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MANIFESTO DI UNA NUOVA PROSPETTIVA LUMINOSA ...................english text
PER UNA PROPOSTA COSMOSTRUTTURALE

di Alessandro Gobio

Prima di addentrarmi nell'applicazione e nell'espressione artistica relativa alla tecnologia del Gruppo di ricerca chiamato "COSMOSTRUTTURA" e che riguarda l'indagine del microcosmo è interessante fare alcune considerazioni. Il laser pur avendo ora molteplici usi è stato utilizzato inizialmente per produrre ologrammi artistici, e tuttora viene impiegato a tale scopo, divenendo lo strumento per operare nel campo della ricerca artistica. Negli anni scorsi l'artista utilizzava speciali aberrazioni uniche dell'olografia che tuttora possono essere sfruttate in modo creativo. Basti ricordare la tecnica della doppia esposizione e l'abilità di realizzare ologrammi di immagini astratte di luce tridimensionale. Dopo queste considerazioni ritengo necessario mettere a fuoco il mio intendimento come principio per l'attuazione del binario arte e scienza, intesa come proposta di un nuovo modo di vedere e di vivere. Con l'olografia si è notato che si verificano anche mutamenti nel nostro spazio e nella coscienza, così che avviene uno spostamento della coscienza stessa, mutando l'azione e il pensiero e cambiando letteralmente volume il corpo e lo spazio; in seguito a queste percezioni, a una nuova esperienza di vita e una propria esigenza di rinnovamento artistico per la prima volta nel mondo dell'arte realizzo la prima TECNOFORMA. Essa incorpora nella sua struttura architettonica aerea la visione dell'immagine olografica, trasferendo al fruitore la sua intensità espressiva, cosicché la stessa immagine olografica è a sua volta assemblata - a guisa di materia evolutiva, generatrice di significati e riflessioni sulla realtà del microcosmo - dalla struttura in senso stretto, e l'insieme di tutto ciò rappresenta, in definitiva, un aspetto dinamico di un infinitesimo di "proiezione cosmica" È per l'appunto nell'insieme del prodotto estetico che si presenta un contrasto tra una realtà concreta ed una apparente che stabilisce l'ineluttabile alternarsi cosmico che è un fattore determinante per esprimere un principio d'evoluzione. Evoluzione intesa come processo di divenire cosmico in espansione che rileva, per la teoria della relatività, un passaggio da uno stato ad un altro in un tempo indefinito nel contessere di un evento. Per attuare questo intento nel suo processo dinamico l'immagine appare e poi scompare dileguandosi nel nulla; da questo alternarsi di situazioni scaturisce la percezione di un divenire e non bloccando il fruitore su una immagine fissa gli dà la possibilità di muoversi mentalmente nell'opera. Inoltre l'incidenza luminosa sulle tecnoforme è programmata in rapporto al movimento e allo spazio creando e generando vibrazioni e riflessi imponendo nuove concezioni di superficie. Nella Tecnoforma si producono per rifrazione un'ampia gamma di colori in movimento cosicché questo nuovo aspetto artistico può essere recepito anche come connubio di espressione luminosa e prospettiva nuova. Con l'avvento di una nuova concezione artistica s'immette nell'arte una nuova categoria che si esprime in un comportamento tecnico stilistico; da qui il neologismo di Tecnocrate estetico, il cui significato viene inteso come ideatore di una forma in una dimensione di prospettiva luminosa, nella sua integrità e nel suo mutevole aspetto. Nella tecnoforma si presenta anche una visuale olomorfica che s'identifica in un'ottica nuova e una dinamica universale: tridimensionale, aggettante, prorompente, al fine di allargare pure lo spazio di relazioni con l'esterno. Nel 1989 sul piano artistico dell'olografia, dopo una elaborazione sperimentale, realizzo il primo sistema olografico capace di visualizzare separatamente in una frazione di quattro secondi due immagini creando nello stesso ologramma un ulteriore rimando a nuove realtà visive. Per di più l'attenzione è polarizzata sull'intera superficie dell'opera con effetti visivi della stessa intensità luce dell'ologramma nell'intento di estenderla in una dissolvenza cromatica. Nel 1990 mi soffermo sull'indagine operativa e cromatica dei vetro e realizzo la prima "Finestra cosmica" che si differenzia dalla tecnoforma per dimensione, l'effetto della superficie e soprattutto per un mio specifico proposito. Tutto ciò lo si riscontra analizzando la struttura modellata in vetro mattato, che si presenta quasi eterea e che determina al centro un'apertura dalla quale emerge un ologramma di un archetipo di tecnoforma, che fa affiorare il concetto fisico dello spazio nel suo mutevole aspetto. Cosicché si viene a determinare una visione inconsueta che assume l'apparenza di "FINESTRA COSMICA". I1 sopraddetto ologramma, d'effetto multicolore, ideato su un piano immaginario, evidenzia una tridimensionalità quasi apparente, in quanto nello spazio i punti del piano si considerano di un infinitesimo di spessore. Nel linguaggio permangono caratteri psicologici e principi filosofici in un connubio di ideali estetici che danno vita ad un'arte globale. In questa espressione artistica così singolare si evidenzia il rapporto di una tridimensionalità costruita in antitesi ad una dimensione spaziale che si può presentare sotto molteplici aspetti. Nell'indagare uno spazio diverso ossia "diametralmente opposto al nostro", dove le superfici ora si spalancano in profondità impenetrabili, ora si racchiudono su se stesse - o una materia incorporea che nell'assumere una sembianza fluida nel dilatarsi perpetua miriadi di forme astratte, o altresì uno spazio sidereo dove pullulano corpi fluorescenti da se stessi dando origine ad una quarta dimensione imprevedibile nella sua evoluzione - si provoca nella psiche una momentanea instabilità di situazioni che si vanno intrecciando in una componente metafisica. Se poi questi aspetti s'intersecassero con fasci di irradiazioni cosmiche provenienti da abissi inaccessibili si instaurerebbero percezioni di silenzi superni dove l'Io potrebbe smarrirsi in un percorso senza tempo. Da tutto questo si verrebbe a percepire un antimondo onirico in cui ci immergiamo in una dimensione che ci può sembrare del tutto nuova, ma che non di meno fa emergere dal subconscio incertezze sconcertanti: "del vissuto o provato", o meglio del già sperimentato che ci indica un nesso tra passato e futuro. E' ovvio che da questi contrasti e dubbi scaturisca un'indomita curiosità che implica un'indagine dell'occulto.


MANIFESTO FOR A NEW LUMINOUS PERSPECTIVE
OF A COSMOSTRUCTURAL PROPOSAL

by Alessandro Gobio

Before entering into the application and artistic expression proper to the technology of the research group called "COSMOSTRUTTURA" concerning the study of the microcosm, it is better to make a few remarks. Although the many uses of laser, at first it was utilized to produce artistic holograms: it is still used for this purpose becoming the instrument to work in the field of artistic research. Formerly, artist used special aberrations unique of holography: they can be still utilized in a creative way. It is enough to remember both the technique of double exposure and the skill to produce holograms of abstract images of a three-dimensional light. Now, I think it necessary to point out that my intention is the realization of an alliance between art and science, seen as a proposal of a new way of seeing and living. By holography, we notice some changes in space and conscience: the latter shifts and changes action, thought, volume, body, and space. In consequence of these perceptions, of a new experience of life, and of my own need of an artistic revival, I created the "Tecnoforma", the first in the world of art. It incorporates in its aerial architectural structure holographic image transferring to user its expressive intensity: in this way holographic image - like an evolutionary matter producing reflections upon the reality of the microcosm - becomes assimilated to the structure in a strict sense; after all, the whole represents a dynamic aspect of an infinitesimal part of "cosmic projection". Precisely in aesthetic product, it arises a contrast between a concrete reality and an apparent one: this contrast determines the ineluctable cosmic alternation: it is a determining factor in order to express a beginning of evolution. Evolution seen as a process of cosmic becoming in expansion that points out, for the theory of relativity, the transition from a points out, for the theory of relativity, the transition from a state to another one in an indefinite time of the development of an event. In order to achieve this aim in its dynamic process, image first appears and then disappears; in consequence we perceive a becoming that does not hold user on a fixed image and enables him to move mentally inside the work. Moreover, luminous incidence on "TECNOFORME" is programmed in connection with movement and space producing vibrations, reflections and consequently new conception of surface. In "Tecnoforma" it is produced by refraction a wide range of colours in motion, so that this new artistic aspect can be also considered an alliance between a luminous expression and a new perspective. This new artistic conception introduces into art a new category, that is a technical stylistic behaviour; hence the neologism aesthetic Technocrat which means creator of a form in a dimension of luminous perspective, in its integrity and mutable aspect. In "Tecnoforma" it also appears a holomorphic perspective that is identical to a new viewpoint and a universal dynamics: three-dimensional, jutting out, bursting out, in order to extend relations with the outside. In 1989, I realized the first holographic system in consequence of an experimental elaboration: a system able to visualize one by one two images in four seconds creating in the same hologram a further return to new visual realities. Moreover. attention is concentrated on the work surface with visual effects having the same light power of hologram with the intention of broadening it in a chromatic fading. In 1990, I dwelt on the operative and chromatic study of glass, and I produced the first "Cosmic Window": it differs from "Tecnoforma" for dimension, surface effect, and, above all, for my specific purpose. As a matter of fact, by analysing the structure modelled in "mattato" glass, it appears to be almost ethereal, and creates in the middle an opening from which the hologram of an archetypal Tecnoforma" emerges: it makes come to light the physical concept of space in its mutable aspect. So this unusual image takes on the appearance of "COSMIC WINDOW". The aforesaid many-coloured hologram, conceived on an imaginary plane, shows a three-dimension that is almost apparent as the points of the plane are infinitesimally thick. Psychological characters and philosophical principles last in the language, in alliance with aesthetic ideals creating a global art. In this so singular artistic expression a three-dimension is pointed out in opposition to a space dimension that can appear from various angles. By looking into a different space or rather "diametrically opposed to ours", where surface now open so that they turn to impenetrable depths, now they close - or an incorporeal matter that perpetuates myriads of abstract forms when it assumes a fluid aspect and then it dilates, or likewise a sidereal space where fluorescent bodies pullulate giving rise to a fourth dimension whose evolution is unforeseeable - psyche suffers momentary fickleness of situations that form a metaphysical component. Moreover, if these aspects intersected beams of cosmic irradiations coming from inaccessible depths, perceptions of supernal silences where ego may got lost along a timeless path would originate. Therefore, we perceive an oniric antiworld where we find a dimension that can appear to us completely new; but it makes come out of subconscious upsetting doubts "about what we lived" or rather about what we experienced, revealing a connection between the past and the future. It appears obvious that an indomitable curiosity implying a study of the occult comes of these contrasts and doubts.

 

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