Ugo La Pietra - note biografiche
Nato nel 1938 a Bussi sul Tirino (PE). Originario
di Arpino (FR). Vive e lavora a Milano.
Ha sviluppato dal 1962 un'attività tendente alla chiarificazione
e definizione del rapporto "individuo-ambiente". All'inizio di questo
processo di lavoro ha realizzato strumenti di conoscenza (modelli
di comprensione) tendenti a trasformare il tradizionale rapporto
"opera-spettatore". Ha operato dentro e fuori le discipline dichiarandosi
sempre "ricercatore nelle arti visive"; artista anomalo e scomodo
e quindi difficilmente classificabile. Con le sue ricerche dal 1960
ha attraversato diverse correnti: artistiche ("arte segnica", "arte
concettuale", "arte ambientale", "arte nel sociale", "narrative
art", "cinema d'artista", "nuova scrittura", "extra media", "neo-eclettismo",
architettura e design radicale). Ha comunicato e divulgato il suo
pensiero e le sue esperienze attraverso un'intensa attività
didattica ed editoriale. Si è fatto promotore di gruppi di
ricerca (Gruppo del Cenobio, Gruppo La Lepre Lunare, Gruppo Design
Radicale, Global Tools, Cooperativa Maroncelli, Fabbrica di Comunicazione,
Libero Laboratorio) e di attività espositive coinvolgendo
un grandissimo numero di operatori (artisti, architetti, derigners).
Nel 1956 inizia la sua attività di autodidatta nella musica
facendo parte per alcuni anni, come clarinettista, della Kids Stompers
Jazz Band.
Nel 1957 si iscrive alla Facoltà di Architettura del Politecnico
di Milano.
Nel 1959/60 inizia "la ricerca segnica" in pittura, tesa al recupero
di un minimo sperimentale simbolico.
Nel 1962 fonda con Agostino Ferrari, Ettore Sordini, Angelo Verga
e Arturo Vermi il "Gruppo del Cenobio" sviluppando un'attività
con mostre orientate nell'area della pittura segnica.
Nel 1963 organizza con Alberto Seassaro l'esposizione dedicata a
"La ricerca morfologica" nella Facoltà di Architettura del
Politecnico di Milano con indicazioni per l'applicazione del concetto
di sinestesia tra le arti.
Nel 1964 sviluppa una serie di progetti con la collaborazione degli
scultori Marchese, Azuma, Benevelli, Vigo in cui vengono sperimentati
i principi della sinestesia tra le arti.
Organizza con Vittorio Orsenigo una serie di esposizioni dedicate
a "La Lepre Lunare" con argomenti tratti dal "Manuale di zoologia
fantastica" di Jorge Borges.
Si laurea in Architettura al Politecnico di Milano e viene incaricato
come assistente dal Prof. Vittoriano Viganò nel corso di
Interni e quindi dal Prof. Cesare Blasi nel corso di Composizione
l.
Nel 1965 inizia ricerche sulla traducibilità dei nessi strutturali
in visualizzazioni spaziali originate da sperimentazioni alla "rnacroscala";
"Tessiture": superfici e nuclei con alto quoziente di "randomicità
e azzardo".
Ne11965/66 inizia ricerche (con materiali acrilici) all'interno
dei fenomeni tissurali, "mediante strutturazioni in cui è
esplicita l'introduzone nell'elemento programmato delle componenti,
che nel divenire fenomenologico dell'oggetto - dalla produzione
all'uso -sono in grado di modificarlo".
Nel 1967 inizia la redazione del "Sistema Disequilibrante", che
pubblicherà nel 1968/69, teoria che, applicata a opere e
azioni a scala oggettuale e dell'ambiente urbano (per sottolineare
le contraddizioni all'interno dell'ambiente urbano stesso), rappresenterà
una delle espressioni più originali deI design radicale.
Nel 1968 inizia la ricerca (con Livio Marzot) sulle periferie urbane
con espliciti riferimenti all'uso di strumenti per la riappropriazione
dell'ambiente.
Progetta e realizza "Ambiente Audiovisivo" alla Triennale di Milano.
Nel 1969 vince i premi di pittura: 1 "Premio Termoli", Il "Premio
Joan Mirò", I "Premio Cesare da Sesto"
Partecipa alla IV Settimana di Pittura al Museum Johanneum di Graz.
Realizza per la manifestazione "Campo Urbano" a Como un intervento
urbano nell'isola pedonale.
Partecipa al concorso per la Libera Università di Bruxelles.
Partecipa al concorso per il Padiglione Italiano all'Expo Osaka.
Nel 1970 è invitato alla mostra sperimentale della XXXV Biennale
di Venezia.
Nel 1971 progetta strumenti audiovisivi urbani per Trigon 71 a Graz
(Austria). Inizia la collaborazione con la rivista In (argomenti
e immagini di design) di cui diventerà in seguito il direttore
e in cui darà spazio a tutte le ricerche radicali in Italia
e all'estero. Sviluppa tutta una serie di teorie divulgate in articoli,
seminari e in alcuni libri come "La riappropriazione dell'ambiente"
in cui vengono definiti i fondamenti della disciplina 'arredo urbano'.
Dal 1972 partecipa con una serie di opere e mostre all'interno dell'area
artistica "La Nuova Scrittura". Invitato alla Triennale di Milano
realizza il film "La grande occasione". E' invitato a realizzare
un allestimento al Museum of Modern Art di New York nella mostra
"Italy New Domestic Landscape".
Nel 1973 è membro fondatore della "Global Tools", laboratori
didattici per la creatività individuale, primo e unico raggruppamento
di "Architetti, designers e artisti radicali". Consulente artistico
della casa editrice Jabik e Colophon Editori Milano: coordinerà
le edizioni di Multipli d'Arte, la prima videoteca di Milano, collaborando
alla redazione del settimanale "Spettacoli e Società" e "Milano
Dove". Direttore della rivista "Progettare Inpiù", monografie
legate a problemi ambientali e sociali, edita da Jabik e Colophon
Editori.
Nel 1974 organizza la prima e unica mostra di design radicale"Gli
abiti dell'imperatore" alla galleria Luca Palazzoli di Milano, galleria
of Student Cultural Center Belgrado, Museo Johanneum di Graz.
Dal 1975 al 1979 coordina l'attività progettuale, sperimentale
ed espositiva intorno all'area "Arte nel sociale e nell'ambiente
urbano" al Centro Internazionale di Brera di Milano.
Nel 1975 vince il Primo Premio al Festival del Film di Architettura
a Nancy e partecipa sotto la guida di Vittorio Fagone ad una serie
di manifestazioni in gallerie e musei in Italia e all'estero dedicate
al "cinema d'artista".
Nel 1976 è membro fondatore della "Cooperativa" di Via Maroncelli
a Milano.
Nel 1977 è membro fondatore e "occupatore" della "Fabbrica
di comunicazione", ex chiesa di S. Carpoforo di Milano. Coordina,
prima con Franco Mazzucchelli e Ettore Pasculli, poi con Vincenzo
Ferrari, l'attività delle arti visive al Centro Internazionale
di Brera di Milano. Inizia l'attività didattica all'interno
dell'Istituto d'Arte di Monza. Nel 1978 invitato alla Biennale di
Venezia nelle sezioni "Arte nel sociale" (E. Crispoldi), "Cinema
d'artista" (V. Fagone), "Utopia, crisi dell'architettura. L'architettura
radicale" (L.V. Masini). Organizza con Cesare Casati la mostra "Cinquant'anni
di architettura" al Palazzo delle Stelline a Milano.
Nel 1979 vince il Compasso d'Oro per una ricerca di arredi per le
Case Gescal. E' curatore della Sezione "Audiovisiva" alla XVI Triennale
di Milano.
Nel 1980 progetta e realizza elementi di arredo urbano per il Comune
di Giulianova "Luminarie". E' redattore responsabile del settore
arredamento e design della rivista Domus. Cura (con Gianfranco Bettetini
e Gillo Dorfles) la mostra "Cronografie" alla Biennale di Venezia.
Nel 1981 è curatore e allestitore della mostra "Lo spazio
scenografico nella televisione italiana" alla XVI Triennale di Milano.
Nel 1982 progetta e realizza il Monumento alla Memoria per la città
di Prato. Progetta su incarico della 1DZ elementi di arredo urbano
per il quartiere Spring Siedlung a Berlino. E' curatore (con Q.
Bettetini e A. Grasso) della mostra "La casa telematica" alla Fiera
di Milano.
Nel 1983 progetta e realizza elementi di arredo urbano temporanei
per la Stazione Metropolitana di Melchiorre Gioia a Milano. Progetta
sistemi di informazione audiovisiva per il Comune di Torino.
Dal 1985 al 1999 coordina mostre, premi, seminari e nuove collezioni
di oggetti intorno all'artigianato artistico coinvolgendo diverse
aree territoriali (alabastro di Volterra, pietra apicena, pietra
leccese, pietra lavica, pietra lavagna, mobile di Todi, mobile di
Cantù, mobile di Pesaro, mobile di Bovolone, mobile di Saluzzo,
ceramica Faenza, ceramica Deruta, ceramica Grottaglie, ceramica
Vietri sul Mare, vetro Murano, vetro di Colle Val d'Elsa, mosaico
di Ravenna, mosaico di Spilimbergo, mosaico di Monreale, ecc.).
Nel 1985 è incaricato (con V. Magistretti) della progettazione
e ristrutturazione dell'Orto Botanico di Milano. Inizia ad organizzare
una serie di mostre seminari sulla "Cultura balneare" presso il
Centro Culturale Polivalente di Cattolica. E' invitato a partecipare
con il proprio Corso di Progettazione Ambientale presso la Facoltà
di Architettura di Palermo per un progetto di ampliamento dell'Orto
Botanico di Palermo. Partecipa su incarico dell'Assessorato allaCultura
di Roma al "Progetto per Roma - Laboratorio I" con un progetto per
il Parco Urbano dell'area archeologica di Velabro, Circo Massimo,
Terme di Caracalla. E' membro coordinatore della Ricerca per la
Regione Lombardia: "L'arte di riqualificare le periferie". Vince
il concorso di I grado e quindi segnalato nel II grado per il Parco
urbano ex manifattura Tabacchi", Bologna. Organizza con una serie
di artisti milanesi la mostra concettuale "L'intelligenza dell'effetto"
in cui si cerca di coniugare il concettuale con lo spettacolare
al Palazzo Dugnani del Comune di Milano.
Dal 1986 al 1997 è coordinatore delle mostre di ricerca e
sperimentazione all'interno della manifestazione Abitare il Tempo
(Fiera di Verona).
Nel 1986 vince il concorso di I grado per la sistemazione delle
aree del tessuto edilizio presso la Basilica di S. Lorenzo a Milano.
Organizza una serie di mostre e convegni intorno all'area dell'oggetto
"realizzato ad arte", riproponendo all' attenzione del mondo del
design e dell'arte un rinnovato processo di avvicinamento tra cultura
del progetto e le risorse del territorio (vedi le mostre ad "Abitare
il Tempo" di Verona dal 1986 a1 1999, le mostre "Abitare con Arte"
dal 1986 al 1991 a Milano, Parigi, Londra, Düsseldorf, Chicago).
Nel 1987 è incaricato dalla Regione Lombardia per la progettazione
di un "Piano Paesistico zona nord-ovest" (San Siro) a Milano. Progetta
la "Casa Aperta" al Cersaie di Bologna.
Nel 1988 pubblica il primo libro sull'attività di Giò
Ponti, prima edizioni Coliseum, in seguito edizioni Rizzoli.
Nel 1989 gli viene conferito il premio "Utopia" da Eugenio Battisti
durante il III Congresso Internazionale sulle Utopie al Teatro Argentina
di Roma. Nel 1990 progetta e realizza "Il giardino all'italiana",
Cersaie di Bologna. Realizza "Monumenti alla balnearità"
presso il Comune di Cattolica, primi esempi di opere di arredo urbano.
Nel 1991 organizza una mostra personale (con un ambiente dedicato
all'unità nel mediterraneo) presso il Museè d'Art
Contemporain de Lion. Nel 1992 è curatore del settore "La
vita tra cose e natura, sezione naturale virtuale" alla Triennale
di Milano. E' curatore della mostra dedicata alla scoperta e valorizzazione
del souvenir e quindi del merchandising museale "Nuovi oggetti e
progetti per una memoria balneare" presso il Comune di Cattolica
all'Ex Colonia "Le navi".
Dal 1993 al 1999 organizza una serie di mostre personali (Galleria
Borgogna, Avida Dollars) in cui vengono indagati, attraverso disegni,
quadri e oggetti, i temi della "Nuova territorialità": genius
loci, nazionalismo, pulizia etnica ed Europa unita.
Nel 1994/96 è invitato con un ambiente nel '94 e con un "brano
architettonico" nel '96 nella sezione Italiana alla Triennale di
Milano "Identità e differenze".
Nel 1994 pubblica il primo e unico libro sull'attività di
Guglielmo Ulrich, edizioni Electa Milano.
Dal 1996 al 1999 è curatore della manifestazione "Territori
di pietra" presso il Comune di Cursi (Le) per la valorizzazione
del territorio in preparazione dell'Ecomuseo della Pietra Leccese.
Nel 1996 è organizzatore del I Premio di Artigianato Artistico
e fondatore dell'osservatorio presso il Comune di Todi.
Nel 1997 organizza una mostra personale di oggetti in mosaico presso
la Fortezza da Basso a Firenze.
Nel 1998 è curatore della mostra "La meravigliosa avventura
del Barone Bic" al Castello di Ussel (Ao).
Nel 1998/99/2000 è curatore delle mostre "Le diversità"
alla Fortezza da Basso di Firenze.
Nel 1999 è curatore di due collezioni di oggetti per il merchandising
museale per l'Ecomuseo di Fontanabuona (Ge) e l'Ecomuseo di Cursi
(Le).
Nel 2000 è curatore del Decennale della mostra Territori
di Pietra per l'Ecomuseo di Cursi (Le).
Nel 2000 è fondatore del Primo Osservatorio Nazionale dell'
Artigianato Artistico (Monza).
Ha realizzato dal 1973 i seguenti films: "La grande
occasione", Ed. Triennale di Milano, 1973; "II Monumentalismo",
Ed. Jabik e Colophon, Milano 1974; "Per oggi basta!", Ed. Jabik
e Colophon, Milano 1974; "La ricerca della mia identità",
1974/75; "Recupero e reinvenzione, 1976; "La riappropriazione della
città", Ed. Centre Georges Pompidou, Paris 1977; "Catalogo",
Ed. Triennale di Milano, 1978/79; "Interventi pubblici per la città
di Milano", Ed. Triennale di Milano, 1979; "Spazio reale/Spazio
virtuale", Ed, Triennale di Milano, 1979; "La casa telematica",
1981; "La mia memoria", Ed. Biennale di Venezia, 1982; "Classico
contemporaneo", Ed, Federlegno-Assarredo, Milano, 1982, contribuendo
alla formazione di un gruppo di artisti che divulgheranno in gallerie,
cineteche, musei e università in Italia e all' estero il
"Cinema d' artista".
Ha svolto attività didattica dal 1964 al
1974 come Assistente al Corso di Elementi di Composizione presso
la Facoltà di Architettura di Milano; dal 1967 al 1969 come
Assistente incaricato al Corso di Composizione presso la Facoltà
di Architettura di Pescara; dal 1977 al 1987 come professore di
ruolo "Design e Progettazione Ambientale" all'Istituto d'Arte di
Monza; nel 1984 come professore a contratto "Design e Arredo Urbano",
presso la Facoltà di Architettura di Palermo; nel 1985 come
professore a contratto "Design e Arredo Urbano" presso la Facoltà
di Architettura di Torino; nel 1986 come professore a contratto
"Design e Arredo Urbano" presso la Facoltà di Architettura
di Palermo; nel 1986/87 come professore a contratto "Disegno e Rilievo"
presso la Facoltà di Architettura di Venezia; nel 1990/91
come professore a contratto "Progettazione Architettonica" presso
la Facoltà di Architettura di Milano e come professore a
contratto "Progettazione" presso l'ISIA di Faenza; nel 1995 come
professore a contratto presso l'Istituto Europeo di Design di Milano;
dal 1996 al 2000 come professore di "Scenografia", "Decorazione",
"Design" all'Accademia di Belle Arti di Brera; dal 1998/99 come
professore a contratto presso il corso di Laurea di Disegno Industriale
al Politecnico di Milano.
Ha diretto la rivista "In" (argomenti e immagini
di design) dal 1971 a11974, la rivista .'Progettare lnPiù"
dal 1973 al 1974, la rivista "Brera Flash" e "Fascicolo" dal 1976
al 1979, la rivista "Area" dal 1987 a1 1989, la rivista "Abitare
con Arte" dal 1990 al 1995. È stato redattore della rivista
"Domus", "Spettacoli e Società", "D'Ars" e "Au". Attualmente
dirige "Artigianato tra arte e design".
Ha suonato il clarinetto dal 1954 con la "Kids
Stompers Jazz Band" e la "Global Jazz". Negli anni settanta e ottanta
periodicamente al "Santa Tecla", "Scimmie", "Capolinea", "Il Due",
a Milano.
Ha publicato i libri: "La ricerca morfologica",
ed. Flaviana, Locarno 1965; "Il sistema disequilibrante", ed. Toselli,
Milano 1970;"1l sistema disequilibrante n.2", ed. Masnata, Genova
1971; "Il sistema disequilibrante n.3", ed. LP 200, Torino 1972;
"L' uso dell'oggetto", monografia, ed. Progettare Inpiù,
Milano 1973; "La lettura di una tipologia urbana", monografia, ed.
Progettare Inpiù, Milano 1974; "Ad ognuno la propria realtà",
libro-opera, ed. Jabik & Colophon, Milano 1975; "La guida alternativa
per la città di Milano", monografia, ed. Progettare Inpiù,
Milano 1974/75; "Autoarchiterapia", ed. Jabik & Colophon, Milano
1975; "I gradi di libertà", ed. Jabik & Colophon; "Recupero
e reinvenzione", ed. Grafica Mariano 1976; "La riappropriazione
dell'ambiente", ed. Studio Inpiù, Milano 1976/77; "La grande
occasione", ed. Plana, Milano 1976; "Fumo negli occhi", ed. Plana,
Milano 1977; "Istruzioni per l' uso della città", ed. Plana
1970; "Spazio reale-Spazio virtuale" (Lo Spazio audiovisivo nella
XIV Triennale di Milano) ed. Marsilio Venezia 1980; "Pro-memoria",
ed. Katà, Milano 1982; "Abitare la città", ed. Alinea,
Firenze 1983; "La casa telematica", ed. Katà, Milano 1984;
"Memoria tridimensionale -memoria bidimensionale", Milano 1985;
"La conversazione telematica", ed. Alinea, Firenze 1985; "Design
balneare", Maggioli editore 1986; "Il giardino delle delizie", ed.
Alinea, Firenze 1986; "Il concetto di classico", ed. Grafis, Casalecchio
di Reno (Bo) 1986; "La casa del desiderio", ed. Alinea, Firenze
1987; "Cultura balneare", ed. Alinea, Firenze 1987; "Argomenti per
un dizionario del design italiano", Franco Angeli Editore, Milano
1987; "Giò Ponti: l'arte s'innamora dell'industria", ed.
Coliseum, Milano 1988, ed. Rizzoli 1993; "Domesticarte", ed. Alinea,
Firenze 1988; "Genius Loci", ed. Alinea, Firenze 1988; "Casa Aperta,
Giardino all'Italiana" ed. alinea, Firenze 1989; "L'Oggetto significante",
ed. Alinea, Firenze 1991; "Ugo La Pietra", ed. G.G., Barcellona
1991; "Guglielmo Ulrich", ed. Electa, Milano 1994; "Ad Arte", ed.
Alinea, Firenze 1995; "Fatto ad Arte", ed. Triennale di Milano 1997;
"Territori di Pietra", ed. Il quadratino, Milano 2000.