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Speciale XLVIII Biennale di Venezia

 

ULF ROLLOF
"7C's"

VENICE BIENNALE 1999
EX CINEMA ARSENALE
CAMPO DELLA TANA

a cura di:
Sune Nordgren
organizzato da:
IASPIS Stoccolma

lingua inglese
240 pp .16 x 23 cm.
ill. b/n e col.

Tra le mostre a latere della 48a Biennale di Venezia all'Ex Cinema Arsenale di Campo della Tana, a cura di Sune Nordgren, è stata presentata una mostra di opere dell'artista svedese Ulf Rollof (nato a Karlskrona nel 1961, vive a Stoccolma). La prima parte del libro riporta tutta una serie di disegni raccolti da Rollof che rappresentano la storia del suo passato. Sono annotazioni, un diario, pagine di autoanalisi di un periodo molto drammatico della sua vita, culminato con la morte del padre: un periodo in cui la vita sembra perdere di significato per trasformarsi in uno spazio senza tempo, ma nel momento più drammatico e insostenibile ecco che la vita spinge l'individuo a reagire, a riconciliarsi con se stesso e a intraprendere nuove vie verso nuove direzioni. I disegni mescolano in una sorta di automatismo grafico frammenti di realtà e di sogni, in un modo del tutto onesto e spontaneo, al punto che anche le scene più dure e crude vengono accettate e capite. La seconda parte del libro documentano le installazioni e i video proposti in mostra, tutti nati dallo studio delle pagine dei diari e dalla terribile esperienza vissuta da Rollof, testimone diretto del terremoto di Città del Messico del 1985. Esperienza che ha cambiato molto la sua direzione creativa trasformandolo in un inventore di installazioni-modello che ricreano, come in uno spazio-tempo congelato, i momenti salienti di eventi, positivi e negativi, conservati dalla nostra memoria e che fanno parte della nostra storia. Tema centrale della sua ricerca la circolarità, la continuità, la vita nel suo eterno ricrearsi: 7 le installazioni proposte in mostra e tutte contrassegnate da un titolo che inizia per "C" da cui "7C's" - Citromax, Circles. Construction, Chairs, Calendar, Collision, Child. Tutte dedicate al padre dell'artista Yngve Rollof che "navigò i 7 mari" che assume così valenza di figura simbolica. che rimanda alle Pleiadi evocatrici della progressione ciclica delle stagioni, figura che segna il passaggio nella vita dell'artista dalla necessità al desiderio; il 7 è riferito alle 7 stelle della costellazione del Piccolo Carro che"guida la navigazione dei marinai, per i Sette Mari dove tutto è possibile". (R.M.C.).


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