Carlo Lapucci
L'arca di Noè
Ed. Vallardi, Milano -1995
352 pp. 11,5 x 8 cm.
ISBN 88-11-90449-8
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“Di tutto ciò che ha
vita, cioè di ogni animale, fanne entrare nell’Arca due di ogni specie,
maschio e femmina, per conservarli in vita con te”. (Genesi VI, 19)
Nella narrazione biblica Dio, volendo mandate il Diluvio si preoccupa
d’una sola cosa, che affida all’uomo; la conservazione delle specie
animali. Nello sdegno per la perversità umana, nel cataclisma universale,
Dio affida a un uomo la continuità della sua creazione e ordina a
Noè di portate sull’Arca una coppia di ciascuna specie d’animale.
Pare che secondo il pensiero divino il mondo non sarebbe stato più
mondo senza una forma animale. Qualunque valore vogliamo dare alla
Bibbia, uno dei testi sacri fondamentali dell’umanità vede l’integrità
del mondo nella vita dell’uomo e degli animali, suoi compagni di viaggio.
Il rapporto primitivo tra l’uomo e l’animale è fortemente segnato
dall’animismo, quindi dal mito e dalla religione. Prima della scheda
che corrisponde ad ogni animale nella storia naturale, la conoscenza
umana ha creato intorno a ogni specie un universo magico, fantastico,
simbolico, metaforico, le cui tracce sono rimaste persistentemente
nelle credenze e nel linguaggio.
La caratteristica fondamentale di questo materiale è quella d’essere
per molti aspetti antichissimo e di provenire in larghissima parte
dalla fantasia, dall’immaginazione e solo in parte ridotta da quello
che oggi chiamiamo osservazione scientifica...
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