Archivio Attivo Arte Contemporanea
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Galleria d'Arte Il Salotto via Carloni 5/c 22100 Como
ANIMA-LI

mostra tematica interdisciplinare
21 febbraio al 1 aprile 2004

 

Caldarelli Alfonso
Toro

rame, ottone, acciaio - 1990
altezza cm. 30


Corna e bicorna!!!
Ci sono corna e corna, per numero e genere, nel senso e nell'uso. Curiosa ne è l'appropriazione scaramantica, per caccia o gesto, che la nostra cultura persegue a tutt'oggi. Retaggio di antiche pratiche di magia simpatica, propiziazione, jettatura o sbeffeggio, il coniugare "corna" con verbi attivi o passivi, farne trofeo o portafortuna equivale a voler instaurare un rapporto di potere o a significarlo simbolicamente. Corna e corona, la radice KRN le assimila, ornano il capo e manifestano dignità, regalità... forza; il cacciatore, mostrando ardimento vince l'animale e si appropria della potenza di questo, ne riconosce le qualità di combattente elevando a ornamento le "armi" dell'avversario... le corna. Il "prendere il toro per le corna" nel presunto corpo a corpo finale dell'eroe teseico sviscera peraltro simbolicamente il significato psichico del sacrificio dell'animale laddove...il cacciatore eroico si confronta con sé stesso. In segno di ardimento, molti guerrieri e in particolare i Galli hanno spesso indossato elmi cornuti mentre il suono del corno incita all'impeto ma... la potenza delle corna può essere anche di ordine spirituale, come simboleggiano i raggi luminosi nella raffigurazione michelangiolesca di Mosè. Toro, ariete, cervo e unicorno sono i cornuti eccellenti della tradizione cui peraltro appartengono anche lo scarabeo, la lumaca, il rinoceronte e quadrupedi meno citati come la gazzella, l'antilope... e altri. Le corna del toro, dei bovidi in genere, ricordano l'immagine della luna crescente e sono legate simbolicamente al culto di Iside, la dea della fertilità e della fecondità, come pure, per forza e foga irresistibile, a Dioniso dio della virilità feconda. Le corna spiralate dell'ariete posseggono invece carattere solare, attributo anche di Apollon Karneios, e lo stesso Alessandro Magno se ne era effigiato in segno di elevazione e potenza. Taurobolio e criobolio, sacrificio rituale del toro e dell'ariete, propiziavano lo svolgersi dei cicli lunare e solare a favore della bontà dei raccolti, della prolificitià del bestiame, della virilità maschile e della fecondità femminile, del vigore spirituale come arma di supremazia sulla morte e in senso banalmente lato... la buona sorte. La cornucopia dell'abbondanza, legata al mito di Giove e Amaltea (la capra che nutrì col suo latte il dio bambino) simbolo a tutt'oggi ampiamente "laicizzato" in corni e cornetti portafortuna, eredità che riassume il tutto appesa ai portachiavi. Le corna del cervo, caduche, riportano simbolicamente il senso dell'eterno ringiovanimento e sono state a lungo considerate medicamentose. Ugualmente taumaturgico e, in più, contravveleno era creduto il corno dell'unicorno o, meglio, del narvalo, cetaceo cui appartengono in realtà i corni di "unicorno" pagati a peso d'oro dai sovrani di mezzo mondo ai tempo di Shakespeare. Se, infine, osserviamo come pure il Maligno possegga corna e, nonostante tutto il nostro consolidato positivismo temiamo la cattiva sorte... di nascosto, sotto il cappotto o nel segreto delle saccocce capita spesso di alzare l'indice e il mignolo perché... come sentenzia il detto: la jella s'attacca pure a chi non ci crede!

Testo scritto per la rassegna tematica CORNA E BICORNA
Galleria D'Arte Il Salotto - Como dall' 11 febbraio all' 11 marzo 1992
con opere e/o interventi di: Renato Barisani, Alfonso Caldarelli, Michele Caldarelli, Maurice Henry, Wifredo Lam, Galliano Mazzon, Luciano Minguzzi, Giò pomodoro, Amilcare Rambelli, Angelo savelli, Marcello Séstito, Salvatore Scarpitta, Leonard Streckfus, Arturo Vermi

Alfonso Caldarelli (Roma 1916 - Como 1996) fondatore (con Giuseppina Penzani) della Galleria Il Salotto di Como. Ha prodotto un buon numero di opere, fra sculture e dipinti, raramente esposte ma destinate frequentemente ad essere donate agli amici più intimi.

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