Questa mostra corredata di un blog in forma di "Breve antologia entomologica" segue e si pone in modo complementare a quanto già argomentato per "Venti Farfalle", una rassegna sviluppata in collaborazione con Giovanna Gadda, raffinata pittrice con la cui preziosa collaborazione già da tempo vado sviluppando un'ampia avventura interdisciplinare. Una rassegna, questa, che dopo l'esordio nella Wunderkammer del Museo orto botanico di Villa Carlotta di Tremezzo sul Lago di Como, con tutta la leggerezza e la policromia delle ali di farfalla, ha sostato prima alla Biblioteca Tartarotti di Rovereto, dove si è confrontata con le partiture di "Sciame di farfalle" di Domenico Zandonai, ultima delle sue cinque “impressioni sinfoniche per orchestra” che formano la “Primavera in Val di Sole, per poi approdare a Venezia, nella casa dove abitò la scrittrice George Sand tracciando idealmente un parallelo simbolico con la particolare atmosfera onirica de suo libro "Laura: Viaggio nel cristallo".

La rassegna iniziale, caratterizzata da 20 libri d'artista in forma di farfalla, ha fatto poi da volano all'ispirazione di Giovanna Gadda che si è letteralmente fatta prendere la mano, producendo oltre cento farfalle che in occasione dell'uscita di questo volumetto, popoleranno con una mostra virtuale il cielo del Lago di Como generando un nuovo quanto dinamico "Effetto farfalla".

Edward Lorenz, matematico e meteorologo pioniere della Teoria del Caos, nel 1979, coniando il neologismo “Effetto Farfalla”, diede una prima risposta alla propria domanda: "Può il battito delle ali di una farfalla in Brasile scatenare un tornado in Texas?". Va detto, per amor di precisione, che l'immagine della farfalla gli fu suggerita dalla forma dei diagrammi degli attrattori strani che illustravano la sua Teoria del Caos. Il doppio aspetto di imprevedibilità e imprescindibilità dei mutamenti, prodotti a catena da eventi minimi all'interno di un sistema complesso come l'andamento del clima in meteorologia, ha però da allora ispirato e dato possibile concretezza a molta letteratura e immaginazione poetica. Ne è nata una sorta di teoria dei destini incrociati riferita alla "Serendipity" un termine radicato etimologicamente nel racconto "Peregrinaggio di tre giovani figliuoli del re di Serendippo" di Cristoforo Armeno del 1557. Il termine fu poi mediato da Horace Walpole che coniò in Inglese il termine "Serendipity", neologismo che nel campo scientifico come in quello delle esplorazioni geografiche sottolinea la casualità di una scoperta inattesa. Ma il concetto di aleatorietà del destino trova matrice ancora più antica nella narrazione mitologica, in quelle vicende generate e modificate dalle volubilità divine, ricche di capricci e contraddizioni in fondo molto umane. Zeus, Nettuno, il dio dei venti Eolo, e chi più ne ha più ne metta, hanno determinato il destino di naviganti illustri, da Enea a Ulisse, a Ceice, consorte di Alcyone, per citarne solo alcuni. Ogni vento, col proprio carattere, in ogni tempo è stato personificato e reso protagonista di vicende anche bizzarre come, nel caso traslato del racconto di Cervantes, mutuando il vento col mulino, il possente gigante temuto e combattuto invano da Don Chisciotte sotto gli occhi esterrefatti del suo scudiero Sancio Panza. Un esempio letterario per eccellenza, questo, della lotta impari dell'eroe che pur mai si scoraggia o abbandona l'illusione di condurre il proprio destino. La farfalla, in qualità di psiche, anima, soffio, ora metafora o allegoria, ora più compiutamente simbolo della metamorfosi e fragilità dell'esistenza umana, assume valore ancora più intimo nell'invenzione poetica, dall'angelica e mistica visione di Dante Alighieri alla "scientificità letteraria" di Guido Gozzano che scrisse sulla vita di quegli animali, che lo attraevano e lo commuovevano per il loro aspetto delicato e misterioso.

"A Volo di Farfalla", che dà il titolo anche ad un volumetto che correda la rassegna in tono interdisciplinare assieme ad un video caricato su youtube, vuole essere un approccio minimo alla vastità dell'argomento, una piccola antologia entomologica tracciata a mo' di "alfabeto farfallino" rilevando interpolazioni ed occorrenze della "farfalla" in letteratura. Soggetto di riferimento, ora di rêverie nostalgica, ora di osservazione naturale, la "farfalla" si porge con frequenza soprattutto negli scritti fra '800 e '900, perlomeno ad un primo sommario approccio quale vuole essere il nostro. Il colorato volo della farfalla, intriso contemporaneamente del senso di caducità ed eternità della bellezza declinata al femminile, ne costituisce qui interpunzione visionaria.

La rassegna  propone una contenuta, quanto significativa esposizione di opere di Giovanna Gadda allestita nello spazio intimo della galleria mentre, uscendo all'aperto, dispiega un volo di farfalle ambientate virtualmente sul Lago di Como.

LE FARFALLE IN VOLO SUL LAGO
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