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Galleria d'Arte Il Salotto via Carloni 5/c - Como - archivio storico documentativo

STORIE NATURALI
vicende di animali e altre cose - un omaggio a Plinio il Vecchio
mostra personale di
Giovanna Gadda

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STORIE NATURALI
di: Michele Caldarelli

L'animale di per se stesso non è né buono né cattivo ma, per quanto riguarda l'uomo, la sua componente animale, se sfugge al controllo della coscienza può sopraffarla generando devianze comportamentali. Nella tradizione letteraria dei bestiari moralizzati, di epoca medioevale, che trovano un prototipo significativo nel Phisiologus (1), ad osservazioni di carattere naturalistico, si affiancano considerazioni sulla natura morale degli esseri presi in esame, andando a costituire "prontuari generali di simboli tratti dalla natura". Caratteristiche in essi sono quelle "bizzarrie" descrittive che adeguano il comportamento dell'animale alle necessità della didattica morale, o la presa in esame come fossero reali, di quei "monstra" ereditati dalla tradizione teratologica pagana, che troviamo così diffusamente rappresentati dai lapicidi medievali su pareti, fregi decorativi e capitelli di edifici di culto cristiano. Una contaminazione che si offre anche negli scritti dell'alchimista egiziano Zosimo di Panopoli (2) che sosteneva come Ermete (3), da sempre modello ispiratore della cultura iniziatica, non fosse altri che Adamo: "l'interprete di tutti gli esseri, colui che dà nome a tutte le cose materiali". Cosicché Adamo è da considerarsi il Phisiologus per eccellenza. E' sul filo di queste considerazioni che forse riusciamo a comprendere il perché dell'importanza conferita al monumento a Plinio il Vecchio collocandolo sulla facciata del Duomo di Como e a lui dedicato in epigrafe da Paolo Giovio nel 1498. Plinio, personaggio di spicco della cultura romana (I sec.), è stato autore della Naturalis Historia, (4) la più ampia "encyclopaedia" fino ad allora compilata. Un'opera di indagine scientifica della natura, non secondo l'accezione odierna di comprensività della totalità del sapere, ma intesa come strumento didattico omnidisciplinare atto ad armonizzare l'uomo, con l'ambiente circostante, in modo contemporaneamente "pratico e spirituale". In Plinio è estremamente viva la "curiositas" una sete di conoscenza ben differente, nel carattere, dal sistema induttivo di ricerca peculiare della scienza moderna. Una "sistematicità operativa" nella quale trova affinità anche l'espressione artistica e da dove prende spunto questa mostra di Giovanna Gadda, corredata di un escursus di ricerca storico/iconografica relativa all'immaginario figurato degli antichi bestiari. (5) Ormai da anni, è all'interno di un continuum rosa che si articola l'argomentazione narrativa di Giovanna Gadda, una "pienezza" significativa, una sorta di "pleroma" omnicomprensivo, popolato di emanazioni/presenze zoomorfe, arborescenze diffuse, quasi cristalli viventi, vivace popolazione di una serena introspezione spirituale quanto oggettiva ed estatica osservazione della natura. In un agilissimo gioco delle parti, in una contaminazione pervasiva delle essenze vitali, la speculazione pittorica di Giovanna Gadda ritrova la freschezza dello sguardo infantile che osserva ora un animale domestico, ora una belva feroce, ora una pianta ornamentale per poi rivolgere l'attenzione ad un vegetale esotico. Tutto nei suoi dipinti vive nella leggerezza di un respiro, privo di percorsi e di confini, in uno spazio-tempo volatile quanto concreto, nutrito dall'affetto dei ricordi, condotto in profondità dallo sguardo del cuore e accarezzato da raffinatezze intellettuali. Vizi e virtù degli umani, le vicende del mondo e i destini della natura, tutto si trasfonde e si trasforma nel suo mondo immaginale conducendoci ad una "atarassia", ad una lucidità interiore ormai rara e avulsa dai frenetici ritmi quotidiani

"Storie naturali", mostra personale di Giovanna Gadda, è stata organizzata in occasione e in coordinamento con la manifestazione "Orticolario" (6)

NOTE AL TESTO

 (1) Il Phisiologus è un libretto di autore incerto, compilato con tutta probabilità ad Alessandria d’Egitto fra il II e il IV secolo d.C. Ulteriori redazioni dello stesso, accresciute e sistematizzate nel contenuto, ebbero sbocco in due generi descrittivi ben differenti: l'uno anticipatore della moderna zoologia, l'altro cui appartengono i bestiari "romanzi" e quelli "d'amore".
Una delle copie più famose è il cosiddetto Fisiologo di Berna corredato da splendide miniature.

(2) Zosimo di Panopoli fu il primo autore che abbia scritto opere alchemiche in modo sistematico e firmando la propria creazione

(3) In Ermete Trismegiso (ossia: tre volte grande) la conoscenza va intesa come rivelazione, e la ricerca filosofica come scienza della rivelazione. Così dice lui stesso: “...consiste nel solo desiderio di conoscere più profondamente la divinità mediante una contemplazione incessante e una santa devozione”. La volontà di conoscere Dio, di contemplarlo, tendendo a fondersi ed identificarsi con lui, si porge, assieme a una pietà religiosa pervasiva, come sfondo comune di tutta la tematica “ermetica”.

(4) La Naturalis Historia scritta da Caio Plinio II detto il Vecchio (23 – 79 d.C.) nella forma che ci è pervenuta è costituita da 37 libri, dei quali il primo funge da prefazione e indice, comprendente un elenco di fonti. Negli altri libri, dopo una descrizione del cosmo, tratta di geografia, antropologia, zoologia, botanica, botanica medica e zoologia medica (ricca fonte per lo studio della superstizione antica) e, dal 33° al 37°, di mineralogia, della lavorazione dei metalli e infine di storia dell'arte. Il primo libro che contiene il sommario generale, fu composto molto probabilmente dal nipote (Plinio il Giovane, effigiato anch’esso sulla facciata del Duomo di Como) che lo desunse dai sommari post, originariamente all'inizio di ogni libro. Esso ci fornisce fondamentali notizie di opere e autori a noi altrimenti ignoti. La prima traduzione in volgare, pubblicata nel 1476, fu afidata da Cosimo il Vecchio Cristoforo Landino.

(5) In parallelo alle opere di Giovanna Gadda, viene presentata un’ampia documentazione inerente alla tematica della mostra. Saranno esposti, in stile “wunderkammer”, libri contemporanei e riproduzioni di testi antichi, dalla traduzione in volgare di Plinio di Cristoforo Landino alle elucubrazioni di zoologia fantastica di J. Louis Borges, da una scelta di bestiari medioevali alla descrizione dell’Arca di Noè di Athanasius Kirker, dal Phisiologus alla Storia Naturale di Buffon, dal Libro delle Sirene di Meri Lao alla storia della “Zarafa” di Michael Allin, dalla imagerie dei mostri marini riportata nelle prime carte nautiche alle rappresentazioni teratologiche dei Maestri Comacini.

(6) Orticolario 2014, l’importante manifestazione florovivaistica ormai alla sua sesta edizione si terrà anche quest’anno a Villa Erba a Cernobbio, sul Lago di Como, dal 3 al 5 ottobre. Il senso conduttore di questa edizione sarà l’olfatto e, novità dell’anno, sarà la realizzazione di 5 giardini temporanei, fuori dai confini di Villa Erba, che andranno ad ampliare il coinvolgimento del territorio. Affiancheranno così la consueta iniziativa di “Le vie in fiore” organizzata in collaborazione con Confcommercio Como, evento dentro l’evento, che si svolgerà dal 26 settembre al 5 ottobre e trasformerà Como e Cernobbio “in città fiorite”coinvolgendo in sinergia fioristi, commercianti, ristoratori e strutture ricettive.

 

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