Museum, (Germania)
2001 Installazione della scultura "Hochmoorbläuling" (Cranberry
Blue), Kunstpfad am Mummelsee, Schwarzwald (Foresta nera) (D); Installazione
della scultura "Scolitantides orion Chequered Blue", Arte nel Parco,
San Grato, Carona, Ticino, (CH); Installazione Ottomans I & II
"Where we are Not" a "Miniartextil: Libere Trame", Chiesa di San Francesco,
Como (I); "Harmonices Mundi", Galleria Il Salotto, Como (I).
Opere di Penelope Margaret
Mackworth-Praed sono in collezioni pubbliche e private in Svizzera,
Canada, Germania, Gran Bretagna, Giappone e Stati Uniti