Archivio Attivo Arte Contemporanea
http://www.caldarelli.it


Galleria d'Arte Il Salotto via Carloni 5/c - Como - archivio storico documentativo

CHIACCHIERE LUNATICHE
RICORDI - RIFLESSIONI - PROGETTI - RACCONTI - DOCUMENTI

 

UNA UTOPIA AL GIORNO


LETTERE DALLA MALESIA

1897

di

ADAM PAUL

Adam Paul fu un romanziere francese vissuto a Parigi dal 1862 al 1920. Dagli esordi come autore "naturalista" Chair molle (1885) e poi "simbolista Le Thé chez Miranda (1886) passò ad esperienze anarchiche e socialiste, documentate in Le mystère des foules (1895) e Les coeurs nouveaux (1896). Al culto dell'Io e nel nazionalismo fu poi ispirata la sua opera maggiore, Le temps et la vie, ispirata al culto dell'energia, formata da quattro romanzi: La force (1899), L'enfant d'Austerlitz (1902), La ruse (1903; L'astuzia), Au soleil de juillet (1903). Ci soffermiamo, per curiosità di scoperta, su Lettres de la Malaisie, un suo romanzo, meno citato degli altri nelle biografie ufficiali, pur essendo arrivato in un solo anno alla quinta edizione nel 1898, che riporta nello stile classico delle narrazione d'invenzione, una serie di lettere da lui ricevute dalla Malesia, appunto, e scritte da uno sconosciuto diplomatico spagnolo.

Una distopia ante litteram giocata forse, nel titolo, sulla assonanza Malaisie (Malesia) = malaise (malessere) N.d.R.


Così ne scrisse C. Mauclair, suo principale esegeta:

"[...] Le Lettere dalla Malesia costituisce la presentazione di un regno dell'utopia, rinnovato dalla fantasia dello scrittore in un ambiente del tutto moderno. L'immaginazione di Adam colloca questo regno in un'isola dell'arcipelago malese, difeso da qualsiasi invasione per mezzo di veicoli terrestri e aerei per la cui precisa descrizione, nel 1897, è stranamente anticipatore. Una società comunista dotata del più recente comfort elettrico chimico, e governato da un immoralismo sistematico. Una serie di episodi stravaganti o commoventi permettono ad Adam la critica ironica e aspra di tutti i nostri pregiudizi sociali. Scritto in tono di racconto filosofico, questo libro, in alcuni punti si pone come fosse il suo Candido. Sviluppa parecchie idee e contiene molti paradossi brillanti e divertenti, scritti con la verve più inventiva che si possa immaginare e una sorprendente flessibilità d'animo. [...]"

Bibl.: C. Mauclair, Paul Adam, Parigi 1921; E. Jean-Desthieux, Le dernier des encyclopédistes, Paul Adam, Parigi 1928.

Riportiamo qui di seguito l'introduzione al libro di Adam stesso...

per chiacchierare con la luna scrivere o inviare materiali a
miccal@caldarelli.it

HOME | TORNA