Rosa, rosæ.... faticosa declinazione ai tempi della scuola, dolce rêverie ora..... Nel ricordo si sovrappongono ansie e fervori di una stagione fuggevole come il colore che tinge il primo mattino perché dall'alto, oltre qualsiasi illusoria coltre plumbea delle nubi, ogni alba è sempre rosa... E' con questa immagine negli occhi, fisicamente pervasiva e coinvolgente quanto astratta e liberatoria, che è scaturito il desiderio di dare corpo a "Profumo di Rosa" declinando in ogni possibile modo questa idea in una mostra/incontro, e proiettandola dinamicamente nel tempo a venire raccogliendo il "rosa" assoluto, attraverso la forma, il simbolo, il colore... il "profumo".... Rosa e rugiada, segni alchemici e simboli universali di rigenerazione, giocano il sovrapporsi dei significati per la parentela semantica di rosa e ros nella lingua latina. Nell'attrezzo per irrorare, il francese "arrosoir", sopravvive l'etimo vitalizzante e nel calore del fiore bianco, tinto dal sangue di Afrodite, se ne individua il carattere sensuale. Ogni rosa donata cela amore, più il rosso tinge i suoi petali più la profferta è intrigante; il bianco per contro indica purezza e, come nella "rosa candida" dantesca, si carica di spiritualità. Simbolo dell'anima, questo fiore, nella forma della primitiva rosa selvatica simile a quella del loto, evoca anche la radialità del mandala come simbolo meditativo e rappresentazione dell'universo. Nel rosone gotico ancor più è sottolineato il senso temporale del simbolo; talvolta delle figure umane muovono, ascendendo e discendendo la "ruota della fortuna" che lo contorna e lo immedesima nel gioco delle umane sorti. L'elenco di coloro che, pur con differenti gradi di coscienza, strumenti di indagine o espressione si sono interessati all'argomento, è quasi impraticabile per ampiezza e complessità ma non impossibile. Per cominciare, partiamo da questa mostra con dipinti, disegni, sculture, un poco di storia e letteratura e un libro dal titolo "Rose Rosa" appositamente realizzato per l'occasione. Un incontro tra vecchi e nuovi amici per fare il punto e ripartire, navigando nel mare delle cose, nel riorientare positivamente l'energia creativa, quale strumento eccellente per maturare il proprio destino, sul filo dell'ispirazione, mentre ci si abbandona, anima e corpo, alle sensazioni dell'olfatto, il più arcaico e immediato dei nostri sensi. La mostra "Profumo di rosa" ha l'intento di cogliere e far cogliere il profumo "primo" della vita, primo come curiosamente si colloca il profumo della rosa nella classificazione della scala aromatica.

Michele Caldarelli