Archivio Attivo Arte Contemporanea
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Galleria d'Arte Il Salotto - via Carloni 5/c - Como


Giovanna Gadda

A VOLO DI FARFALLA

dipinti, disegni e libri d’artista

a cura di Michele Caldarelli


PICCOLA ANTOLOGIA ENTOMOLOGICA
in ordine "farfallino"

Soggetto di riferimento, ora di rêverie nostalgica, ora di osservazione naturale, la "farfalla" si porge con frequenza soprattutto negli scritti fra '800 e '900, perlomeno ad un primo sommario approccio quale vuole essere il nostro. Il colorato volo della farfalla, intriso contemporaneamente del senso di caducità ed eternità della bellezza declinata al femminile, ne costituisce qui interpunzione visionaria.



Leon Battista Alberti (1404 - 1472)
Momo o Del principe - Libro primo.

[...] E per questo convertitosi in farfalla se ne volò via scappando mediante la lisciura delle sue alie, uscendo dalle mani di coloro, che lo maneggiavano non senza loro meraviglia. [...]



Giulio Cesare Croce (1550 - 1609)
Bertoldo e Bertoldino - La Marcolfa narra un'altra bella favola.

[...] E quella sera che esso la menò a casa, si fece un sontuosissimo banchetto, al quale invitò tutti gli suoi parenti e amici, e vi furono un gran numero di virtuosi, fra i quali v'erano quattro gambari di canale che sonavano eccellentissimamente di viole da gamba e un calabrone, che sonava di arpicordo gentilissimamente; e così, finito che fu la cena, una parpaglia cantò nel chitarrone alcune belle aere, ma per essere un poco raffreddata non poté dar quella soddisfazione ch'era suo desiderio; onde si fecero levare le tavole e sgombrare la sala, accioché si potesse ballare commodamente, e poi si diede in un tratto negli stromenti e s'incominciò a fare chiaranzane e balletti, dove che un calabrone e una farfalla ferono una barriera insieme molto galante, e un grillo bianco e una zenzala, ballarono un spagnuoletto con tanta leggiadria, che fu un gran stupore. [...]



Vittorio Malamani (1860 - 1934)
Il principe dei satirici veneziani: Pietro Buratti.

Un dì il nostro poeta vide una farfalla aleggiare sul capo della signora, e posarsi finalmente sur una guancia di lei. Oh caso inaudito! Si rivolse tosto ai circostanti e disse:
Il chiedo a tutti voi: qual maraviglia
Se la farfalla su Cornelia posa,
Leggiadra tanto, che in beltà somiglia
Alla più fresca mattutina rosa?
Ma la vivacità dei gesti pose in fuga l’ardito aligero, ed ecco il poeta in altro metro soggiungere:
Se chiedete a me il perchè
La farfalla più non c’è,
Vi dirò che son di Fille
Così ardenti le pupille,
Che se presto non volava
L’infelice, ahimè, bruciava.

Giosuè Carducci (1835 - 1907)
Rime e ritmi - La chiesa di Polenta.

[...] Ombra d'un fiore è la beltà, su cui
bianca farfalla poesia volteggia:
eco di tromba che si perde a valle
è la potenza. [...]



Charles Darwin (1809 - 1882)
Diario di un naturalista giramondo - Rio Janeiro.

[...] 8 aprile. - La nostra compagnia era di sette persone. La prima tratta fu interessantissima. Il giorno era terribilmente caldo, e nell’attraversare i boschi, ogni cosa era immobile, tranne le grandi e splendide farfalle, che svolazzavano lentamente, qua e là. [...] Fui molto sorpreso dai costumi del Papilio feronia. Questa farfalla non è scarsa e frequenta in generale i boschetti di aranci. Sebbene abbia volo potente, pure si posa spesso sui tronchi d’albero. In questo caso tiene il capo sempre allo ingiù, e le sue ali sono espanse orizzontalmente, invece di essere ripiegate verticalmente secondo il consueto. Questa è la sola farfalla che io abbia mai veduto adoperare le zampe per correre. Non conoscendo io questa particolarità, più di una volta lasciai sfuggire l’insetto, il quale gettatosi da parte precisamente nel punto che stava per prenderlo col mio forcipe, riusciva a salvarsi. Ma un fatto ancor più singolare si è che questa specie possiede la facoltà di mandare un suono. Parecchie volte, quando un paio di esse, probabilmente maschio e femmina, si inseguivano in un volo irregolare passavano a pochi metri di distanza da me: ed io udiva distintamente un suono scricchiolante, simile a quello prodotto da una ruota dentata sopra una molla. Il suono continuava a brevi intervalli, e si poteva distinguere a circa venti metri di distanza; sono sicuro che non v’ha errore in questa osservazione.[...]



Leonardo da Vinci (1452 - 1519)
Aforismi, novelle e profezie - La farfalla e la fiamma della candela.

Non si contentando il vano e vagabondo parpaglione di potere comodamente volare per l'aria, vinto dalla dilettevole fiamma della candela, diliberò volare in quella; e 'l suo giocondo movimento fu cagione di subita tristizia; imperò che 'n detto lume si consumorono le sottile ali, e 'l parpaglione misero, caduto tutto brusato a piè del candellieri, dopo molto pianto e pentimento, si rasciugò le lagrime dai bagnati occhi, e levato il viso in alto, disse:» O falsa luce, quanti come me debbi tu avere, ne' passati tempi, avere miserabilmente ingannati. O si pure volevo vedere la luce, non dovev'io conoscere il sole dal falso lume dello spurco sevo?



Giovanni Battista Leoni (1542 – 1613)
Madrigali - Farfalla Amorosa.

Io pur ardo, e non moro
Aggirandomi innante
Al mio lume fatal farfalla amante.
E ben cerch'io con generoso ardire
Ne l'amato splendor fine al languire;
Ma la fiamma dolcissima che m'arde
D'immortal foco sì l'anima accende,
Che di penar non cura,
Mentr'ella mira, e tace, e sguardi fura,
E dal bel viso innamorata pende.
Amor, le tue promesse inferme e tarde
Lusinghin altri omai,
Che la mia pena certa
Nel contemplar que' luminosi rai
Grata m'è più che la tua speme incerta.



Felice Romani (1788 - 1865)
Il Turco in Italia - Scena quarta. Fiorilla con seguito.

[...]
Se il zefiro si posa
A carezzar un fior,
Se va da giglio a rosa
Vaga farfalla ognor.
Farfalla, e zefiretto
Move il poter d'amor.
[...]



Luigi Sailer (1825 - 1885)
“La Farfalletta”, meglio nota come “La vispa Teresa”.

La vispa Teresa
avea fra l’erbetta
al volo sorpresa
gentil farfalletta,
e tutta giuliva,
stringendola viva,
gridava a distesa:
“L’ho presa! L’ho presa!”.
Ma a lei supplicando
l’afflitta gridò:
“Vivendo, volando
che male ti fo’?
Tu sì mi fai male
stringendomi l’ale!
Deh, lasciami! Anch’io
son figlia di Dio!”.
Confusa, pentita,
Teresa arrossì,
dischiuse le dita
e quella fuggì.



Antonia Pozzi (1912 - 1938)
Parole - Ora sospesa.

Le case dove ogni gesto
dice un'attesa
che non si compie mai.

Il fuoco acceso nel camino
per sciogliere la nube del respiro
e in ogni cuore l'alba
di domani – col sole.

Tu – verso sera – farfalla
con le ali chiuse
tra due steli paventi
la pioggia.

30 maggio 1935



Guido Gozzano (1883 - 1916)
La danza degli gnomi e altre fiabe - Piumadoro e Piombofino.

[...] Proseguì la via, trasportata dal vento.
La pieride, la cetonia ed il soffione la seguivano fedeli, chiamando a raccolta tutti i compagni che incontravano per via. Così che Piumadoro ebbe ben presto un corteo di farfalle variopinte, una nube di soffioni candidi e una falange abbagliante di cetonie smeraldine.
Viaggia, viaggia, viaggia, la terra finì, e Piumadoro, guardando giù, vide una distesa azzurra ed infinita. Era il mare.
Il vento si calmava e Piumadoro scendeva talvolta fino a sfiorare con la chioma le spume candide. E gettava un grido. Ma le diecimila farfalle e le diecimila cetonie la risollevavano in alto, col fremito delle loro piccole ali.
Viaggiarono così sette giorni.
All'alba dell'ottavo giorno apparvero sull'orizzonte i minareti d'oro e gli alti palmizi delle Isole Fortunate. [...]



Grazia Deledda (1871 - 1936)
Il flauto nel bosco - Onesto.

[...] È un tramonto insolitamente calmo in questo paese di vento dove tutti gli elementi e le anime sono di continuo in moto: nell'acqua azzurra del canale le barche da pesca si riflettono nitide, coi loro colori caldi di farfalle estive; e lungo la linea della banchina opposta si vedono coppie d'innamorati passeggiare tranquillamente sopra e sotto acqua, in uno sfondo irreale come i loro sogni. [...]



Grazia Deledda (1871 - 1936)
Il paese del vento.

[...] La sua apparizione portò nella stanza quasi uno sfolgorìo di sole: tutte le ragazze si alzarono e i loro vestiti colorati palpitarono come ali di farfalle. Egli invero aveva qualche cosa di chiaro, di luminoso, nel vestito grigio elegante, nel viso fresco, nei capelli castanei ondulati, e sopratutto negli occhi pieni di gioia furbesca ma schietta. [...]



Grazia Deledda (1871 - 1936)
L'incendio nell'oliveto.

[...] Passavano e ripassavano centinaia di farfalle bianche, con gli occhi sulle ali, o colorate come avessero attraversato il fuoco, o fossero salite sino al sole, prendendone lo splendore; e si univano a coppie sulle cime del fieno, più lievi del più lieve fiore. [...]
Anche l'orto s'era tutto coperto d'un velo verdognolo; e il silenzio era così intenso che pareva di udire anche il volo delle farfalle. [...]



Grazia Deledda (1871 - 1936)
Chiaroscuro - La festa del Cristo.

[...] Le campane suonavano accompagnandoli: la gente correva sul ciglione per veder da lontano la cavalcata sparire lentamente dietro lo stendardo rosso e oro che s'agitava sullo sfondo verde del sentiero come una farfalla sull'erba. [...]



Grazia Deledda (1871 - 1936)
La vigna sul mare - Contratto.

[...] Col passare del tempo le parti s'invertirono. La padrona diventò lei, la casa, e si vendicò davvero. Di fuori, l'orizzonte si era scolorito e sgonfiato delle sue vane chimere; ma come farfalle notturne, esse penetrarono nella mia casa e si appiccicarono alle pareti. [...]

E non porterò cani né gatti né uccelli nella nuova dimora: troppo anch'essi mi hanno fatto amare e soffrire inutilmente: ma tutte le rondini che, coi loro nidi, appenderanno le lampadine del buon tempo sul cornicione della casa, le cicale che segano i raggi del sole sui rami delle tamerici, le farfalle che sbocciano come fiori volanti dai cespugli dell'arenile, tutte saranno mie compagne: tutte assieme, sotto la protezione di Dio.



Grazia Deledda (1871 - 1936)
La fuga in Egitto.

[...] La nicchia di sabbia nella quale giaceva era la stessa dove un giorno, seduto accanto ad Ola che giocava con le conchiglie e le farfalle, quel senso di una vita tutta da ricominciare gli era apparso quasi insopportabile; e ricordò la sua preghiera. [...]

[...] Egli la preferiva; lungo quella strada le sue afflizioni si sperdevano acciuffate dai rami capricciosi delle tamerici che giocavano con esse e poi le buttavano al vento; e quei solchi dove i fiori del croco si risollevavano, ciascuno con una goccia di luce come una lagrima propria, e qualche farfalla solitaria che gli veniva pazzamente incontro e poi lo scansava quasi non riconoscesse in lui quello che cercava, tutto infine gli ridestava il senso di una seconda infanzia.



Grazia Deledda (1871 - 1936)
La casa del poeta - La leggenda di Aprile.

[...] Bonaccione, anche, laborioso e innocente, coltivava, col padre, i campi e i frutteti tutti in fiore, e gli orti dove la tenera freschezza degli erbaggi era tale che neppure le farfalle, per non sciuparli, li sfioravano. [...]



Ferdinando Paolieri (1878 - 1928)
Novelle toscane - Il Natale di Granfialunga.

[...] Nevicava così fitto che non ci si vedeva un palmo di là dal naso, e le piante, sotto la ridda fantastica dei fiocchi larghi svolazzanti i quali si posavano sui rami colla leggerezza di farfalle stanche, parevano curvarsi, rannicchiarsi su se stesse, rabbrividendo. [...]



Ferdinando Paolieri (1878 - 1928)
Uomini, bestie, paesi - La farfalla.

[...] Mentre inseguo dietro le spirali del fumo, qualche sogno indistinto, cercando, invano, di dargli un nome e una forma, a un tratto, nel girare gli occhi, vedo, sulla camicetta bianca di mia moglie un insetto. È una farfalla, così piccola, così tenue, che sembra una pagliuzza d’oro nell’ombra; ma quando, anelante la luce, si sposta verso una piega dove il chiaror della lampada accende un riflesso, si rivela quale veramente è: tutta d’argento, tessuta di sottilissima, serica trama d’argento. [...]



Cordelia  (alias Virginia Tedeschi Treves)  (1849 - 1916)
Nel regno delle chimere - Fiorenzo.

[...] Assieme allo stormo degli uccelli piccini, si vedeva di tratto in tratto volare un'aquila, un cigno, un pavone e le fate ridevano e cantavano con note gaie e squillanti, tutte le volte che un uccello più perfetto riusciva a spiccare il volo. Accanto alle fate degli uccelli, trovarono quelle degli insetti, che lavoravano in silenzio, ma colla massima rapidità; erano affaccendate perché nel mondo c'è bisogno di tanti insetti, che così piccini occupano poco spazio; e di tratto in tratto rapide come il baleno, unite agli scarabei dai riflessi cangianti,si vedevano schiere di farfalle colle ali variopinte e scintillanti, quasi fossero coperte di gemme, volare leggere leggere, scomparire e dileguarsi, seguendo la luce ed i fiori. [...]



François-Marie Arouet de Voltaire (1694 - 1778)
La pulcella d'Orléans - Canto 17.

[...] Ha il pie' leggero, ha l'ali di farfalla,
vivo il gesto, smarrito il portamento;
le strepita sul petto e sulla spalla
un gran manto di talco oro ed argento;
ride e piange, e poi ride e canta e balla,
sempre l'occhio ed il corpo in movimento,
sempre vario il pensier: se si desìa
saperne il nome, il nome è Fantasia. [...]



Salvatore Farina (1846 - 1918)
Amore bendato - La luce.

[...] Camminavano sopra sentieri appena tracciati sull'erba dei prati; le farfalle, gli uccelli, le piante, li guardavano attoniti, e quante creature avevano un movimento s'inchinavano a salutarli, e quante avevano una voce intonavano un inno. Un mondo ignorato si schiudeva ai loro cuori, comprendevano la gran festa della fiducia senza reticenze, dell'amore senza civetterie, del sentimento che non ha ridicole paure, della poesia che ripudia ogni inganno di metafora o di rima. [...]



Dino Campana (1885 - 1932)
Canti orfici - Piazza Sarzano.

[...] Dal ponte sopra la città odo le ritmiche cadenze mediterranee. I colli mi appaiono spogli colle loro torri a traverso le sbarre verdi ma laggiù le farfalle innumerevoli della luce riempiono il paesaggio di un’immobilità di gioia inesauribile. [..]



Gabriele D'Annunzio (1863 - 1938)
Primo vere - A la signorina Silvina Olivieri.

[...] Lenta, serena si perde l’anima
de ’l vostro canto ne’ dolci fascini;
dileguan suavi i pensieri
come un volo di farfalle in cielo.
Ed intraveggo là giù oceani
vasti d’azzurro: passano incognite
fanciulle da l’ali lucenti,
bianche, da le lunghe chiome d’oro;
poi palme verdi, pagode ergentisi
in orizzonti fiammei di porpora,
baiadere da’ fianchi di tigre
riguardanti con occhi fatali [...]



Gabriele D'Annunzio (1863 - 1938)
La chimera - Outa occidentale.

[...] La tua man breve,
passando, i fiori coglie:
par tra le foglie,
tra i calici di neve,
una farfalla, lieve. [...]



Gabriele D'Annunzio (1863 - 1938)
Laudi del cielo, del mare, della terra e degli eroi - libro terzo - Alcyone
Sogni di terre lontane - Le terme.

[...] O forse mi parrebbe, oltre il cespuglio
soave, udire l'ànsito del servo
alla stanga appaiato col giumento
circa la mola cònica di lava;
e più de' nudi torsi, e più de' busti
e più de' cippi mi sarebbe cara
l'ombra delle farfalle su pe' dolii
risarciti con piombo dal colono. [...]



Salvatore Di Giacomo (1860 - 1934)
Mattinate napoletane - Vulite 'o vasillo?

[...] Non voglio; quest'altra stanzetta ove tu seguiti, in un paese lontano dal mio, a innamorarti delle farfalle e degli scarabei verdi riscintillanti, a raccogliere pazientemente e ad ordinare famiglie di crittogame o di fanerogame tra fascicoli di carta, mio buon Linneo calmo e tranquillo, quest'altra stanzetta è ancora troppo piena di me. [...]



Gian Pietro Lucini (1867 - 1914)
Prose e canzoni amare - Canzone della Cortigianetta.

[...] Ma la crisalide si fa vanessa,
farfalla splendida multicolore;
e il bigio bozzolo che l’ha incubata,
in una palazzina delicata. [...]



Giovanni Pascoli (1855 - 1912)
Canti di Castelvecchio - Il gelsomino notturno.

[...] E s'aprono i fiori notturni,
nell'ora che penso a' miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni
le farfalle crepuscolari. [...]



Giovanni Pascoli (1855 - 1912)
Canti di Castelvecchio - Diario autunnale (1907).

[...]
Oh! i primi caldi dopo il verno, e i voli
delle farfalle, e i canti dei fringuelli!
[...]

Giovanni Pascoli (1855 - 1912)
Poemi conviviali - Poemi di Psyche.
[...]
Tu la focaccia prendi su, col miele,
tu chiudi nelle labbra scolorite
l'obolo; e non so quale alito lieve
ti porta via. Per dove passi, un'ombra
passa, non più che d'ali di farfalla.
[...]

Carlo Malinverni (1855 - 1922)
Sinite parvulos - Gli amori di una bambina.

[...] Ma che importa? versiamo i nostri palpiti
nell'opere di Dio meravigliose:
amiamo i gigli candidi,
le porporine rose,
il gelsomin stellato ed il garofano
ricciuto e la modesta vïoletta,
bei fiori che profumano
la nostra cameretta;
amiamo le farfalle, amiam le rondini,
che ai nostri tetti hanno affidato il nido
e al mattino ci svegliano
con affettuoso grido. [...]



Emilio Praga (1839 - 1875)
Fiabe e leggende - I tre amanti di bella.

[...] Libellule e farfalle i fiori hanno lasciati
e, attratte dalla calma, i deboli meati
cimentan per vedere negli azzurri cammini
rotear gaiamente la danza dei delfini [...]



Gaspare Invrea (alias Remigio Zena) (1850 - 1917)
Le Pellegrine.

[...] E voi, o bambinelli, ve ne andate
A dormir sotto il grande baldacchino
Là dove volan, farfalle abbrunate,
Tra le croci le antifone in latino! [...]

Vittoria Aganoor Pompilj (1855 - 1910)
Leggenda eterna - Intermezzo - Risveglio
Val di Sella - Tirolo.

[...] È un dolce paradiso che a Dio piacque
d'ombre spargere e d'acque e di gioconde
farfalle vagabonde e pace eterna
diresti che governa questa valle. [...]



Emilio De Marchi (1851 - 1901)
Nuove storie d'ogni colore - L'anatra selvatica.

[...] Soltanto la Clementina dell'orefice osava contrastarle col suo bel biondo lino e coll'eleganza del vestire, tutte le volte che si trovavano nello stesso banco alla messa; e per questo c'era tra lor due un non so che di diffidente, di tirato, di amaro, che non impediva però a lor due di baciarsi sulla faccia come sorelle e di farsi molte visite. Guerra di donna guerra di farfalle. [...]



Matilde Serao (1856 - 1927)
Il romanzo della fanciulla - Telegrafi dello Stato (Sezione femminile).

[...]
— Borrelli, vieni qua.
La Borrelli piegò un giornaletto letterario che stava leggendo di nascosto, la Farfalla, se lo cacciò in tasca, si raddrizzò le lenti sul naso con quel moto istintivo dei miopi e corse dalla sua amica. La Borrelli, ora, leggeva anch’essa sulla striscia di carta, attentamente:
[...]



Dante Alighieri (1265 - 1321)
Divina commedia.

[...]
O superbi cristian, miseri lassi,
che, de la vista de la mente infermi,
fidanza avete ne' retrosi passi,

non v'accorgete voi che noi siam vermi
nati a formar l'angelica farfalla,
che vola a la giustizia sanza schermi?
[...]



Annie Vivanti (1868 - 1942)
Lirica - Aprile.

Lascia i tuoi vecchi libri e dammi un bacio,
Spalanca le finestre: ecco l’April!
Che odore di viole!
Che cinguettìo di rondini!
Usciamo, usciamo al sole.
Ho la veste e i pensier color del cielo;
Vedi, anco gli occhi! – Usciamo. Ecco l’April!

La bianca veste della terra ha sciolto
Impaziente e vincitore il sol:
Di sue luci focose
Egli la vede timida,
E la copre di rose.
Paion farfalle i fior, tremuli al vento.
Mette l’ale ogni cosa e scioglie il vol!



Edmondo De Amicis (1846 - 1908)
Cuore - Estate.

[...] È la stagione delle ciliegie, delle farfalle, delle musiche sui viali e delle passeggiate in campagna; molti di quarta scappano già a bagnarsi nel Po; tutti hanno già il cuore alle vacanze; ogni giorno si esce dalla scuola più impazienti e contenti del giorno innanzi. [...]



Giacomo Leopardi (1798 - 1837)
Paralipomeni - Canto I.

[...]
E ritto in su due piè, con gli occhi intenti,
Mirando quanto si potea lontano,
Di qua, di là, da tutti quattro i venti,
Cercò l'acqua e la terra, il monte e il piano,
Spiò le selve, i laghi e le correnti,
Le distese campagne e l'oceano;
Nè vide altro stranier, se non farfalle
E molte vespe errar giù per la valle.
[...]



Nino Martoglio (1870 - 1921)
Centona - A me' Matruzza.
La 'atta e la fimmina - Storii d' amuri - Nica.

[...]
Doppu chi ti chiamai cu tanti e tanti
nomi gintili e duci di sapuri,
addimannati in prestitu a li santi,
arrubbati a li pùddiri e a li ciuri,
[...]
Pùddiri (farfalle)



Iacopo Sannazaro (1457 - 1530)
Sonetti e canzoni - In la morte di Pier Leone.

[...] E qual farfalla al desiato foco,
tirata dal voler, si riconduce,
tanto c’al fin gli pare amaro il gioco,
tal mi moss’io correndo a la mia luce;
Lorenzo, dico, il cui valore e ’l senno
a tutta Italia fu maestro e duce. [...]



Renato Fucini (1843 - 1921)
All'aria aperta - Non mai, non mai!

[...] E ora rallegratemi, — chiese il pallido giovinetto — rallegratemi con la vostra allegria. Correte, saltate.... Sì, sopra tutto, saltate. Saltate quella fossa, rampicate su quegli alberi, fate a chi primo arriva in fondo al prato, correte dietro alle farfalle e gridate.... gridate forte, che qui, all'aria aperta, le vostre grida non mi danno noia. [...]



Giovanni Verga (1840 - 1922)
Storia di una capinera.

[...] Quanto sarei felice se tu fossi qui, con me, a raccogliere fiorellini, ad inseguire le farfalle, a fantasticare all'ombra di questi alberi, allorché il sole è più cocente, a passeggiare abbracciate in queste belle sere, al lume di luna, senz'altro rumore che il ronzìo degli insetti, che mi sembra melodioso perché mi dice che sono in campagna, in piena aria libera, e il canto di quell'uccello malinconico di cui non so il nome, ma che mi fa venire agli occhi lagrime dolcissime quando la sera sto ad ascoltarlo dalla mia finestra.

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