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Villa Carli:
una villa che respira

autore: Gino Panizzoni
coordinatore: M. Gasparin
edito da: Istituto Regionale
per le Ville Venete
Regione Veneto
Venezia 2001
94 pp. 12x22 cm
ill b/n e col.
lingua: italiano

Le bellissime Ville Venete che nobilitano la pianura e la collina berica in generale erano costruite non solo con una particolare attenzione per l'aspetto estetico ed architettonico ma anche per valorizzare con le loro funzioni il territorio o il fondo agricolo dove erano inserite. Lungo il fiume Brenta, ad esempio, o nelle zone delle sorgive in presenza di falde alte, venivano realizzati pozzi dentro alle cantine per contenere l'escursione della falda, assicurarsi una temperatura costante e quindi condizioni ottimali per la conservazione di vino e cibi. Un altro sistema era quello di creare dei cunicoli che portassero a ghiacciaie posizionate e mimetizzane nei parchi. In questo contesto, Villa Trento, ora Villa Carli a Longare di Costozza (Vicenza), si distingue per un sistema assai complesso di condotti che rinfrescano e climatizzano le stanze e gli ambienti del palazzo. Già a partire dalla metà del Cinquecento Costozza era dotata di una serie di ventidotti, condutture dell'aria, ideate da Francesco Trento, che, partendo da quel labirinto di grotte naturali della collina, denominate "Covolo", portavano aria fresca al paese. Questa semplice e geniale idea eolica ben presto trasformò il paese in una meta di studio e di attrattiva turistica, descritta anche nei diari di viaggio di personaggi come Galileo Galilei, Torquato Tasso, il Palladio. L'attuale Villa Trento-Carli risale presumibilmente al 1645, ad opera di Alessandro Morlini Trento, che abbinò il rimodernamento di alcuni edifici già esistenti con lo sfruttamento del "covolo", realizzando così un progetto architettonico assai originale grazie anche all'alto livello professionale delle maestranze utilizzate. La proprietà passò nel tempo a vari proprietari giungendo poi nelle mani della famiglia di Antonio Carli che la acquisì nel 1925. Il libro di Gino Panizzoni non illustra semplicemente la storia della Villa Carli ma ripercorre anche parte della storia veneta, della vita di una regione con le sue antiche tradizioni e sottolinea come, al di là dei caratteri architettonici ed ambientali, il "respiro" che vivifica la Villa rivesta un significato più profondo, di anima, di principio vitale o di spirito, divino animatore del mondo. (R.M.C.)

 


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