Ugo La Pietra
Labirinto verde
china su carta - 1981 - cm. 35 x 25
Ugo La Pietra - note biografiche
Nato nel 1938 a Bussi sul Tirino (PE). Originario
di Arpino (FR). Vive e lavora a Milano.
Ha sviluppato dal 1962 un'attività tendente alla chiarificazione
e definizione del rapporto "individuo-ambiente". All'inizio di questo
processo di lavoro ha realizzato strumenti di conoscenza (modelli
di comprensione) tendenti a trasformare il tradizionale rapporto "opera-spettatore".
Ha operato dentro e fuori le discipline dichiarandosi sempre "ricercatore
nelle arti visive"; artista anomalo e scomodo e quindi difficilmente
classificabile. Con le sue ricerche dal 1960 ha attraversato diverse
correnti: artistiche ("arte segnica", "arte concettuale", "arte ambientale",
"arte nel sociale", "narrative art", "cinema d'artista", "nuova scrittura",
"extra media", "neo-eclettismo", architettura e design radicale).
Ha comunicato e divulgato il suo pensiero e le sue esperienze attraverso
un'intensa attività didattica ed editoriale. Si è fatto
promotore di gruppi di ricerca (Gruppo del Cenobio, Gruppo La Lepre
Lunare, Gruppo Design Radicale, Global Tools, Cooperativa Maroncelli,
Fabbrica di Comunicazione, Libero Laboratorio) e di attività
espositive coinvolgendo un grandissimo numero di operatori (artisti,
architetti, derigners).
Nel 1956 inizia la sua attività di autodidatta nella musica
facendo parte per alcuni anni, come clarinettista, della Kids Stompers
Jazz Band.
Nel 1957 si iscrive alla Facoltà di Architettura del Politecnico
di Milano.
Nel 1959/60 inizia "la ricerca segnica" in pittura, tesa al recupero
di un minimo sperimentale simbolico.
Nel 1962 fonda con Agostino Ferrari, Ettore Sordini, Angelo Verga
e Arturo Vermi il "Gruppo del Cenobio" sviluppando un'attività
con mostre orientate nell'area della pittura segnica.
Nel 1963 organizza con Alberto Seassaro l'esposizione dedicata a "La
ricerca morfologica" nella Facoltà di Architettura del Politecnico
di Milano con indicazioni per l'applicazione del concetto di sinestesia
tra le arti.
Nel 1964 sviluppa una serie di progetti con la collaborazione degli
scultori Marchese, Azuma, Benevelli, Vigo in cui vengono sperimentati
i principi della sinestesia tra le arti.
Organizza con Vittorio Orsenigo una serie di esposizioni dedicate
a "La Lepre Lunare" con argomenti tratti dal "Manuale di zoologia
fantastica" di Jorge Borges.
Si laurea in Architettura al Politecnico di Milano e viene incaricato
come assistente dal Prof. Vittoriano Viganò nel corso di Interni
e quindi dal Prof. Cesare Blasi nel corso di Composizione l.
Nel 1965 inizia ricerche sulla traducibilità dei nessi strutturali
in visualizzazioni spaziali originate da sperimentazioni alla "rnacroscala";
"Tessiture": superfici e nuclei con alto quoziente di "randomicità
e azzardo".
Ne11965/66 inizia ricerche (con materiali acrilici) all'interno dei
fenomeni tissurali, "mediante strutturazioni in cui è esplicita
l'introduzone nell'elemento programmato delle componenti, che nel
divenire fenomenologico dell'oggetto - dalla produzione all'uso -sono
in grado di modificarlo".
Nel 1967 inizia la redazione del "Sistema Disequilibrante", che pubblicherà
nel 1968/69, teoria che, applicata a opere e azioni a scala oggettuale
e dell'ambiente urbano (per sottolineare le contraddizioni all'interno
dell'ambiente urbano stesso), rappresenterà una delle espressioni
più originali deI design radicale.
Nel 1968 inizia la ricerca (con Livio Marzot) sulle periferie urbane
con espliciti riferimenti all'uso di strumenti per la riappropriazione
dell'ambiente.
Progetta e realizza "Ambiente Audiovisivo" alla Triennale di Milano.
Nel 1969 vince i premi di pittura: 1 "Premio Termoli", Il "Premio
Joan Mirò", I "Premio Cesare da Sesto"
Partecipa alla IV Settimana di Pittura al Museum Johanneum di Graz.
Realizza per la manifestazione "Campo Urbano" a Como un intervento
urbano nell'isola pedonale.
Partecipa al concorso per la Libera Università di Bruxelles.
Partecipa al concorso per il Padiglione Italiano all'Expo Osaka.
Nel 1970 è invitato alla mostra sperimentale della XXXV Biennale
di Venezia.
Nel 1971 progetta strumenti audiovisivi urbani per Trigon 71 a Graz
(Austria). Inizia la collaborazione con la rivista In (argomenti
e immagini di design) di cui diventerà in seguito il direttore
e in cui darà spazio a tutte le ricerche radicali in Italia
e all'estero. Sviluppa tutta una serie di teorie divulgate in articoli,
seminari e in alcuni libri come "La riappropriazione dell'ambiente"
in cui vengono definiti i fondamenti della disciplina 'arredo urbano'.
Dal 1972 partecipa con una serie di opere e mostre all'interno dell'area
artistica "La Nuova Scrittura". Invitato alla Triennale di Milano
realizza il film "La grande occasione". E' invitato a realizzare un
allestimento al Museum of Modern Art di New York nella mostra "Italy
New Domestic Landscape".
Nel 1973 è membro fondatore della "Global Tools", laboratori
didattici per la creatività individuale, primo e unico raggruppamento
di "Architetti, designers e artisti radicali". Consulente artistico
della casa editrice Jabik e Colophon Editori Milano: coordinerà
le edizioni di Multipli d'Arte, la prima videoteca di Milano, collaborando
alla redazione del settimanale "Spettacoli e Società" e "Milano
Dove". Direttore della rivista "Progettare Inpiù", monografie
legate a problemi ambientali e sociali, edita da Jabik e Colophon
Editori.
Nel 1974 organizza la prima e unica mostra di design radicale"Gli
abiti dell'imperatore" alla galleria Luca Palazzoli di Milano, galleria
of Student Cultural Center Belgrado, Museo Johanneum di Graz.
Dal 1975 al 1979 coordina l'attività progettuale, sperimentale
ed espositiva intorno all'area "Arte nel sociale e nell'ambiente urbano"
al Centro Internazionale di Brera di Milano.
Nel 1975 vince il Primo Premio al Festival del Film di Architettura
a Nancy e partecipa sotto la guida di Vittorio Fagone ad una serie
di manifestazioni in gallerie e musei in Italia e all'estero dedicate
al "cinema d'artista".
Nel 1976 è membro fondatore della "Cooperativa" di Via Maroncelli
a Milano.
Nel 1977 è membro fondatore e "occupatore" della "Fabbrica
di comunicazione", ex chiesa di S. Carpoforo di Milano. Coordina,
prima con Franco Mazzucchelli e Ettore Pasculli, poi con Vincenzo
Ferrari, l'attività delle arti visive al Centro Internazionale
di Brera di Milano. Inizia l'attività didattica all'interno
dell'Istituto d'Arte di Monza. Nel 1978 invitato alla Biennale di
Venezia nelle sezioni "Arte nel sociale" (E. Crispoldi), "Cinema d'artista"
(V. Fagone), "Utopia, crisi dell'architettura. L'architettura radicale"
(L.V. Masini). Organizza con Cesare Casati la mostra "Cinquant'anni
di architettura" al Palazzo delle Stelline a Milano.
Nel 1979 vince il Compasso d'Oro per una ricerca di arredi per le
Case Gescal. E' curatore della Sezione "Audiovisiva" alla XVI Triennale
di Milano.
Nel 1980 progetta e realizza elementi di arredo urbano per il Comune
di Giulianova "Luminarie". E' redattore responsabile del settore arredamento
e design della rivista Domus. Cura (con Gianfranco Bettetini e Gillo
Dorfles) la mostra "Cronografie" alla Biennale di Venezia.
Nel 1981 è curatore e allestitore della mostra "Lo spazio scenografico
nella televisione italiana" alla XVI Triennale di Milano.
Nel 1982 progetta e realizza il Monumento alla Memoria per la città
di Prato. Progetta su incarico della 1DZ elementi di arredo urbano
per il quartiere Spring Siedlung a Berlino. E' curatore (con Q. Bettetini
e A. Grasso) della mostra "La casa telematica" alla Fiera di Milano.
Nel 1983 progetta e realizza elementi di arredo urbano temporanei
per la Stazione Metropolitana di Melchiorre Gioia a Milano. Progetta
sistemi di informazione audiovisiva per il Comune di Torino.
Dal 1985 al 1999 coordina mostre, premi, seminari e nuove collezioni
di oggetti intorno all'artigianato artistico coinvolgendo diverse
aree territoriali (alabastro di Volterra, pietra apicena, pietra leccese,
pietra lavica, pietra lavagna, mobile di Todi, mobile di Cantù,
mobile di Pesaro, mobile di Bovolone, mobile di Saluzzo, ceramica
Faenza, ceramica Deruta, ceramica Grottaglie, ceramica Vietri sul
Mare, vetro Murano, vetro di Colle Val d'Elsa, mosaico di Ravenna,
mosaico di Spilimbergo, mosaico di Monreale, ecc.).
Nel 1985 è incaricato (con V. Magistretti) della progettazione
e ristrutturazione dell'Orto Botanico di Milano. Inizia ad organizzare
una serie di mostre seminari sulla "Cultura balneare" presso il Centro
Culturale Polivalente di Cattolica. E' invitato a partecipare con
il proprio Corso di Progettazione Ambientale presso la Facoltà
di Architettura di Palermo per un progetto di ampliamento dell'Orto
Botanico di Palermo. Partecipa su incarico dell'Assessorato allaCultura
di Roma al "Progetto per Roma - Laboratorio I" con un progetto per
il Parco Urbano dell'area archeologica di Velabro, Circo Massimo,
Terme di Caracalla. E' membro coordinatore della Ricerca per la Regione
Lombardia: "L'arte di riqualificare le periferie". Vince il concorso
di I grado e quindi segnalato nel II grado per il Parco urbano ex
manifattura Tabacchi", Bologna. Organizza con una serie di artisti
milanesi la mostra concettuale "L'intelligenza dell'effetto" in cui
si cerca di coniugare il concettuale con lo spettacolare al Palazzo
Dugnani del Comune di Milano.
Dal 1986 al 1997 è coordinatore delle mostre di ricerca e sperimentazione
all'interno della manifestazione Abitare il Tempo (Fiera di Verona).
Nel 1986 vince il concorso di I grado per la sistemazione delle aree
del tessuto edilizio presso la Basilica di S. Lorenzo a Milano. Organizza
una serie di mostre e convegni intorno all'area dell'oggetto "realizzato
ad arte", riproponendo all' attenzione del mondo del design e dell'arte
un rinnovato processo di avvicinamento tra cultura del progetto e
le risorse del territorio (vedi le mostre ad "Abitare il Tempo" di
Verona dal 1986 a1 1999, le mostre "Abitare con Arte" dal 1986 al
1991 a Milano, Parigi, Londra, Düsseldorf, Chicago).
Nel 1987 è incaricato dalla Regione Lombardia per la progettazione
di un "Piano Paesistico zona nord-ovest" (San Siro) a Milano. Progetta
la "Casa Aperta" al Cersaie di Bologna.
Nel 1988 pubblica il primo libro sull'attività di Giò
Ponti, prima edizioni Coliseum, in seguito edizioni Rizzoli.
Nel 1989 gli viene conferito il premio "Utopia" da Eugenio Battisti
durante il III Congresso Internazionale sulle Utopie al Teatro Argentina
di Roma. Nel 1990 progetta e realizza "Il giardino all'italiana",
Cersaie di Bologna. Realizza "Monumenti alla balnearità" presso
il Comune di Cattolica, primi esempi di opere di arredo urbano.
Nel 1991 organizza una mostra personale (con un ambiente dedicato
all'unità nel mediterraneo) presso il Museè d'Art Contemporain
de Lion. Nel 1992 è curatore del settore "La vita tra cose
e natura, sezione naturale virtuale" alla Triennale di Milano. E'
curatore della mostra dedicata alla scoperta e valorizzazione del
souvenir e quindi del merchandising museale "Nuovi oggetti e progetti
per una memoria balneare" presso il Comune di Cattolica all'Ex Colonia
"Le navi".
Dal 1993 al 1999 organizza una serie di mostre personali (Galleria
Borgogna, Avida Dollars) in cui vengono indagati, attraverso disegni,
quadri e oggetti, i temi della "Nuova territorialità": genius
loci, nazionalismo, pulizia etnica ed Europa unita.
Nel 1994/96 è invitato con un ambiente nel '94 e con un "brano
architettonico" nel '96 nella sezione Italiana alla Triennale di Milano
"Identità e differenze".
Nel 1994 pubblica il primo e unico libro sull'attività di Guglielmo
Ulrich, edizioni Electa Milano.
Dal 1996 al 1999 è curatore della manifestazione "Territori
di pietra" presso il Comune di Cursi (Le) per la valorizzazione del
territorio in preparazione dell'Ecomuseo della Pietra Leccese.
Nel 1996 è organizzatore del I Premio di Artigianato Artistico
e fondatore dell'osservatorio presso il Comune di Todi.
Nel 1997 organizza una mostra personale di oggetti in mosaico presso
la Fortezza da Basso a Firenze.
Nel 1998 è curatore della mostra "La meravigliosa avventura
del Barone Bic" al Castello di Ussel (Ao).
Nel 1998/99/2000 è curatore delle mostre "Le diversità"
alla Fortezza da Basso di Firenze.
Nel 1999 è curatore di due collezioni di oggetti per il merchandising
museale per l'Ecomuseo di Fontanabuona (Ge) e l'Ecomuseo di Cursi
(Le).
Nel 2000 è curatore del Decennale della mostra Territori di
Pietra per l'Ecomuseo di Cursi (Le).
Nel 2000 è fondatore del Primo Osservatorio Nazionale dell'
Artigianato Artistico (Monza).
Ha realizzato dal 1973 i seguenti films: "La grande
occasione", Ed. Triennale di Milano, 1973; "II Monumentalismo", Ed.
Jabik e Colophon, Milano 1974; "Per oggi basta!", Ed. Jabik e Colophon,
Milano 1974; "La ricerca della mia identità", 1974/75; "Recupero
e reinvenzione, 1976; "La riappropriazione della città", Ed.
Centre Georges Pompidou, Paris 1977; "Catalogo", Ed. Triennale di
Milano, 1978/79; "Interventi pubblici per la città di Milano",
Ed. Triennale di Milano, 1979; "Spazio reale/Spazio virtuale", Ed,
Triennale di Milano, 1979; "La casa telematica", 1981; "La mia memoria",
Ed. Biennale di Venezia, 1982; "Classico contemporaneo", Ed, Federlegno-Assarredo,
Milano, 1982, contribuendo alla formazione di un gruppo di artisti
che divulgheranno in gallerie, cineteche, musei e università
in Italia e all' estero il "Cinema d' artista".
Ha svolto attività didattica dal 1964 al 1974
come Assistente al Corso di Elementi di Composizione presso la Facoltà
di Architettura di Milano; dal 1967 al 1969 come Assistente incaricato
al Corso di Composizione presso la Facoltà di Architettura
di Pescara; dal 1977 al 1987 come professore di ruolo "Design e Progettazione
Ambientale" all'Istituto d'Arte di Monza; nel 1984 come professore
a contratto "Design e Arredo Urbano", presso la Facoltà di
Architettura di Palermo; nel 1985 come professore a contratto "Design
e Arredo Urbano" presso la Facoltà di Architettura di Torino;
nel 1986 come professore a contratto "Design e Arredo Urbano" presso
la Facoltà di Architettura di Palermo; nel 1986/87 come professore
a contratto "Disegno e Rilievo" presso la Facoltà di Architettura
di Venezia; nel 1990/91 come professore a contratto "Progettazione
Architettonica" presso la Facoltà di Architettura di Milano
e come professore a contratto "Progettazione" presso l'ISIA di Faenza;
nel 1995 come professore a contratto presso l'Istituto Europeo di
Design di Milano; dal 1996 al 2000 come professore di "Scenografia",
"Decorazione", "Design" all'Accademia di Belle Arti di Brera; dal
1998/99 come professore a contratto presso il corso di Laurea di Disegno
Industriale al Politecnico di Milano.
Ha diretto la rivista "In" (argomenti e immagini
di design) dal 1971 a11974, la rivista .'Progettare lnPiù"
dal 1973 al 1974, la rivista "Brera Flash" e "Fascicolo" dal 1976
al 1979, la rivista "Area" dal 1987 a1 1989, la rivista "Abitare con
Arte" dal 1990 al 1995. È stato redattore della rivista "Domus",
"Spettacoli e Società", "D'Ars" e "Au". Attualmente dirige
"Artigianato tra arte e design".
Ha suonato il clarinetto dal 1954 con la "Kids Stompers
Jazz Band" e la "Global Jazz". Negli anni settanta e ottanta periodicamente
al "Santa Tecla", "Scimmie", "Capolinea", "Il Due", a Milano.
Ha publicato i libri: "La ricerca morfologica", ed.
Flaviana, Locarno 1965; "Il sistema disequilibrante", ed. Toselli,
Milano 1970;"1l sistema disequilibrante n.2", ed. Masnata, Genova
1971; "Il sistema disequilibrante n.3", ed. LP 200, Torino 1972; "L'
uso dell'oggetto", monografia, ed. Progettare Inpiù, Milano
1973; "La lettura di una tipologia urbana", monografia, ed. Progettare
Inpiù, Milano 1974; "Ad ognuno la propria realtà", libro-opera,
ed. Jabik & Colophon, Milano 1975; "La guida alternativa per la
città di Milano", monografia, ed. Progettare Inpiù,
Milano 1974/75; "Autoarchiterapia", ed. Jabik & Colophon, Milano
1975; "I gradi di libertà", ed. Jabik & Colophon; "Recupero
e reinvenzione", ed. Grafica Mariano 1976; "La riappropriazione dell'ambiente",
ed. Studio Inpiù, Milano 1976/77; "La grande occasione", ed.
Plana, Milano 1976; "Fumo negli occhi", ed. Plana, Milano 1977; "Istruzioni
per l' uso della città", ed. Plana 1970; "Spazio reale-Spazio
virtuale" (Lo Spazio audiovisivo nella XIV Triennale di Milano) ed.
Marsilio Venezia 1980; "Pro-memoria", ed. Katà, Milano 1982;
"Abitare la città", ed. Alinea, Firenze 1983; "La casa telematica",
ed. Katà, Milano 1984; "Memoria tridimensionale -memoria bidimensionale",
Milano 1985; "La conversazione telematica", ed. Alinea, Firenze 1985;
"Design balneare", Maggioli editore 1986; "Il giardino delle delizie",
ed. Alinea, Firenze 1986; "Il concetto di classico", ed. Grafis, Casalecchio
di Reno (Bo) 1986; "La casa del desiderio", ed. Alinea, Firenze 1987;
"Cultura balneare", ed. Alinea, Firenze 1987; "Argomenti per un dizionario
del design italiano", Franco Angeli Editore, Milano 1987; "Giò
Ponti: l'arte s'innamora dell'industria", ed. Coliseum, Milano 1988,
ed. Rizzoli 1993; "Domesticarte", ed. Alinea, Firenze 1988; "Genius
Loci", ed. Alinea, Firenze 1988; "Casa Aperta, Giardino all'Italiana"
ed. alinea, Firenze 1989; "L'Oggetto significante", ed. Alinea, Firenze
1991; "Ugo La Pietra", ed. G.G., Barcellona 1991; "Guglielmo Ulrich",
ed. Electa, Milano 1994; "Ad Arte", ed. Alinea, Firenze 1995; "Fatto
ad Arte", ed. Triennale di Milano 1997; "Territori di Pietra", ed.
Il quadratino, Milano 2000.
Ugo La Pietra
Logo della Associazione Internazionale per gli studi sulle Utopie