Julio Cortazar Bestiario
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Che la letteratura argentina
contemporanea abbia dato nuovo spazio vitale a un glorioso genere
narrativo quale il “racconto fantastico” è cosa nota: basterebbe il
nome di Borges a provarlo. Ma la prima caratteristica di Julio Cortazar,
capofila della generazione che segue a quella di Borges, più ancora
che la capacità d’astrazione è la precisione realistica in cui la
trasfigurazione visionaria affonda le radici: i vari quartieri di
Buenos Aires, gli ambienti altoborghesi o piccoloborghesi o popolari,
le atmosfere familiari, i locali dove si balia il tango... Il misterioso,
l’irrazionale, il tragico germogliano dalla più corporea descrizione
del quotidiano. È in questa pregnanza ambientale che salti nel tempo,
scambi di destini, apparizioni, stregonerie arcaiche prendono forma
e senso: la vita segreta di una società si popola di tensioni misteriose
e inquietanti.
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