Testimonianze
Il Premio e la Civica Galleria d'Arte
Moderna di Gallarate
a cura di:
Silvio Zanella
Edizioni Quaderni del Premio
Nicolini Editore
Gavirate (VA) 2000
170 pp . 24x30 cm
ill b/n e col.
lingua: italiano
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"Testimonianze",
come vuole il titolo, non è solo il racconto, ricco di aneddoti
e memorie, di quella straordinaria avventura che fu il "Premio
Nazionale di Pittura Città di Gallarate", ma anche il
resoconto dettagliato e puntuale di cinquant'anni di arte italiana.
Con la prima edizione del premio, inaugurata il 25 maggio 1950, si
ponevano le basi di una costituente Civica
Galleria d'Arte Contemporanea che nel tempo avrebbe svolto la
funzione di strumento di costante aggiornamento culturale ed estetico.
L'idea di questo libro nasce dalla necessità di fare "il
punto della situazione" di un progetto, consolidato dal tempo,
ma che si trova ad affrontare sempre nuovi problemi per la propria
sopravvivenza. Silvio Zanella, classe 1918, artista, poeta, design,
architetto, promotore delle arti, nel lontano 1949 fu tra gli ideatori
e sostenitori del premio, compito che non ha mai smesso di appassionarlo.
(Ricordiamo che Silvio Zanella ha svolto l'incarico di direttore della
Civica Galleria del 1966 al 1998 mentre attualmente, oltre ad essere
presidente onorario del Premio, è Consulente del Centro Sistema
Museale della Regione Lombardia) In queste pagine egli concretizza
una precisa e dettagliata analisi dei fatti sociali, politici, ed
economici che hanno accompagnato l'attività della galleria,
supportata da un'ampia schedatura di dati technici e finanziari con
i quali dà un resoconto del lavoro svolto. Più di cinquant'anni
di attività sono tanti, ma l'impegno resta sempre quello di
sostegno del ruolo del museo rispetto al territorio in cui è
collocato.
"L'arte e la cultura estetica - sostiene Silvio Zanella -
devono essere considerate non più un optional, ma uno dei
pilastri portanti del mondo del lavoro, né più né
meno della ricerca scientifica. Se l'evoluzione della società
moderna ha raggiunto gli attuali livelli in parte lo si deve alla
sequenza: scuola-università-cultura-scienza-progresso; il futuro
della società postmoderna e postindustriale dipenderà
anche dall'aggiunta a quella sequenza di altre due realtà e
valori: arte-estetica. Al museo si deve oggi riconoscere quel ruolo
che è già stato assegnato nel precedente secolo alla
scuola: ben s'intende non in sostituzione o in concorrenza, ma ad
integrazione."
Si veda anche
"Il 1950 Premi ed esposiszioni
nell'Italia del dopoguerra"
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