Archivio Attivo Arte
Contemporanea
http://www.caldarelli.it
Galleria
d'Arte Il Salotto via Carloni 5/c - Como - archivio storico
documentativo
CHIACCHIERE
LUNATICHE
RICORDI - RIFLESSIONI - PROGETTI - RACCONTI - DOCUMENTI
L'ALLEGRANTE di FERDINANDO CHEVRIER Stralciando e partendo da quanto nel 1989 [...] Ho parlato di una sostanziale "omogeneità" del lavoro di Chevrier a dispetto di mutamenti anche rilevanti che la storia della sua pittura testimonia: si prenda come esempio il suo ultimo ciclo di lavoro e si potrà osservare come il problema dominante sia quello di una definizione della superficie pittorica a partire dal "disegno", vortice realizzato con un colore nero steso in una ampia gamma di soluzioni, andamenti dinamici proiettati nella profondità della tela o aggettanti verso l'esterno, ancora capaci di scorrere parallelamente alla bidimensione della tela.[...] in certe occasioni anche allusivo del movimento e della metamorfosi - possono ritornare antiche leggende sull'interpretazione in senso "naturalistico" della macchia che oggi Chevrier predilige - ha l'andamento e la leggerezza del racconto senza inganni, giocando l'avventura del quadro senza l'enigmaticità del messaggio urgente lanciato a un pubblico di sordi [...] vorrei
proseguire nel raccontare della personalità di Ferdinando, Era un dolce "Lunatico" nel rapportarsi all'altro da sé, comprensivo e, con un taglio perticolare di interpretazione della personalità come si direbbe oggi con un neologismo psicologico: autentico Influencer... "Lunatico", appunto. Lo ricordo, amabilissimo fustigatore di costumi e critico scanzonato del mondo della comunicazione; un aspetto, questo, che ho avuto modo di conoscere solo grazie alla frequentazione amichevole del suo studio di Milano che lui mi concedeva spesso. Lì campeggiavano a parete opere appartenenti alle varie epoche del suo passato, da quelle geometriche del MAC alle più attuali, caratterizzate da segni dinamici nello spazio, ma lì, in disparte, anche se non negate, facevano bella mostra di sé anche delle curiose tavole a collage, qualcosa di simile a delle lettere anonime, composte con ritagli di giornale. Erano e sono, ancora attuali, delle vere e proprie Pasquinate, leggére critiche di costume che per certi versi ricordano le pagine del Vernacoliere, giornale satirico della sua cara Livorno dove era nato ed ha vissuto per parte della sua vita. Ne riporto qui una dal titolo significativo: per conoscere maggiormente |