Galleria d'Arte Il Salotto via Carloni 5/c 22100 Como Pina Spelta |
Un assaggio: With light fingers *** Cielo limpido spirito sereno Clear sky serenity of mind |
Un commento: L’haiku è diventato la misura giusta di una lirica intimista, personalissima, endonautica. Gemme di realtà come riflesso interiore. Anche le cose circostanti soffrono o gioiscono. Un fluido psicologico attraversa, come una linfa, tutto. (Luigi Picchi) Sono tutte all'insegna della leggerezza queste liriche di Pina Spelta. Quanta magnifica lievità intorno a noi, se solo abbiamo occhi per vedere, dai coriandoli di luce della neve, ai fili di luce della luna, alle lacrime di piogga che disegnano passi senz'orma.... Ma per far ciò occorre "la compagnia della solitudine" come ci ricorda l'autrice, un caro prezzo da pagare in un'epoca di schiamazzi imposti. Il premio però sarà di valore inestimabile. Sensazione unica che l'artista italo-argentina Beatrice Cazzaniga ben comprende, lei che ama i restauri difficili, da realizzare appunto con dita leggere, in solitudine, con pazienza e occhio vigile. Per le liriche di Pina spelta ha realizzato tanti piccoli paesaggi disegnati con matite grasse, in cui la luce filtra tra uno strato e l'altro di colore allargando sempre più la nostra visione, come se osservassimo dall'alto di una montagna, da un passo, o dal finestrino di un aereo. (Rosabianca Mascetti) Pina Spelta, laureatasi brillantemente in Lettere e conclusi gli studi musicali (violino) passa a coltivare la letteratura inglese con numerose pubblicazioni, per lo più traduzioni, presentazioni e commenti di classici inglesi e americani, accanto ad una lunga e soddisfacente carriera scolastica. Ora, ritiratasi dalla rigida attività quotidiana, vive il suo felice otium punteggiato dalla sua incessante produzione poetica. Pubblicazioni di poesia: Voci di vento, Ali d'aria (Ed Ramperto Brescia); Scia di sogni, Il fragore del silenzio L'eco di un eco (Ed. L'Obliquo Brescia); Andantino, Orecchio di donna, A basso volume (Ed. Centi Brescia); Metronomo di passi, Vivace ma non troppo (Edizioni Brenner Cosenza); A fari spenti (LietoColle) Beatrice Cazzaniga, nata a Barlassina (Milano), vive in Argentina fin dagli anni '50. Scultrice riconosciuta a livello internazionale, lavora come esperta di restauro ed è docente d'arte all'Università di Tucumán. |
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