Gigi Bon
Rhinoballerina
bronzo e madrepora - 2003
altezza cm. 16
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Gigi Bon e lo studio Mirabilia
Lo studio "Mirabilia" di Gigi Bon, aperto a Venezia
nel 1992, si ispira all'idea della Wunderkammer o "Stanza delle Meraviglie",
cioè a quelle collezioni che nel XV e XVI secolo, fino all'epoca
barocca, univano curiosità naturali, vere o reinventate, bizzarrie
preziose, rarità importate dai "Nuovi Mondi" ad un cosmorama
alchemico e alla complessa ed arcaica strumentazione scientifica dell'epoca.
Punto d'incontro privilegiato con il "fantastico", l'impossibile,
il "meraviglioso", esse erano teatro di artifici umani e naturali.
Il percorso artistico di Gigi Bon si attua proprio raccogliendo e
creando oggetti di grande forza evocativa, magiche tracce di un mondo
perduto, capaci di assumere sempre nuovi significati a seconda dell'ordine
in cui sono disposti, nel segno di una "logica della meraviglia".
La volontà è quella di riunire un complesso di cose
apparentemente inconciliabili - ma legate da una desueta comune significazione
- in un luogo ostinatamente astratto dalla realtà. Dietro la
superficiale semplicità delle immagini, si cela, arcana, la
complicata alchimia stilistica delle escogitazioni, incrocio bizzarro
di forme e significati.
Nel suo studio, che è come una "bottega" rinascimentale, Gigi
Bon prepara i modelli in creta, gesso e cera delle sculture che realizza
con i materiali più disparati, preziosi e non, e, con autentico
spirito alchemico, sperimenta tecniche di lavorazione sottratte ad
altri ambiti artistici, applicando, ad esempio, il procedimento della
cosiddetta "cera persa " al vetro. Spesso le opere si arricchiscono
di intrusioni bizzarre e ricercate, scelte per la loro intrinseca
bellezza e per la loro valenza simbolica, come le uova di struzzo,
i coralli, le conchiglie, amalgamati al bronzo e al vetro, in una
divertita, ma coerente, reinterpretazione della tradizione. Nascono
così gli animali metamorfici in bronzo che recano impressa
la "cifra" veneziana, incarnata da elementi tratti dal repertorio
architettonico, dall'immaginario artistico e dalla vita quotidiana
della città. Le sculture in bronzo di Gigi Bon rappresentano
soprattutto un "Bestiario Surreale", dove architetture e leggende
veneziane si fondono alle forme naturali, o "Metamorfosi" nelle quali
figure reali si trasfigurano nei "Miti" della straordinaria vicenda
di Venezia.
In ambito pittorico, Gigi Bon realizza "ritratti fantastici", nei
quali si propone di ricreare sogni e fantasie, o immagini di una Venezia
non più oleografica, ma trasposta in maniera sempre diversa
sul piano del "fantastico". In esse si riconosce una Serenissima,
che è di suo alchemica e chiaroscurale, nutrita com'è
da una mescolanza di culture, di singolari intrecci etnici ed estetici,
ricca di stimoli per chiunque sia ben disposto ad onorare la molteplicità
del reale. Per Gigi Bon lo spirito creativo emanato dalla città
si fa stato di grazia fluttuante in una trasmutabilità di estremi
simile alla allucinazione, al sogno. Una Venezia colta nella luce
del presente e fuori dal tempo che scorre.
Gigi Bon - note biografiche
Gigi Bon discende da antica famiglia veneziana -
secondo la tradizione, sarebbero stati i suoi antenati a trafugare
da Alessandria d'Egitto il corpo di San Marco, ora custodito nell'omonima
Basilica.
Dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza si è occupata
di antiquariato per poi dedicarsi completamente all'attività
artistica e di promozione culturale.
Principali mostre personali
e collettive:
1992 - "I 500 anni del rinoceronte",
Chateaux D'lf, Marsiglia; "Fantasia con Leonardo Lucchi", Studio Mirabilia,
Venezia; "Curiosities", Erasmus, Londra
1993 - "Art Fantastique", Loft J. Pierre Ive, Marsiglia; FIAC,
Grand Palais, Parigi; "Colletiva", Galleria Contini, Cortina D'Ampezzo
1994 - "Animalia", Galleria Jardin de Flore, Parigi; "Colletiva",
Salon de Marz, Parigi; "Rapa Nui", Studio Mirabilia, Venezia
1995 - "Colletiva", Galleria Contini, Cortina D'Ampezzo; "Mirabilia
in München", DeH Gallery, Monaco di Baviera; "Colletiva", Galleria
Vecchiato-Contini, Forte dei Marmi; "Animalia", Arthiene, Thiene (Vicenza);
"Rinoceronti", Espace Hermes, St. Barthelemy, Guadaloupe; "Il Peruù",
Studio Mirabilia, Venezia
1996 - "Wunderkammern Veneziana", Studio Mirabilia, Venezia;
"Sogno Africano", Espace Hermes, St. Barthelemy, Guadaloupe; "Perù
- Inca", Studio Mirabilia, Venezia
1997 - "Art Fantastique", Espace Hermes, St. Barthelemy, Guadaloupe;
"II Didietro", Studio Mirabilia, Venezia
1998 - "Colletiva", Galleria Contini, Cortina D'Ampezzo; "Il
Labirinto", Studio Mirabilia, Venezia
1999 - "11 Labirinto", Espace Hermes, St. Barthelemy, Guadaloupe;
"Colletiva", Noor Arts, Le Metropole, Monte Carlo; "Invito al Collezionismo",
Galleria Contini, Venezia; ARTEXPO New York; Jacob Javitis Convention
Center, New York
2000 - "2000 Il Didietro" Galleria A+A, Venezia; ARTEXPO New
York; "Novoletna skupinska razstava", Galerija Meduza Koper, Slovenia
2001 - "LIBER AZIONE", Palazzo Bricherasio, Torino
Le opere di Gigi Bon fanno
parte dell'immaginario fantastico di collezionisti in Europa, Stati
Uniti e Giappone.